https://wiki.eigenlab.org/api.php?action=feedcontributions&user=Rakk&feedformat=atomEigenWiki - Contributi dell'utente [it]2024-03-28T10:00:53ZContributi dell'utenteMediaWiki 1.39.6https://wiki.eigenlab.org/index.php?title=Pur%C3%A8_di_patate&diff=6724Purè di patate2023-10-05T00:35:07Z<p>Rakk: creo pagina purè di patate</p>
<hr />
<div>Il '''purè di patate''' è una cosa buonissima che si fa con ingredienti poveri. Gustoso e nutriente, questa ricetta ti richiede poco tempo.<br />
<br />
== IngredientI ==<br />
* Patate<br />
* Bewanda di Soja<br />
* Olio <br />
* Sale, curcuma e spezie<br />
<br />
Si osservi che non sono indicate le proporzioni, ma ciò è voluto: te scegli la quantità di patate in base al numero di commensali, e tutto il resto verrà valutato di conseguenza. Questa ricetta è stata testata da un minimo di due persone fino ad un massimo di duecento e funziona in ogni caso.<br />
<br />
== Preparagione ==<br />
Sbuccia e taglia a tocchetti le patate. Schiaffale in una pentola e coprile ''al pelo'' di acqua, poi tappale con un coperchio e mettile sul fòco.<br />
Quando l'acqua raggiunge il bollore, abbassa il fòco per mantenere un bollore leggero, e sàla un pochino il tutto.<br />
Non mestolare parecchio, ti puoi anche fare i cazzi tuoi per un quarto d'ora.<br />
<br />
Quando le patate sono sfatte e l'acqua è poca e ricolma di amido puoi spengere il fòco, e schiacciare le patate con una forchetta, se il passaverdure non ce l'hai. In questo modo ottieni un risultato diverso ma puoi sempre dire ''"è proprio l'imperfezione che rende unico un pezzo artigianale"''.<br />
<br />
Sposta la massa patatosa schiacciata sui lati della pentola, il centro lasciato vuoto riempilo di olio su cui metterai curcuma e pepe. Accendi un '''piccolo''' fuoco sotto la pentola e lascia scaldare per qualche minuto finché la curcuma non si imbrunisce.<br />
Aggiungi noce moscata grattugiata quanta te ne piace.<br />
<br />
A questo punto incomincerai a mestolare con un mestolo di legno, e non smetterai fiinché il braccio non ti gonfia tipo dirigibile. Lentamente, aggiungi il latte di pianta sempre mestolando, finché non raggiungi la consistenza desiderata.<br />
<br />
Fine. Servi e godi.<br />
<br />
<br />
== Note ==<br />
<references /><br />
<br />
[[Categoria:Cibo]]</div>Rakkhttps://wiki.eigenlab.org/index.php?title=Dolce_col_pigiama_a_righe&diff=6680Dolce col pigiama a righe2019-11-10T21:41:20Z<p>Rakk: dolce a righe creato</p>
<hr />
<div>[[File:Il bambino con il pigiama a righe.jpg|miniatura|Un dolce che tira su il morale]]<br />
<br />
== Ingredienti ==<br />
* 360g farina 00<br />
* 100g farina integrale<br />
* 75g farina di carrube<br />
* 400ml latte di pianta<br />
* 100-120g di olio di girasole<br />
* 180g zucchero nero<br />
* 2 cucchiaini di cannella <br />
* 1 cucchiaione di miele<br />
* 10 chiodi di garofano sbriciolati<br />
* lievito per dolci<br />
* (opzionale) 2 cucchiaini di lecitina di soia<br />
<br />
== Preparazione ==<br />
Se hai un mixer invece di fare le cose a mano fai meglio e più velocemente.<br />
<br />
Unisci e mescola le farine, poi versaci il latte di pianta e lo zucchero. Poi aggiungere l'olio, il miele e le spezie e infine il lievito, sempre mescolando.<br />
<br />
Infornare a 180°C e provare con uno stecchino per capire quando è ora di togliere il dolce; all'incirca cuoce in 40 minuti.<br />
<br />
=== La consistenza perfetta ===<br />
Per conferire a questo commoventissimo dolcetto una consistenza simile al cuscino col pigiama a righe puoi adoperare questo trucco. Prendi un bicchiere e dentro mescolaci bene lecitina, un po' d'olio e latte di pianta (circa 100ml). Incorpora per bene, poi lascia riposare ma girando di tanto in tanto; l'obiettivo sarebbe sciogliere e amalgamare la lecitina.<br />
<br />
Questo composto va versato nell'impasto insieme al resto del latte all'inizio dell'impastagione.<br />
<br />
<br />
<br />
[[Categoria:Cibo]]</div>Rakkhttps://wiki.eigenlab.org/index.php?title=File:Il_bambino_con_il_pigiama_a_righe.jpg&diff=6679File:Il bambino con il pigiama a righe.jpg2019-11-10T20:57:11Z<p>Rakk: Scena dal film
https://it.wikipedia.org/wiki/Il_bambino_con_il_pigiama_a_righe_(film)</p>
<hr />
<div>== Dettagli ==<br />
Scena dal film<br />
<br />
https://it.wikipedia.org/wiki/Il_bambino_con_il_pigiama_a_righe_(film)</div>Rakkhttps://wiki.eigenlab.org/index.php?title=Cecina&diff=6678Cecina2019-11-10T20:53:07Z<p>Rakk: la cecina ghiaccia è triste</p>
<hr />
<div>'''''Cecina''''' è il nome e la variante pisana di una popolare e povera pietanza a base di farina di ceci, perlopiù accompagnata con pane. Con la lubrificazione presente nella "torta" di ceci cotta al forno, oppure nel pane, oppure ovunque, si completa così un pasto nutriente, gustoso assai e conveniente.<br />
<br />
== Ingredienti ==<br />
* 180g di farina di ceci fina<br />
* 27g di olio<br />
* 600ml di acqua<br />
* sale & pepe & eventuali spezie<ref>Una variante testata con profitto è con una miscela di spezie [nordafricana?] chiamata ''cinq parfums''.</ref><br />
<br />
== Preparazione ==<br />
Mescolare a secco farina e sale e pepe.<br />
Aggiungere l'olio e mescolare di nuovo.<br />
<br />
Aggiungere l'acqua ''in tre mandate'': 200ml per volta, mescolando tra un versamento e il successivo.<br />
<br />
Lasciar riposare per qualche ora. Questo passaggio è opzionale ma fidati che viene fottutamente megliobuonabetter.<br />
<br />
Scaldare il forno ''a tutto foco'', qualcosa come 250°C. Prendere una teglia [superficie?], ungerla fortemente, versarci il composto dopo averlo ben amalgamato, cuocere finché non si forma una crosticina.<br />
<br />
È buona anche il giorno dopo, ma va '''riscaldata''': la cecina fredda perde molto del suo fascino.<br />
<br />
== Note ==<br />
<references /><br />
<br />
[[Categoria:Cibo]]</div>Rakkhttps://wiki.eigenlab.org/index.php?title=Cecina&diff=6677Cecina2019-11-09T20:38:28Z<p>Rakk: typo</p>
<hr />
<div>'''''Cecina''''' è il nome e la variante pisana di una popolare e povera pietanza a base di farina di ceci, perlopiù accompagnata con pane. Con la lubrificazione presente nella "torta" di ceci cotta al forno, oppure nel pane, oppure ovunque, si completa così un pasto nutriente, gustoso assai e conveniente.<br />
<br />
== Ingredienti ==<br />
* 180g di farina di ceci fina<br />
* 27g di olio<br />
* 600ml di acqua<br />
* sale & pepe & eventuali spezie<ref>Una variante testata con profitto è con una miscela di spezie [nordafricana?] chiamata ''cinq parfums''.</ref><br />
<br />
== Preparazione ==<br />
Mescolare a secco farina e sale e pepe.<br />
Aggiungere l'olio e mescolare di nuovo.<br />
<br />
Aggiungere l'acqua ''in tre mandate'': 200ml per volta, mescolando tra un versamento e il successivo.<br />
<br />
Lasciar riposare per qualche ora. Questo passaggio è opzionale ma fidati che viene fottutamente megliobuonabetter.<br />
<br />
Scaldare il forno ''a tutto foco'', qualcosa come 250°C. Prendere una teglia [superficie?], ungerla fortemente, versarci il composto dopo averlo ben amalgamato, cuocere finché non si forma una crosticina.<br />
<br />
== Note ==<br />
<references /><br />
<br />
[[Categoria:Cibo]]</div>Rakkhttps://wiki.eigenlab.org/index.php?title=Cecina&diff=6676Cecina2019-11-09T20:35:06Z<p>Rakk: creata cecyna</p>
<hr />
<div>'''''Cecina''''' è il nome e la variante pisana di una popolare e povera pietanza a base di farina di ceci, perlopiù accompagnata con pane. Con la lubrificazione presente nella "torta" di ceci cotta al forno, oppure nel pane, oppure ovunque, si completa così un pasto nutriente, gustoso assai e conveniente.<br />
<br />
== Ingredienti ==<br />
* 180g di farina di ceci fina<br />
* 27g di olio<br />
* 600ml di acqua<br />
* sale & pepe & eventuali spezie<ref>Una variante testata con profitto è con una miscela di spezie [nordafricana?] chiamata ''cinq parfums''.</ref><br />
<br />
== Preparazione ==<br />
Mescolare a secco farina e sale e pepe.<br />
Aggiungere l'olio e mescolare di nuovo.<br />
<br />
Aggiungere l'acqua ''in tre mandate'': 200ml per volta, mescolando tra un versamento e il successivo.<br />
<br />
Lasciar riposare per qualche ora. Questo passaggio è opzionale ma fidati che viene fottutamente megliobuonabetter.<br />
<br />
Scaldare il forno ''a tutto foco'', qualcosa come 250°C. Prendere una teglia [superficie?], ungerla fortemente, versarci il composto dopo averlo ben amalgamato, cuocere finché non si forma una crosticina.<br />
<br />
== Note ==<br />
<refrences /><br />
<br />
[[Categoria:Cibo]]</div>Rakkhttps://wiki.eigenlab.org/index.php?title=Focaccia_genovese&diff=6659Focaccia genovese2019-06-28T22:42:10Z<p>Rakk: minor fixes</p>
<hr />
<div>La '''''focaccia genovese''''' è tipicamente unta e morbida. Questa ricetta non ha alcuna pretesa di competere con quelle tutelate D.O.P., D.O.C., etc. ma è comunque gigabuona.<br />
[[File:Fugassa-aulive-verdi-cecina.jpg|miniatura|destra|Focaccia con le olive verdi, accompagnata con la [[Cecina|cecina]].]]<br />
<br />
== Ingredienti ==<br />
Per una teglia 40x30 cm. <br />
Impasto:<br />
* 320g di farina (forza W240)<br />
* meno di 200g di acqua<br />
* 40g olio EVO<br />
* 120g - 450g di pasta acida (lievito madre), in base alla consistenza (per una pasta più solida, prenderne meno)<br />
* 4g di malto d'orzo<br />
* 8g di sale<br />
<br />
Emulsione:<br />
* 30g di olio EVO<br />
* 30g di acqua<br />
* 5g di sale<br />
<br />
=== Alternative ===<br />
Puoi usare il lievito di birra in cubetti oppure secco, al posto della pasta acida; devi però fare attenzione a regolare i tempi di lievitazione di conseguenza.<br />
<br />
Puoi usare lo zucchero al posto del malto, in egual misura di peso.<br />
<br />
== Preparazione ==<br />
In una ciotola mescola la farina, il malto e l'olio; il malto serve per boostare la lievitazione e dare alla superficie della focaccia il colore e la consistenza tipici. Inizia ad aggiungere l'acqua un po' alla volta.<br />
<br />
[[File:Fugassa-aulive-verdi.jpg|miniatura|sinistra|Focaccia con le olive verdi a rondelle.]]<br />
Quando inizia a prendere consistenza (ma c'è ancora un poca di farina asciutta in giro), aggiungi la pasta acida e continua ad impastare, aggiungendo poi un po' d'acqua senza perdere l'incordatura. La consistenza deve rimanere abbastanza molle, purché l'impasto stia insieme, ancorché si appiccichi alle mani quando lo si lavora. Ad impasto quasi finito aggiungi il sale e mescola solo un altro '''poco''' prima di concludere l'impasto; l'aggiunta del sale compattifica ulteriormente la massa che ormai quasi sta insieme in una palla (ma è troppo molle per non spiaccicarsi) e può essere trasferita.<br />
<br />
Metti l'impasto in una ciotola leggermente unta, coprila con la pellicola in modo che non passi aria, mettila a riposare in un luogo tiepido fino a che il volume non raddoppia.<br />
<br />
Prepara l'emulsione, ricordandoti di mescolarla perbenissimo subito prima di versarla; anche se l'avrai già mescolata, tu '''devi''' rifarlo un attimo prima di versarla. Versa acqua, olio e sale in un bicchiere e mescola a tutto foco con una frustina o con una forchetta se una frustina non ce l'hai, finché il composto non diventa omogeneo.<br />
<br />
Ora prendi una teglia, ungila perbene e versaci delicatamente l'impasto sopra. Stendi l'impasto con le dita, con calma, spingendolo ripetutamente verso i bordi fino a raggiungerli; ficcandoci le dita si formeranno tanti simpatici orifizi. Devi spiaccicare l'impasto '''con calma''', senza traumatizzarlo. Ora cospargi la superficie con l'emulsione, mescolandola fortissimo un attimo prima di versarla; se ci hai un pennello per spanderla perbene e farla entrare in tutti gli orifizi è perfetto, se invece sei miserabile e il pennello non ce l'hai puoi usare un rettangolino di cartaforno e un po' di destrezza.<br />
<br />
[[File:Fugassa-lievitazione-integlia-unta.jpg|miniatura|L'impasto che lievita una seconda volta nella teglia. Notare il livello di unto.]]<br />
Lascia tutto nella teglia a fare una seconda lievitazione, di nuovo attendendo che raddoppi il volume.<br />
<br />
Metti la teglia in forno '''già caldo''' a 200°C per 20-22 minuti; un minuto prima della fine cottura puoi spennellare l'emulsione residua uniformemente e reinfornare. <br />
<br />
Togli la teglia e aspetta 2 minuti: la focaccia si raffredda un poco rassodandosi e rinforzandosi, e si stacca meglio dal fondo. Stacca la focaccia con un mestolo piatto o una spatola, '''capovolgila''' per qualche minuto cosicché si asciughi il lato inferiore. Bastano pochi minuti, 3 o 4, poi puoi rigirarla dritta e aspettare un altro poco che si raffreddi e rassodi ancora.<br />
<br />
Ma non aspettare '''troppo''': servila ancora calda per un godimento massimo!<br />
<br />
== Suggerimenti ==<br />
La puoi '''farcire''': dopo la seconda lievitazione, già in teglia, puoi conficcare nell'impasto olive tagliate a rondelle o pomodorini. I pomodorini tagliati a metà fanno un effetto diverso a seconda che si mettano a faccia in giù o a faccia in su; very funny.<br />
<br />
La puoi anche farcire una volta cotta, ma se la vuoi tagliare a metà con un coltello ti conviene aspettare che si raffreddi abbastanza perché non si sbricioli durante l'operazione. Con la mortadella o il capocollo è la morte sua.<br />
<br />
La doppia lievitazione è una rottura di scatole: si sporcano più recipienti e la fase di trasferimento della pasta ''già lievitata'' in teglia è critico. Si può evitare il grosso delle noie trasferendo direttamente l'impasto appena pronto in teglia unta, e stenderlo blandamente e lasciarlo lievitare. Completata la prima lievitazione si può stendere di nuovo con le dita l'impasto - con maggior precisione stavolta - e inumidire leggermente la superficie. A questo punto bisogna attendere una seconda lievitazione prima di infornare. Insomma te la puoi giostrare.<br />
<br />
La emulsione di olio, i pomodori o le cipolle, o qualunque condimento si desideri sopra la focaccia, si possono mettere anche solo all'ultimo momento, appena prima di infornare; ciò gratifica le divinità a cui si offrono le focacce.<br />
<br />
Se non copri l'impasto durante la lievitazione (con una pellicola o un panno umido), si forma una crosticina che puoi voler conservare per fare una focaccia "rustica" dalla crosta più spessa.<br />
<br />
== Note ==<br />
<references /><br />
<br />
<br />
[[Categoria:Cibo]]</div>Rakkhttps://wiki.eigenlab.org/index.php?title=Carbonara_Vegana&diff=6658Carbonara Vegana2019-05-31T01:02:08Z<p>Rakk: prima stesura completa</p>
<hr />
<div>[[File:Carbvega3.jpg|miniatura|destra|Pastasciutta mega golosa.]]<br />
Senza alcuna pretesa di competere con la ''pasta alla carbonara'' "classica"<ref>Quella con uova, pancetta & ghiottonerye varye, per intenderci</ref>, questa '''''carbonara vegana''''' non intende competere proprio con nessuno: per sua propria scelta, appena scolata e condita, si contrappone decisamente alle logiche e alle retoriche del merito, della competitività che producono frustrazione e dominazione. Essa si lascia cucinare, condire e mangiare con spirito di collaborazione e condivisione, aggiungendo alla rosa dei gusti che si sentono col palato, un gusto che si sente solo con il cuore: il sapore di un pasto in amicizia.<br />
<br />
Un'altra cosa ganzissima è che il sugo è '''veloce''' da preparare: puoi farlo mentre aspetti che l'acqua per la pasta raggiunga il bollore.<br />
<br />
== Ingredienti ==<br />
[[File:Carbveg3.jpg|miniatura|sinistra|Mucchietti di roba che va a comporre il sugo bònissimo.]]<br />
Per quattro golosoni/e<br />
* seitan, un po'<br />
* cipolla rossa, una<br />
* cipolla bianca, una<br />
* carota, una<br />
* aglio, qualche spicchio<br />
* shoyu, una mezza bicchierata<br />
* farina 0 oppure 00, tre cucchiai<br />
* olio EVO, q.b.<br />
* curcuma, sale, pepe<br />
* (opzionale) un po' di tofu<br />
<br />
== Praparatzione ==<br />
Prepara un soffritto, ma prima predisponi gli ingredienti: le carote vanno divise in due pel senso della lunghezza, e poi tagliate a semidischi obliquamente rispetto all'asse. Stesso trattamento per le cipolle, che si decompongono in semiarchi dunque. L'aglio si spezzetta evitando i tagli latitudinali, perpendicolari cioè al picciolo o "anima" interna. Il seitan si spezza con le mani, come se stessi strappando delle piccole budella da uno gnometto cattivo.<br />
[[File:Carbveg4.jpg|miniatura|destra|Prima soffriggi le carote, poi le cipolle e poi il resto. Poi sfumi collo shoyu.]]<br />
<br />
Butta le carote nell'olio già caldo con un '''microscopico''' pizzico di peperoncino, dopo 30 secondi butta le cipolle e l'aglio; quando sono quasi appassite aggiungi il seitan.<br />
Quando il tutto è ben stufato, alza la fiamma e mescolando bene aggiungi metà shoyu; smetti di girare. Dopo un minutino gira di nuovo e finisci di versare lo shoyu; di nuovo non girare più una volta versato lo shoyu. Lascia assorbire un altro minuto, poi spegni e togli la padella dal calore.<br />
<br />
=== Fesciamella ===<br />
<!-- [[File:Carbveg4.jpg|miniatura|destra|Fesciamella con l'aggiunta di curcuma.]] --><br />
Ora veniamo alla fase liquido/unta del sugo. Vogliamo fare una roba simile alla besciamella in consistenza, ma '''gialla''', per simulare l'uovo della carbonara.<br />
<br />
Scaldando due o tre cucchiai d'olio in una padella, mettici un paio di cucchiai (rasi) di farina (0 o 00). La fase 1 di questa preparazione consiste nell'aspettare diversi minuti a fuoco bassissimo, girando di tanto in tanto, che la farina si tosti nell'olio caldo.<br />
<br />
<gallery><br />
Carbveg6.jpg|Fesciamella con l'aggiunta di curcuma.<br />
Carbveg7.jpg|Fesciamella che sta per ricevere il liquido.<br />
Carbvega2.jpg|Fesciamella ormai quasi conclusa.<br />
</gallery><br />
<br />
<br />
<!--[[File:Carbveg7.jpg|miniatura|destra|Fesciamella che sta per ricevere il liquido.]] --><br />
Fase 2: quando la farina è imbrunita, aggiungi un pizzico di sale, e comincia a fare la seguente cosa: aggiungendo poco liquido per volta (latte di soia, brodo vegetale, o anche acqua di cottura di ceci/fagioli/funghi/etc.) gira con un mestolo come se non ci fosse un domani. Bisogna aggiungere il liquido poco per volta, e incorporarlo perbene girando a tutto randello. Quando raggiunge la consistenza desiderata, smetti, considerando<br />
* che raffreddandosi rassoda un poco;<br />
* che non devi versare liquido in eccesso.<br />
<br />
<!-- [[File:Carbvega2.jpg|miniatura|destra|Fesciamella ormai quasi conclusa.]] --><br />
'''Adesso''' la questione è che questa procedura va fatta aggiungendo '''all'inizio''' nell'olio un pizzico di curcuma, per colorare il tutto di giallo. Questo renderà più difficile giudicare dall'aspetto la farina imbrunita, ovviamente. Comunque è importante cuocere e girare ogni tanto la farina nell'olio per almeno due o tre minuti altrimenti l'intera cosa non sta in piedi.<br />
<br />
Alla fine, un attimo prima di spegnere, aggiungi un pizzico di noce moscata e di pepe.<br />
<br />
=== Cuocere e condire la pasta ===<br />
Cuoci la pasta, salvando un bicchiere d'acqua di cottura appena prima di scolarla: quest'acqua sarà piena di amido (e salata). Versane un goccio nella fesciamella gialla, e gira un'ultima volta fortissimo finché non ti pulsa il braccio. Mescola la pasta con le verdure, e poi versaci sopra la fesciamella gialla.<br />
<br />
Spolvera con un pizzico di pepe e di lievito in scaglie.<br />
<br />
<br />
== Note ==<br />
<references /><br />
<br />
<br />
[[Categoria:Cibo]]</div>Rakkhttps://wiki.eigenlab.org/index.php?title=Discussione:Colazione_vegana&diff=6657Discussione:Colazione vegana2019-05-31T00:42:45Z<p>Rakk: addensare</p>
<hr />
<div>== Addensare i grassi ==<br />
Con la lecitina di soia? Potrebbe essere uno spunto anche per una nuova pagina, direttamente.<br />
--[[Utente:Rakk|Rakk]] ([[Discussioni utente:Rakk|discussioni]]) 02:42, 31 mag 2019 (CEST)</div>Rakkhttps://wiki.eigenlab.org/index.php?title=File:Carbvega3.jpg&diff=6656File:Carbvega3.jpg2019-05-31T00:26:26Z<p>Rakk: Carbonara Vegana pronta, e sullo sfondo una focaccia coi pomodori.</p>
<hr />
<div>== Dettagli ==<br />
[[Carbonara Vegana]] pronta, e sullo sfondo una [[Focaccia genovese|focaccia]] coi pomodori.</div>Rakkhttps://wiki.eigenlab.org/index.php?title=File:Carbvega2.jpg&diff=6655File:Carbvega2.jpg2019-05-31T00:25:06Z<p>Rakk: Fesciamella fase 3.</p>
<hr />
<div>== Dettagli ==<br />
Fesciamella fase 3.</div>Rakkhttps://wiki.eigenlab.org/index.php?title=File:Carbveg7.jpg&diff=6654File:Carbveg7.jpg2019-05-31T00:24:36Z<p>Rakk: Fesciamella fase 2.</p>
<hr />
<div>== Dettagli ==<br />
Fesciamella fase 2.</div>Rakkhttps://wiki.eigenlab.org/index.php?title=File:Carbveg6.jpg&diff=6653File:Carbveg6.jpg2019-05-31T00:23:33Z<p>Rakk: Fesciamella fase 1.</p>
<hr />
<div>== Dettagli ==<br />
Fesciamella fase 1.</div>Rakkhttps://wiki.eigenlab.org/index.php?title=File:Carbveg4.jpg&diff=6652File:Carbveg4.jpg2019-05-31T00:16:19Z<p>Rakk: </p>
<hr />
<div></div>Rakkhttps://wiki.eigenlab.org/index.php?title=File:Carbveg3.jpg&diff=6651File:Carbveg3.jpg2019-05-31T00:16:01Z<p>Rakk: Alcuni ingredienti della Carbonara Vegana.</p>
<hr />
<div>== Dettagli ==<br />
Alcuni ingredienti della [[Carbonara Vegana]].</div>Rakkhttps://wiki.eigenlab.org/index.php?title=Carbonara_Vegana&diff=6650Carbonara Vegana2019-05-31T00:10:37Z<p>Rakk: creata carbonara vegana</p>
<hr />
<div>Senza alcuna pretesa di competere con la ''pasta alla carbonara'' "classica"<ref>Quella con uova, pancetta & ghiottonerye varye, per intenderci</ref>, questa '''''carbonara vegana''''' non intende competere proprio con nessuno: per sua propria scelta, appena scolata e scondita, si contrappone decisamente alle logiche e alle retoriche del merito, della competitività che producono frustrazione e dominazione. Essa si lascia cucinare, condire e mangiare con spirito di collaborazione e condivisione, aggiungendo alla rosa dei gusti che si sentono col palato, un gusto che si sente solo con il cuore: il sapore di un pasto in amicizia.<br />
<br />
Un'altra cosa ganzissima è che il sugo è '''veloce''' da preparare: puoi farlo mentre aspetti che l'acqua per la pasta raggiunga il bollore.<br />
<br />
== Ingredienti ==<br />
Per quattro golosoni/e<br />
* seitan, un po'<br />
* cipolla rossa, una<br />
* cipolla bianca, una<br />
* aglio, qualche spicchio<br />
* shoyu, una mezza bicchierata<br />
* farina 0 oppure 00, tre cucchiai<br />
* olio EVO<br />
* (opzionale) un po' di tofu<br />
<br />
== Praparatzione ==<br />
<br />
<br />
[Categoria:Cibo]</div>Rakkhttps://wiki.eigenlab.org/index.php?title=SenzaRitegno&diff=6647SenzaRitegno2019-01-22T23:24:03Z<p>Rakk: Rakk ha spostato la pagina SenzaRitegno a ConUnMinimoDiRitegno: sposto per via della macchina ribattezzata; creo redirect da "SenzaRitegno"</p>
<hr />
<div>#RINVIA [[ConUnMinimoDiRitegno]]</div>Rakkhttps://wiki.eigenlab.org/index.php?title=ConUnMinimoDiRitegno&diff=6646ConUnMinimoDiRitegno2019-01-22T23:24:03Z<p>Rakk: Rakk ha spostato la pagina SenzaRitegno a ConUnMinimoDiRitegno: sposto per via della macchina ribattezzata; creo redirect da "SenzaRitegno"</p>
<hr />
<div>{{Template:Shutdown19June2018}}<br />
<br />
'''''SenzaRitegno''''' è uno dei server che hosta alcuni servizi di eigenLab, che per decenza abbiamo ribattezzato '''''ConUnMinimoDiRitegno''''' quando abbiamo ristrutturato la macchina a Gennaio 2018.<br />
Il sistema operativo del server è Debian GNU/Linux 9.<br />
<br />
== HARDWARE ==<br />
[[File:Pin-piegati.png|I pin piegati sul Socket H1 (LGA 1156) di C1MDR, prima dell'operazione chirurgica.|miniatura]]<br />
=== Componenti di base ===<br />
* Case: [http://www.coolermaster.com/product/Detail_aj01/case/P130218002549f3/Specs.html CoolerMaster Elite 330], P/N '''RC-330-KKN1-GP'''<br />
* PSU: [http://eu.coolermaster.com/ru/product/Detail_aj01/service/ru14011705975823/Specs.html CoolerMaster eXtreme Power 430 W], P/N '''RS-430-PCAP'''<br />
* Motherboard: [https://www.asus.com/Motherboards/P7H55M/specifications/ ASUS '''P7H55-M'''], rev. '''2.01G''', BIOS '''1302'''<br />
* CPU: [https://ark.intel.com/products/43546/Intel-Core-i5-650-Processor-4M-Cache-3_20-GHz Intel Core '''i5-650'''], sSpec number [http://www.cpu-world.com/sspec/SL/SLBTJ.html '''SLBTJ''']<br />
** Scoprendo il socket durante la rimozione della CPU (che era già preinstallata), abbiamo trovato 3 pin piegati, 2 dei quali in modo molto serio. Con un'operazione di ''microchirurgia grezza'' (usando cioè due cacciaviti piatti) abbiamo riportato nella giusta posizione i pin disallineati; purtroppo uno di loro non ha retto la sollecitazione e si è rotto. Fortunatamente dal [https://cloud.eigenlab.org/remote.php/webdav/eigenLab/Trashware/ConUnMinimoDiRitegno/core-i7-800-i5-700-desktop-datasheet-vol-1.pdf datasheet dei Core i5 per socket LGA 1156] si scopre che tale pin (T33) è uno di quelli che portano alimentazione al processore (marcati come VCC), e quindi ve ne sono molti altri che possono sopperire alla mancanza di questo.<br />
[[File:Pin-piegati-2.png|Microchirurgia di pseudoprecisione sullo sfortunato Socket LGA 1156 di C1MDR.|miniatura]]<br />
* RAM: ''4x'' Kingston Value RAM 2 GiB DDR3-1333 (PC3-10600), P/N [https://www.kingston.com/dataSheets/KVR1333D3N9_2G.pdf '''KVR1333D3N9/2G'''], BOM 9905471-001.A00LF (2), 99U5471-002.A00LF (2)<br />
<br />
=== Componenti storage ===<br />
* ''1x'' [https://www.seagate.com/staticfiles/maxtor/en_us/documentation/data_sheets/diamondmax_10_data_sheet.pdf Maxtor DiamondMax 10 250 GB SATA2], P/N '''6V250F0''', firmware '''VA111900'''<br />
* ''1x'' [https://www.seagate.com/staticfiles/support/disc/manuals/maxtor/100435213b.pdf Maxtor DiamondMax 21 160 GB PATA] (''rebranded Seagate Barracuda 7200.10''), P/N '''STM3160215A''', firmware '''3.AAC'''<br />
** Posizione jumper: '''Master'''<br />
* ''1x'' [https://www.seagate.com/staticfiles/support/disc/manuals/desktop/Barracuda%207200.9/100389997f.pdf Seagate Barracuda 7200.9 160 GB PATA], P/N '''ST3160212A''', firmware '''3.AAJ'''<br />
** Posizione jumper: '''Slave'''<br />
<br /><br />
<br /><br />
<br />
== SOFTWARE ==<br />
=== Maintainers ===<br />
* Biondo<br />
* ''TBD''<br />
<br />
=== Sistema operativo ===<br />
Debian GNU/Linux 9.3.0<br />
* Release: stable<br />
* Architettura: amd64<br />
<br />
=== Configurazione storage ===<br />
* Maxtor 6V250F0: '''/dev/sdc'''<br />
** Tabella partizioni: MBR (dos)<br />
** Numero partizioni: ''TBD''<br />
** Tipo partizioni: ''TBD''<br />
*** Disco di boot<br />
* Maxtor STM3160215A: '''/dev/sda'''<br />
** Tabella partizioni: MBR (dos)<br />
** Numero partizioni: 1, primaria (100% disco)<br />
** Tipo partizioni: LVM2 member<br />
* Seagate ST3160212A: '''/dev/sdb'''<br />
** Tabella partizioni: MBR (dos)<br />
** Numero partizioni: 1, primaria (100% disco)<br />
** Tipo partizioni: LVM2 member<br />
<br />
I dischi sono raggruppati in due gruppi logici:<br />
* '''storage''' raggruppa i due dischi PATA; contiene i seguenti volumi logici<br />
** '''storage''' 320 GB (cifrato)<br />
* '''senzaritegno''' contiene solo il disco SATA; contiene i seguenti volumi logici:<br />
** '''root''' 90 GB<br />
** '''swap''' 8 GB<br />
** '''home''' 152 GB (cifrato)<br />
<br />
<br />
[[Categoria:EigenNet]]<br />
[[Categoria:Hardware]]<br />
[[Categoria:Config]]<br />
[[Categoria:HowTo]]</div>Rakkhttps://wiki.eigenlab.org/index.php?title=Colazione_vegana&diff=6645Colazione vegana2019-01-19T03:05:53Z<p>Rakk: aggiunti muffin</p>
<hr />
<div>Uno dei problemi più annosi per i vegan d'Europa meridionale è questo: la maggior parte delle industrie dolciarie non si preoccupano degli ingredienti animali nelle loro ricette, e quelle poche che lo fanno hanno spesso costi esosi. Col risultato che la fama dei vegani che fanno '''''colazione''''' coi trucioli inzuppati in una tazza di lacrime trova spesso conferma.<br />
[[File:Biscotti-lizb-cannella.jpg|miniatura|I biscotti ''"Frontline"'' di Liz B con la cannella.]]<br />
<br />
Per fortuna, tra le tante, c'è anche questa pagina in cui possiamo raccogliere tutte le nostre proposte cruelty free!<br />
<br />
== Marmellata grezzona ==<br />
È random, è buona spalmata sul pane o anche così, a cucchiaiate.<br />
È facile daffare e noncostauncazzo, soprattutto se usi dei trucchi come Gianna o Roberta: Gianna fa amicizia coi fruttivendoli che a finegiornata le regalano a cassettate frutta che altrimenti andrebbe a male il giorno dopo, e così lei le marmellatizza.<ref>Roberta invece rapina a mano armata i supermarket, ma si porta via la frutta a quintali invece dei soldi.</ref><br />
<br />
Devi pulire per bene i barattoli, e poi sterilizzarli meglio che puoi; questo è importante.<br />
[TODO]<br />
<br />
== Biscotto Aureo ==<br />
Il nome è una storpiatura del mockering da cui viene, alla faccia sporchissima delle multinazionali dimmerda tipo Mondelez, Nestlé, Kraft Foods, Masterfoods, etc.<br />
<br />
=== Ingredienti ===<br />
Pei biscotti:<br />
* 530 g di farina 0<br />
* 35 g di farina 00<br />
* 90 g di cacao amaro in polvere<br />
* 220 g di olio di semi<br />
* 100 g di zucchero bianco<br />
* 115 g di zucchero grezzo di canna<br />
* ½ cucchiaino di lievito per dolci<br />
* ½ cucchiaino di sale<br />
* 250+ g di latte di soia<br />
* aroma vaniglia o vaniglia in bacca q.b.<br />
<br />
Pel ripieno:<br />
* 60 g olio di semi<br />
* 40 g latte di soia<br />
* 200 g zucchero a velo<br />
* aroma vaniglia o vaniglia in bacca q.b.<br />
<br />
=== Preparazione ===<br />
Mischia la farina col cacao, il sale e il lievito.<br />
<br />
In un'altra ciotola mescola l'olio e lo zucchero fino a raggiungere una consistenza schiumosa (non puoi ottenere questa cosa se la temperatura è troppo bassa), poi aggiungi gradualmente il latte di soia continuando a mescolare, e infine la vanillina.<br />
<br />
Ora, mescolando continuamente, versa la ciotola degli ingredienti secchi in quella degli umidi, '''in tre mandate'''.<br />
<br />
Avvolgi il composto nella pellicola e fallo riposare in frigo per 3 o 4 ore.<br />
<br />
Tira fuori la pasta, dividila a metà e stendi ogni metà tra due strati di cartaforno, col mattarello; ottieni due strati alti 3 mm. Togli la carta forno di sopra, taglia le forme che vuoi e disponili su carta da forno in teglie, distanti almeno 1,5 cm.<br />
Queste operazioni (dall'estrazione dal frigo fino alla disposizione nelle teglie) vanno fatte il più rapidamente possibile, perché saranno tanto più agevoli quando più fredda sarà la pasta: oltre una certa temperatura ti si inizieranno a sfaldare tra le mani mentre li tagli e sposti, con somma disperazione.<br />
<br />
Cuoci in forno preriscaldato a 180 °C per 10-12 minuti; tieni presente nel saggiarli, che una volta raffreddati si induriscono, rispetto alla consistenza che senti quando li tasti nel forno.<br />
<br />
Prepara il ripeno frustando violentemente l'olio e il latte di soia in una ciotola. Poi diminuisci la veemenza, e mescolando costantemente incorpora la vaniglia e lo zucchero, continuando a miscelare finché non ottieni una consistenza molto liscia.<br />
<br />
Coi biscotti ancora tiepidi, prendine a coppie e spalmaci uno strato di ripieno sopra, per poi richiudere con l'altro biscotto a formare un panino. Premi leggermente e togli l'eccesso di ripieno con un ditomignolo oppure il fondo di un cucchiaino.<br />
<br />
Ottimi inzuppati o anche lisci.<br />
<br />
Si conservano bene in un sacchetto ermetico per circa una settimana; se il sacchetto si mette in frigo, durano anche un mese. Ma se il sacchetto non è ermetico, diventano ''guincidi''.<br />
<br />
== Biscotti schizofrenici di Liz B ==<br />
Liz B non è molto precisa nel dare questa ricetta, ma dice che questo è un pregio e che la rende molto versatile; adattala a quello che desideri o a quel che ti è rimasto in casa.<br />
<br />
=== Ingredienti base ===<br />
* 100 ml di olio di cocco<br />
** od altro grasso di pianta semi-solido a temperatura ambiente<br />
* 50 ml di latte di soia<br />
** od altro latte di pianta<br />
* 190 g di zucchero<br />
** di qualsiasi pianta<br />
* ''"due bicchieri e un quarto"'' di farina<br />
** farina di qualsiasi tipo<br />
* 1 spruzzatina di vaniglia<br />
** ma anche di altro, o anche di niente<br />
* 1 cucchiaino di lievito per dolci<br />
** ma anche un po' di intonaco grattato va bene, se il lievito non ce l'hai.<br />
<br />
=== Preparazione base ===<br />
Ora impara la mossa jedi/punk mio/a giovane padawan: essa ti consente di preparare questi biscotti con una velocità sorprendente e in automatico le tue braccia lavoreranno sublimevolmente, Sai, e la tua mente potrà dedicarsi a crearne millemila varianti.<br />
<br />
# Prendi una ciotola e incorpora lo zucchero col grasso di pianta.<br />
# Senza indugiare troppo versaci il latte di pianta e continua a mescolare.<br />
# Ora fai molta attenzione: smetti di mescolare. Versa sopra il liquido la farina, il cucchiaino di lievito e gli eventuali ingredienti asciutti aggiuntivi (vedi [[#Farcitura|sotto]]). Adesso, con una frusta mescola '''soltanto''' gli asciutti al disopra del pelo del liquido, dapprima lentamente e poi sempre più velocemente fino a prendere ad incorporare la farina nel liquido. In questo modo rispami tempo ed un recipiente, e puoi fare molte infornate diverse di biscotti dai gusti diversi!<br />
<br />
=== Farcitura ===<br />
Occhei, ora abbiamo pronta una base biscottacea, ed è a questo punto che la ricetta si splitta in miliardi di varianti a seconda di quello che ti suggerisce la fantasia. Ci puoi ficcare quel che ti pare, ma ecco alcuni suggerimenti. Se sai già con cosa vuoi condire i tuoi biscotti, passa direttamente alla fase successiva di [[#Cuocitura|cottura]].<br />
<br />
==== Con le gocce di cioccolata ====<br />
[[File:Biscotti-lizb-cioccolat.jpg|miniatura|I biscotti con pezzettini (o pezzettoni) di cioccolata.]]<br />
Spezza della cioccolata fondente e ficcala nell'impasto. Se fai dei pezzetti più piccoli di 0,5 cm di diametro ti conviene incorporarli nell'impasto e poi farne le polpette (vedi [[#Cuocitura|sotto]]); se invece i pezzi sono grandi (dell'ordine di 1 cm) allora fai prima le polpette e poi pigiaceli dentro con le mani leggermente infarinate.<br />
<br />
==== Frontline ====<br />
Mescola cannella in polvere e zucchero demerara in un piatto piano, poi rotolaci i biscotti premendo leggermente per catturare la polvere magica. La polvere d'avanzo scaricala sul lato superiore dei biscotti già integliati.<br />
<br />
==== Lordosi ====<br />
Prendi un frullatore termonucleare di quelli grossi e resistenti a cicli di lavoro immondi. Schiaffaci dentro 200g di nocciole sgusciate e un cucchiaio di zucchero a velo e inizia a frullare. Mentre il frullatore si avvicina all'orbita bassa, tu ignoralo e in un pentolino su un fuoco '''basso''' inizia a scaldare 3 cucchiai di cacao amaro con due cucchiai di zucchero bianco; appena si muove versaci un cucchiaio di acqua e mescola fortefforte finché non sobbolle; continua a mescolare.<br />
<br />
Versa il composto caccaoso nel frullatore che nel frattempo deve aver sminuzzato le nocciole in frammenti perlomeno difficili da vedere a occhio nudo; più fino viene e meglio è, però i frullatori domestici raramente ottengono i risultati di quelli industriali.<br />
<br />
Se ti viene una roba dalla consistenza tipo marmellata o miele, è normale: trasferiscila in una tazza e congelala in freezer. Poi toglila e fanne pezzetti da incorporare nell'impasto. Se ti sono avanzate nocciole, è il momento di sminuzzarle grossolanamente e ficcarle dentro pure loro.<br />
<br />
==== Phookin' Manila eXperience ====<br />
Getta nell'impasto dei riccioli di cioccolata fondente grattugiata, eppoi quei salatini tipo pretzel o bastoncini salati, sbriciolandoli grossolanamente colle mani.<br />
<br />
==== Pinocchio ====<br />
Hai presente l'avena, i corn-flakes, il riso soffiato, il miglio spezzato, i semini... insomma tutte quella granaglia che se le compri nella scatola da due etti con la pubblicità della topa superfit le paghi otto euri, ma se vai al consorzio agrario la miscela pei polli è praticamente uguale ma te ne porti a casa venticinque chili?<br />
<br />
Ecco, qualsiasi alimento truciolare lo puoi attraventare nell'impasto oppure depositarlo solo esternamente: viene bòno e fai bella figura.<ref>Anche se è miscela pei polli comprata al consorzio.</ref><br />
<br />
==== Bhang ====<br />
Prendi le cime di pianta maggica e mettile in un barattolo pulito; solo le infiorescenze, senza le foglie, e già maturate e asciugate alla maniera loro (normalmente per un mese in un luogo buio e asciutto). <br />
<br />
Pressa '''leggermente''', ma deve rimanere abbastanza spazio tra le cime e almeno un paio di cm dal bordo del barattolo. Versa lentamente l'olio di cocco fino a riempire il barattolo, lascia 1 cm d'aria. Chiudi ermeticamente e tieni al buio a una temperatura di 7-10°C per un mese. Ogni settimana capovolgi il barattolo. Trascorso il mese, si può usare nell'arco di due mesi conservandolo in frigo.<br />
<br />
Per tre cucchiai di composto verdaceo mettici anche un cubetto di ghiaccio in una ciotola, e poi frulla tutto col mixer.<br />
<br />
A questo giro per farcire i biscotti devi farli più fini e quadrati. Metti un cucchiaio di composto verdaceo al centro, e chiudi i quattro lati saldandoli lungo le diagonali, a formare una guglia. In questo modo il grasso trasporta ottimamente le sostanze maggiche, che non si deteriorano troppo con la temperatura.<br />
<br />
==== Kraftwerk ====<br />
Prendi un bel po' di zucchero di muscovado, e un pizzico di farina di riso, un pizzico di curcuma, un pizzico di pepe; prepara un piatto con una miscela di questa roba. Poi rotolaci i biscotti per ricoprirli.<br />
<br />
==== Seven Stitches ====<br />
Prendi i pistacchi, sbucciali e frantumali in granella di diametro al più 1 mm.<br />
<br />
Fai le polpette con la pasta e appoggiale '''solo da un lato''' sulla granella e poi mettile in teglia col pistacchio rivolto verso l'alto. Aiutandoti con un cucchiaino o un coltello dalla punta tonda, apri una tasca sul lato del biscotto e ficcaci un frutto rosso. Sul lato diametralmente opposto poggerai una goccia di miele.<br />
<br />
=== Cuocitura ===<br />
Prepara delle polpette con la pasta, eventualmente già incorporata o da spolverare con qualcosa di gustoso (vedi sopra: [[#Farcitura|farcitura]]), dalle dimensioni comprese tra una noce e una pesca, poi schiacciale sulla carta forno, una volta appiattite non dovrebbero essere più alti di 2 cm. Cuoci in forno preriscaldato a 180°C per 10 o 12 minuti o finché ti pare a te.<br />
<br />
'''¡¡Cuidado!!''' Tieni presente che una volta raffreddati questi biscotti rassodano, sicché non aspettare di sentirli duri in forno per toglierli, altrimenti per roderli ci vuole la motosega!<br />
<br />
== Pastafrolla vegolosa del Poggio di Stigliano ==<br />
[[File:Biscotti-poggstigl.jpg|miniatura|Biscotti di pasta phrolla rosiàna.]]<br />
Un'altra pastafrolla veggie e basica, da aggiungerci qualcos'altro, ma alla fine buona anche così.<br />
<br />
Ingredienti:<br />
* 300 g di farina<br />
* 100 g di zucchero<br />
* 80 g di margarina oppure olio di semi<br />
* latte di soia, q.b.<br />
* vanillina, un pizzico<br />
* sale, un pizzico<br />
<br />
Mescolare zucchero e grasso, poi incorporare la farina aiutandosi col latte di pianta. Lavorare poco, far riposare al freddo involtolato nella pellicola per mezz'ora prima di stendere.<br />
<br />
== Màffin di Spicci ==<br />
Questi ingredienti ti daranno come risultato circa 12 muffinoni:<br />
* 100 g farina<br />
* 280 ml latte di riso<br />
* 70 ml olio di oliva<br />
* 100 g zucchero<br />
* 150 g frutta a cubetti (pere, pesche, banane, etc.)<br />
* 100 g cioccolata fondente a cubetti<br />
* 1 bustina di lievito per dolci<br />
* 1 pizzico di sale<br />
* 1 goccio di aceto di mele<br />
<br />
Ora, per la preparazione:<br />
# Mescola gli ingredienti secchi e liquidi separatamente.<br />
# Uniscili e amalgamali con la frusta, fino a raggiungere una consistenza piuttosto morbida: semmai servisse allo scopo, aggiungi un poco di latte di pianta.<br />
# '''Solo all'ultimo momento''' aggiungi il goccio di aceto di mele, e impasta ancora un poco.<br />
# Poi incorpora i pezzi di frutta e cioccolata.<br />
# Ungi leggermentissimamente d'olio gli stampi o la teglia, e poi infarina per bene prima di versarci l'impasto.<br />
# Cuoci in forno già caldo a 180°C per 15 minuti, poi abbassa la temperatura a 160°C e cuoci per altri 45 minuti.<br />
<br />
Aspetta che si freddino e si rassodino per toglierli dagli stampi o mangiarli, altrimenti si rompono!<br />
<br />
== Note ==<br />
<references /><br />
<br />
<br />
[[Categoria:Cibo]]</div>Rakkhttps://wiki.eigenlab.org/index.php?title=Colazione_vegana&diff=6643Colazione vegana2019-01-09T05:47:54Z<p>Rakk: typos, aggiunta la variante "pinocchio"</p>
<hr />
<div>Uno dei problemi più annosi per i vegan d'Europa meridionale è questo: la maggior parte delle industrie dolciarie non si preoccupano degli ingredienti animali nelle loro ricette, e quelle poche che lo fanno hanno spesso costi esosi. Col risultato che la fama dei vegani che fanno '''''colazione''''' coi trucioli inzuppati in una tazza di lacrime trova spesso conferma.<br />
[[File:Biscotti-lizb-cannella.jpg|miniatura|I biscotti ''"Frontline"'' di Liz B con la cannella.]]<br />
<br />
Per fortuna, tra le tante, c'è anche questa pagina in cui possiamo raccogliere tutte le nostre proposte cruelty free!<br />
<br />
== Marmellata grezzona ==<br />
È random, è buona spalmata sul pane o anche così, a cucchiaiate.<br />
È facile daffare e noncostauncazzo, soprattutto se usi dei trucchi come Gianna o Roberta: Gianna fa amicizia coi fruttivendoli che a finegiornata le regalano a cassettate frutta che altrimenti andrebbe a male il giorno dopo, e così lei le marmellatizza.<ref>Roberta invece rapina a mano armata i supermarket, ma si porta via la frutta a quintali invece dei soldi.</ref><br />
<br />
Devi pulire per bene i barattoli, e poi sterilizzarli meglio che puoi; questo è importante.<br />
[TODO]<br />
<br />
== Biscotto Aureo ==<br />
Il nome è una storpiatura del mockering da cui viene, alla faccia sporchissima delle multinazionali dimmerda tipo Mondelez, Nestlé, Kraft Foods, Masterfoods, etc.<br />
<br />
=== Ingredienti ===<br />
Pei biscotti:<br />
* 530 g di farina 0<br />
* 35 g di farina 00<br />
* 90 g di cacao amaro in polvere<br />
* 220 g di olio di semi<br />
* 100 g di zucchero bianco<br />
* 115 g di zucchero grezzo di canna<br />
* ½ cucchiaino di lievito per dolci<br />
* ½ cucchiaino di sale<br />
* 250+ g di latte di soia<br />
* aroma vaniglia o vaniglia in bacca q.b.<br />
<br />
Pel ripieno:<br />
* 60 g olio di semi<br />
* 40 g latte di soia<br />
* 200 g zucchero a velo<br />
* aroma vaniglia o vaniglia in bacca q.b.<br />
<br />
=== Preparazione ===<br />
Mischia la farina col cacao, il sale e il lievito.<br />
<br />
In un'altra ciotola mescola l'olio e lo zucchero fino a raggiungere una consistenza schiumosa (non puoi ottenere questa cosa se la temperatura è troppo bassa), poi aggiungi gradualmente il latte di soia continuando a mescolare, e infine la vanillina.<br />
<br />
Ora, mescolando continuamente, versa la ciotola degli ingredienti secchi in quella degli umidi, '''in tre mandate'''.<br />
<br />
Avvolgi il composto nella pellicola e fallo riposare in frigo per 3 o 4 ore.<br />
<br />
Tira fuori la pasta, dividila a metà e stendi ogni metà tra due strati di cartaforno, col mattarello; ottieni due strati alti 3 mm. Togli la carta forno di sopra, taglia le forme che vuoi e disponili su carta da forno in teglie, distanti almeno 1,5 cm.<br />
Queste operazioni (dall'estrazione dal frigo fino alla disposizione nelle teglie) vanno fatte il più rapidamente possibile, perché saranno tanto più agevoli quando più fredda sarà la pasta: oltre una certa temperatura ti si inizieranno a sfaldare tra le mani mentre li tagli e sposti, con somma disperazione.<br />
<br />
Cuoci in forno preriscaldato a 180 °C per 10-12 minuti; tieni presente nel saggiarli, che una volta raffreddati si induriscono, rispetto alla consistenza che senti quando li tasti nel forno.<br />
<br />
Prepara il ripeno frustando violentemente l'olio e il latte di soia in una ciotola. Poi diminuisci la veemenza, e mescolando costantemente incorpora la vaniglia e lo zucchero, continuando a miscelare finché non ottieni una consistenza molto liscia.<br />
<br />
Coi biscotti ancora tiepidi, prendine a coppie e spalmaci uno strato di ripieno sopra, per poi richiudere con l'altro biscotto a formare un panino. Premi leggermente e togli l'eccesso di ripieno con un ditomignolo oppure il fondo di un cucchiaino.<br />
<br />
Ottimi inzuppati o anche lisci.<br />
<br />
Si conservano bene in un sacchetto ermetico per circa una settimana; se il sacchetto si mette in frigo, durano anche un mese. Ma se il sacchetto non è ermetico, diventano ''guincidi''.<br />
<br />
== Biscotti schizofrenici di Liz B ==<br />
Liz B non è molto precisa nel dare questa ricetta, ma dice che questo è un pregio e che la rende molto versatile; adattala a quello che desideri o a quel che ti è rimasto in casa.<br />
<br />
=== Ingredienti base ===<br />
* 100 ml di olio di cocco<br />
** od altro grasso di pianta semi-solido a temperatura ambiente<br />
* 50 ml di latte di soia<br />
** od altro latte di pianta<br />
* 190 g di zucchero<br />
** di qualsiasi pianta<br />
* ''"due bicchieri e un quarto"'' di farina<br />
** farina di qualsiasi tipo<br />
* 1 spruzzatina di vaniglia<br />
** ma anche di altro, o anche di niente<br />
* 1 cucchiaino di lievito per dolci<br />
** ma anche un po' di intonaco grattato va bene, se il lievito non ce l'hai.<br />
<br />
=== Preparazione base ===<br />
Ora impara la mossa jedi/punk mio/a giovane padawan: essa ti consente di preparare questi biscotti con una velocità sorprendente e in automatico le tue braccia lavoreranno sublimevolmente, Sai, e la tua mente potrà dedicarsi a crearne millemila varianti.<br />
<br />
# Prendi una ciotola e incorpora lo zucchero col grasso di pianta.<br />
# Senza indugiare troppo versaci il latte di pianta e continua a mescolare.<br />
# Ora fai molta attenzione: smetti di mescolare. Versa sopra il liquido la farina, il cucchiaino di lievito e gli eventuali ingredienti asciutti aggiuntivi (vedi [[#Farcitura|sotto]]). Adesso, con una frusta mescola '''soltanto''' gli asciutti al disopra del pelo del liquido, dapprima lentamente e poi sempre più velocemente fino a prendere ad incorporare la farina nel liquido. In questo modo rispami tempo ed un recipiente, e puoi fare molte infornate diverse di biscotti dai gusti diversi!<br />
<br />
=== Farcitura ===<br />
Occhei, ora abbiamo pronta una base biscottacea, ed è a questo punto che la ricetta si splitta in miliardi di varianti a seconda di quello che ti suggerisce la fantasia. Ci puoi ficcare quel che ti pare, ma ecco alcuni suggerimenti. Se sai già con cosa vuoi condire i tuoi biscotti, passa direttamente alla fase successiva di [[#Cuocitura|cottura]].<br />
<br />
==== Con le gocce di cioccolata ====<br />
[[File:Biscotti-lizb-cioccolat.jpg|miniatura|I biscotti con pezzettini (o pezzettoni) di cioccolata.]]<br />
Spezza della cioccolata fondente e ficcala nell'impasto. Se fai dei pezzetti più piccoli di 0,5 cm di diametro ti conviene incorporarli nell'impasto e poi farne le polpette (vedi [[#Cuocitura|sotto]]); se invece i pezzi sono grandi (dell'ordine di 1 cm) allora fai prima le polpette e poi pigiaceli dentro con le mani leggermente infarinate.<br />
<br />
==== Frontline ====<br />
Mescola cannella in polvere e zucchero demerara in un piatto piano, poi rotolaci i biscotti premendo leggermente per catturare la polvere magica. La polvere d'avanzo scaricala sul lato superiore dei biscotti già integliati.<br />
<br />
==== Lordosi ====<br />
Prendi un frullatore termonucleare di quelli grossi e resistenti a cicli di lavoro immondi. Schiaffaci dentro 200g di nocciole sgusciate e un cucchiaio di zucchero a velo e inizia a frullare. Mentre il frullatore si avvicina all'orbita bassa, tu ignoralo e in un pentolino su un fuoco '''basso''' inizia a scaldare 3 cucchiai di cacao amaro con due cucchiai di zucchero bianco; appena si muove versaci un cucchiaio di acqua e mescola fortefforte finché non sobbolle; continua a mescolare.<br />
<br />
Versa il composto caccaoso nel frullatore che nel frattempo deve aver sminuzzato le nocciole in frammenti perlomeno difficili da vedere a occhio nudo; più fino viene e meglio è, però i frullatori domestici raramente ottengono i risultati di quelli industriali.<br />
<br />
Se ti viene una roba dalla consistenza tipo marmellata o miele, è normale: trasferiscila in una tazza e congelala in freezer. Poi toglila e fanne pezzetti da incorporare nell'impasto. Se ti sono avanzate nocciole, è il momento di sminuzzarle grossolanamente e ficcarle dentro pure loro.<br />
<br />
==== Phookin' Manila eXperience ====<br />
Getta nell'impasto dei riccioli di cioccolata fondente grattugiata, eppoi quei salatini tipo pretzel o bastoncini salati, sbriciolandoli grossolanamente colle mani.<br />
<br />
==== Pinocchio ====<br />
Hai presente l'avena, i corn-flakes, il riso soffiato, il miglio spezzato, i semini... insomma tutte quella granaglia che se le compri nella scatola da due etti con la pubblicità della topa superfit le paghi otto euri, ma se vai al consorzio agrario la miscela pei polli è praticamente uguale ma te ne porti a casa venticinque chili?<br />
<br />
Ecco, qualsiasi alimento truciolare lo puoi attraventare nell'impasto oppure depositarlo solo esternamente: viene bòno e fai bella figura.<ref>Anche se è miscela pei polli comprata al consorzio.</ref><br />
<br />
==== Bhang ====<br />
Prendi le cime di pianta maggica e mettile in un barattolo pulito; solo le infiorescenze, senza le foglie, e già maturate e asciugate alla maniera loro (normalmente per un mese in un luogo buio e asciutto). <br />
<br />
Pressa '''leggermente''', ma deve rimanere abbastanza spazio tra le cime e almeno un paio di cm dal bordo del barattolo. Versa lentamente l'olio di cocco fino a riempire il barattolo, lascia 1 cm d'aria. Chiudi ermeticamente e tieni al buio a una temperatura di 7-10°C per un mese. Ogni settimana capovolgi il barattolo. Trascorso il mese, si può usare nell'arco di due mesi conservandolo in frigo.<br />
<br />
Per tre cucchiai di composto verdaceo mettici anche un cubetto di ghiaccio in una ciotola, e poi frulla tutto col mixer.<br />
<br />
A questo giro per farcire i biscotti devi farli più fini e quadrati. Metti un cucchiaio di composto verdaceo al centro, e chiudi i quattro lati saldandoli lungo le diagonali, a formare una guglia. In questo modo il grasso trasporta ottimamente le sostanze maggiche, che non si deteriorano troppo con la temperatura.<br />
<br />
==== Kraftwerk ====<br />
Prendi un bel po' di zucchero di muscovado, e un pizzico di farina di riso, un pizzico di curcuma, un pizzico di pepe; prepara un piatto con una miscela di questa roba. Poi rotolaci i biscotti per ricoprirli.<br />
<br />
==== Seven Stitches ====<br />
Prendi i pistacchi, sbucciali e frantumali in granella di diametro al più 1 mm.<br />
<br />
Fai le polpette con la pasta e appoggiale '''solo da un lato''' sulla granella e poi mettile in teglia col pistacchio rivolto verso l'alto. Aiutandoti con un cucchiaino o un coltello dalla punta tonda, apri una tasca sul lato del biscotto e ficcaci un frutto rosso. Sul lato diametralmente opposto poggerai una goccia di miele.<br />
<br />
=== Cuocitura ===<br />
Prepara delle polpette con la pasta, eventualmente già incorporata o da spolverare con qualcosa di gustoso (vedi sopra: [[#Farcitura|farcitura]]), dalle dimensioni comprese tra una noce e una pesca, poi schiacciale sulla carta forno, una volta appiattite non dovrebbero essere più alti di 2 cm. Cuoci in forno preriscaldato a 180°C per 10 o 12 minuti o finché ti pare a te.<br />
<br />
Tieni presente che una volta raffreddati questi biscotti rassodano, sicché non aspettare di sentirli duri in forno per toglierli, altrimenti per roderli ci vuole la motosega!<br />
<br />
== Pastafrolla vegolosa del Poggio di Stigliano ==<br />
[[File:Biscotti-poggstigl.jpg|miniatura|Biscotti di pasta phrolla rosiàna.]]<br />
Un'altra pastafrolla veggie e basica, da aggiungerci qualcos'altro, ma alla fine buona anche così.<br />
<br />
Ingredienti:<br />
* 300 g di farina<br />
* 100 g di zucchero<br />
* 80 g di margarina oppure olio di semi<br />
* latte di soia, q.b.<br />
* vanillina, un pizzico<br />
* sale, un pizzico<br />
<br />
Mescolare zucchero e grasso, poi incorporare la farina aiutandosi col latte di pianta. Lavorare poco, far riposare al freddo involtolato nella pellicola per mezz'ora prima di stendere.<br />
<br />
<br />
== Note ==<br />
<references /><br />
<br />
<br />
[[Categoria:Cibo]]</div>Rakkhttps://wiki.eigenlab.org/index.php?title=Colazione_vegana&diff=6642Colazione vegana2019-01-07T02:44:30Z<p>Rakk: alcooni dolceeni</p>
<hr />
<div>Uno dei problemi più annosi per i vegan d'Europa meridionale è questo: la maggior parte delle industrie dolciarie non si preoccupano degli ingredienti animali nelle loro ricette, e quelle poche che lo fanno hanno spesso costi esosi. Col risultato che la fama dei vegani che fanno colazione coi trucioli inzuppati inzuppati in una tazza di lacrime trova spesso conferma.<br />
<br />
Se non che, c'è questa pagina in cui possiamo raccogliere tutte le nostre proposte cruelty free!<br />
<br />
== Marmellata grezzona ==<br />
È random, è buona spalmata sul pane o anche così, a cucchiaiate.<br />
[TODO]<br />
<br />
== Biscotto Aureo ==<br />
Il nome è una storpiatura del mockering da cui viene, alla faccia sporchissima delle multinazionali dimmerda tipo Mondelez, Nestlé, Kraft Foods, Masterfoods, etc.<br />
<br />
=== Ingredienti ===<br />
Pei biscotti:<br />
* 530 g di farina 0<br />
* 35 g di farina 00<br />
* 90 g di cacao amaro in polvere<br />
* 220 g di olio di semi<br />
* 100 g di zucchero bianco<br />
* 115 g di zucchero grezzo di canna<br />
* ½ cucchiaino di lievito per dolci<br />
* ½ cucchiaino di sale<br />
* 250+ g di latte di soia<br />
* aroma vaniglia o vaniglia in bacca q.b.<br />
<br />
Pel ripieno:<br />
* 60 g olio di semi<br />
* 40 g latte di soia<br />
* 200 g zucchero a velo<br />
* aroma vaniglia o vaniglia in bacca q.b.<br />
<br />
=== Preparazione ===<br />
Mischia la farina col cacao, il sale e il lievito.<br />
<br />
In un'altra ciotola mescola l'olio e lo zucchero fino a raggiungere una consistenza schiumosa (non puoi ottenere questa cosa se la temperatura è troppo bassa), poi aggiungi gradualmente il latte di soia continuando a mescolare, e infine la vanillina.<br />
<br />
Ora, mescolando continuamente, versa la ciotola degli ingredienti secchi in quella degli umidi, '''in tre mandate'''.<br />
<br />
Avvolgi il composto nella pellicola e fallo riposare in frigo per 3 o 4 ore.<br />
<br />
Tira fuori la pasta, dividila a metà e stendi ogni metà tra due strati di cartaforno, col mattarello; ottieni due strati alti 3 mm. Togli la carta forno di sopra, taglia le forme che vuoi e disponili su carta da forno in teglie, distanti almeno 1,5 cm.<br />
Queste operazioni (dall'estrazione dal frigo fino alla disposizione nelle teglie) vanno fatte il più rapidamente possibile, perché saranno tanto più agevoli quando più fredda sarà la pasta: oltre una certa temperatura ti si inizieranno a sfaldare tra le mani mentre li tagli e sposti, con somma disperazione.<br />
<br />
Cuoci in forno preriscaldato a 180 °C per 10-12 minuti; tieni presente nel saggiarli, che una volta raffreddati si induriscono, rispetto alla consistenza che senti quando li tasti nel forno.<br />
<br />
Prepara il ripeno frustando violentemente l'olio e il latte di soia in una ciotola. Poi diminuisci la veemenza, e mescolando costantemente incorpora la vaniglia e lo zucchero, continuando a miscelare finché non ottieni una consistenza molto liscia.<br />
<br />
Coi biscotti ancora tiepidi, prendine a coppie e spalmaci uno strato di ripieno sopra, per poi richiudere con l'altro biscotto a formare un panino. Premi leggermente e togli l'eccesso di ripieno con un ditomignolo oppure il fondo di un cucchiaino.<br />
<br />
Ottimi inzuppati o anche lisci.<br />
<br />
Si conservano bene in un sacchetto ermetico per circa una settimana; se il sacchetto si mette in frigo, durano anche un mese. Ma se il sacchetto non è ermetico, diventano ''guincidi''.<br />
<br />
== Biscotti schizofrenici di Liz B ==<br />
Liz B non è molto precisa nel dare questa ricetta, ma dice che questo è un pregio e che la rende molto versatile; adattala a quello che desideri o a quel che ti è rimasto in casa.<br />
<br />
=== Ingredienti base ===<br />
* 100 ml di olio di cocco<br />
** od altro grasso di pianta semi-solido a temperatura ambiente<br />
* 50 ml di latte di soia<br />
** od altro latte di pianta<br />
* 190 g di zucchero<br />
** di qualsiasi pianta<br />
* ''"due bicchieri e un quarto"'' di farina<br />
** farina di qualsiasi tipo<br />
* 1 spruzzatina di vaniglia<br />
** ma anche di altro, o anche di niente<br />
* 1 cucchiaino di lievito per dolci<br />
** ma anche un po' di intonaco grattato va bene, se il lievito non ce l'hai.<br />
<br />
=== Preparazione base ===<br />
Ora impara la mossa jedi/punk mio/a giovane padawan: essa ti consente di preparare questi biscotti con una velocità sorprendente e in automatico le tue braccia lavoreranno - ascolta bene, sai - e la tua mente potrà dedicarsi a crearne millemila varianti.<br />
<br />
# Prendi una ciotola e incorpora lo zucchero col grasso di pianta.<br />
# Senza indugiare troppo versaci il latte di pianta e continua a mescolare.<br />
# Ora fai molta attenzione: smetti di mescolare. Versa sopra il liquido la farina, il cucchiaino di lievito e gli eventuali ingredienti secchi aggiuntivi (vedi [[#Farcitura|sotto]]). Adesso, con una frusta mescola '''soltanto''' i secchi al disopra del pelo del liquido, dapprima lentamente e poi sempre più velocemente fino a prendere ad incorporare la farina nel liquido. In questo modo rispami tempo ed un recipiente, e puoi fare molte infornate diverse di biscotti dai gusti diversi!<br />
<br />
=== Farcitura ===<br />
Occhei, ora abbiamo pronta una base biscottacea, ed è a questo punto che la ricetta si splitta in miliardi di varianti a seconda di quello che ti suggerisce la fantasia. Ci puoi ficcare quel che ti pare, ma ecco alcuni suggerimenti:<br />
<br />
==== Con le gocce di cioccolata ====<br />
[[File:Biscotti-lizb-cioccolat.jpg|miniatura|I biscotti con pezzettini (o pezzettoni) di cioccolata.]]<br />
Spezza della cioccolata fondente e ficcala nell'impasto. Se fai dei pezzetti più piccoli di 0,5 cm di diametro ti conviene incorporarli nell'impasto e poi farne le polpette (vedi [[#Cuocitura|sotto]]); se invece i pezzi sono grandi (dell'ordine di 1 cm) allora fai prima le polpette e poi pigiaceli dentro con le mani leggermente infarinate.<br />
<br />
==== Frontline ====<br />
[[File:Biscotti-lizb-cannella.jpg|miniatura|I biscotti ''"Frontline"'' di Liz B con la cannella.]]<br />
Mescola cannella in polvere e zucchero demerara in un piatto piano, poi rotolaci i biscotti premendo leggermente per catturare la polvere magica. La polvere d'avanzo scaricala sul lato superiore dei biscotti già integliati.<br />
<br />
==== Lordosi ====<br />
Prendi un frullatore termonucleare di quelli grossi e resistenti a cicli di lavoro immondi. Schiaffaci dentro nocciole sgusciate e un cucchiaio di zucchero a velo e inizia a frullare. Su un pentolino e un fuoco '''basso''' inizia a scaldare 3 cucchiai di cacao amaro con due cucchiai di zucchero bianco, appena si muove versaci un cucchiaio di acqua e mescola fortefforte finché non sobbolle; continua a mescolare.<br />
<br />
Versa il composto caccaoso nel frullatore che nel frattempo deve aver sminuzzato le nocciole in frammenti perlomeno difficili da vedere a occhio nudo; più fino viene e meglio è, però i frullatori domestici raramente ottengono i risultati di quelli industriali.<br />
<br />
Se ti viene una roba dalla consistenza tipo marmellata o miele, è normale: trasferiscila in una tazza e congelala in freezer. Poi toglila e fanne pezzetti da incorporare nell'impasto. Se ti sono avanzate nocciole, è il momento di sminuzzarle grossolanamente e ficcarle dentro pure loro.<br />
<br />
==== Phookin' Manila eXperience ====<br />
Getta nell'impasto dei trucioli di cioccolata fondente grattugiata, eppoi quei salatini tipo pretzel o bastoncini salati, sbriciolandoli grossolanamente colle mani.<br />
<br />
==== Bhang ====<br />
Prendi le cime di pianta maggica e mettile in un barattolo pulito; solo le infiorescenze, senza le foglie, e già maturate e asciugate alla maniera loro (normalmente per un mese in un luogo buio e asciutto). <br />
<br />
Pressa '''leggermente''', ma deve rimanere abbastanza spazio tra le cime e almeno un paio di cm dal bordo del barattolo. Versa lentamente l'olio di cocco fino a riempire il barattolo, lascia 1 cm d'aria. Chiudi ermeticamente e tieni al buio a una temperatura di 7-10°C per un mese. Ogni settimana capovolgi il barattolo. Trascorso il mese, si può usare nell'arco di due mesi conservandolo in frigo.<br />
<br />
Per tre cucchiai di composto verdaceo mettici anche un cubetto di ghiaccio in una ciotola, e poi frulla tutto col mixer.<br />
<br />
A questo giro per farcire i biscotti devi farli più fini e quadrati. Metti un cucchiaio di composto verdaceo al centro, e chiudi i quattro lati saldandoli lungo le diagonali, a formare una guglia. In questo modo il grasso trasporta ottimamente le sostanze maggiche, che non si deteriorano troppo con la temperatura.<br />
<br />
==== Kraftwerk ====<br />
Prendi un bel po' di zucchero di muscovado, e un pizzico di farina di riso, un pizzico di curcuma, un pizzico di pepe; prepara un piatto con una miscela di questa roba. Poi rotolaci i biscotti per ricoprirli.<br />
<br />
==== Seven Stitches ====<br />
Prendi i pistacchi, sbucciali e frantumali in granella di diametro al più 1 mm.<br />
<br />
Fai le polpette con la pasta e appoggiale '''solo da un lato''' sulla granella e poi mettile in teglia col pistacchio rivolto verso l'alto. Aiutandoti con un cucchiaino o un coltello dalla punta tonda, apri una tasca sul lato del biscotto e ficcaci un frutto rosso. Sul lato diametralmente opposto poggerai una goccia di miele.<br />
<br />
=== Cuocitura ===<br />
Prepara delle polpette dalle dimensioni comprese tra una noce e una pesca, poi schiacciale sulla carta forno, una volta appiattite non dovrebbero essere più alti di 2 cm. Cuoci in forno preriscaldato a 180°C per 10 o 12 minuti o finché ti pare a te.<br />
<br />
Tieni presente che una volta raffreddati questi biscotti rassodano, sicché non aspettare di sentirli duri in forno per toglierli, altrimenti per roderli ci vuole la motosega!<br />
<br />
== Pastafrolla vegolosa del Poggio di Stigliano ==<br />
[[File:Biscotti-poggstigl.jpg|miniatura|Biscotti di pasta phrolla rosiàna.]]<br />
Un'altra pastafrolla veggie e basica, da aggiungerci qualcos'altro, ma alla fine buona anche così.<br />
<br />
Ingredienti:<br />
* 300 g di farina<br />
* 100 g di zucchero<br />
* 80 g di margarina oppure olio di semi<br />
* latte di soia, q.b.<br />
* vanillina, un pizzico<br />
* sale, un pizzico<br />
<br />
Mescolare zucchero e grasso, poi incorporare la farina aiutandosi col latte di pianta. Lavorare poco, far riposare al freddo involtolato nella pellicola per mezz'ora prima di stendere.<br />
<br />
[[Categoria:Cibo]]</div>Rakkhttps://wiki.eigenlab.org/index.php?title=Vedere_di_lato&diff=6641Vedere di lato2019-01-07T02:25:42Z<p>Rakk: foto di veggolati veri</p>
<hr />
<div>''Mentre sono sotto stress (esami, lavoro, escavatrici...) mi alzo la mattina e corro tutto il giorno; a pranzo un panino, e ora mi si annebbia la vista.''<ref>Che era: la pubblicità della simmenthal? O Della fiesta? Si, [https://www.youtube.com/watch?v=LI6ZX6agkeQ della fiesta].</ref><br />
<br />
[[File:Veggolato.jpg|miniatura|destra|Se ami lo splendore e soprattutto le lordate, puoi cospargere di zuccheravvelo il dolce, quando si è freddato.]]<br />
Se voglio ridare benzina al cervello devo assumere zuccheri: ecco allora che dalla mia gadget-scatola-di-plastica tiro fuori un pezzo di dolce veramente gordellosissimo, che mi rinfranca non solo il corpo (rinvigorendomi istantaneamente con un +9000 alla capacità di studio) ma anche lo spirito col suo profumo inebriante. Concentrazione al massimo mentre sono allo stesso tempo molto vigile e cosciente di ciò che mi avviene attorno: sembra quasi di '''vedere di lato'''.<br />
<br />
== Ingredienti ==<br />
* 250 ml di latte di soia<br />
* 175 g di farina 00, ma anche 0 se quell'altra non c'è<br />
* 100 g di zucchero bianco<br />
* 100 g di zucchero di canna<br />
* 100 g di cacao amaro<br />
* 100 g di cioccolato fondente<br />
* la scorza di un'arancia '''non trattata, cazzo'''<br />
* 1 bustina di lievito per dolci<br />
<br />
== Preparazione ==<br />
[[File:Veggolato-vero-1.jpg|miniatura|Veggolato cotto e fatto a pezzi senza pietà.]]<br />
Mescola a secco lo zucchero e il cacao in una ciotola<ref>Ho notato che usando un mestolo di legno anziché un cucchiaio vengono meno grumi dunque bisogna perder meno tempo per schiacciarli. Credo siano in gioco le proprietà quantistiche dei sistemi farina-zucchero-cacao.</ref>.<br />
Una volta ben amalgamato il composto aggiungi il latte di soia e mescola ancora; poi aggiungi la farina a pioggia e il lievito, e mescola fino ad ottenere un impasto omogeneo, bello lucente.<br />
<br />
Aaah.<br />
<br />
[[File:Veggolato-vero-2.jpg|miniatura|Veggolato ben fato.]]<br />
Aggiungi all'impasto il cioccolato spezzettato e la scorza d'arancia grattugiata e mescola ancora. Ungi una forma con qualche goccia d'olio e strofina ben bene con un tovagliolo di carta; spolvera con la farina, poi versa l'impasto nella teglia. <br />
<br />
Inforna in forno caldo a 180° per 40 minuti. '''Importante:''' non aprire il forno prima di 20 minuti altrimenti il dolce si sgonfia con estrema tristezza.<br />
<br />
===Hints===<br />
Spezzetta il cioccolato in modo ''eterogeneo'', lasciando qualche pezzetto un po' più grosso (quando il/la Fortunelli di turno se ne ritrova uno sotto ai denti è assai gordelloso).<br />
<br />
Una variante per quanto riguarda la scorza d'arancio consiste nel caramellare le bucce prima di metterle nell'impasto. Sbuccia l'arancio e gratta via l'interno delle scorze finché la parte bianca non è sparita; resta la superficie arancione puntellata di cellule aliene rotonde. <br />
Quindi taglia delle striscioline e mettile in una padella antiaderente dove hai sciolto 3 cucchiai da minestra di zucchero (rasi) in 2 cucchiai d'acqua. Cuoci a fiamma viva finché l'acqua non è sparita del tutto e lascia raffreddare le scorze caramellate su di una superficie non fredda.<br />
Io ci metto '''sia''' le scorze preparate così, che la polpa dell'arancia medesima a pezzettelli.<br />
<br />
Ovviamente col cioccolato ci stanno bene le pere<ref>A parte i facili giochi di parole, è interessante notare che è difficile trovare qualcosa che stia male col cioccolato, e comunque credo si associ bene anche a tante sostanze psicoattive; esistono inoltre riferimenti in letteratura di persone che, dopo una spada, provano a spararsi un Twix in vena. Un altro autore suggerisce invece il [[Basilico|pesto]] come partner infausto del cioccolato.</ref>, e infatti le puoi sostituire alle scorze d'arancia; ma devi fare attenzione all'acqua che perdono altrimenti la consistenza del dolce ti viene troppo mòlla, come cercare di affettare la palude col coltello. Allora basta ridurre un pochino il latte di soia.<br />
<br />
Se ti avanza una cucchiaiata di amido di qualche cosa ce la puoi schiaffare nello stesso momento della farina.<br />
<br />
== Note ==<br />
<references /><br />
<br />
<br />
[[Categoria:Cibo]]</div>Rakkhttps://wiki.eigenlab.org/index.php?title=File:Veggolato-vero-1.jpg&diff=6640File:Veggolato-vero-1.jpg2019-01-07T02:23:28Z<p>Rakk: Veggolato tagliato (dettaglio).</p>
<hr />
<div>== Dettagli ==<br />
Veggolato tagliato (dettaglio).</div>Rakkhttps://wiki.eigenlab.org/index.php?title=File:Veggolato-vero-2.jpg&diff=6639File:Veggolato-vero-2.jpg2019-01-07T02:22:57Z<p>Rakk: Veggolato (dettaglio).</p>
<hr />
<div>== Dettagli ==<br />
Veggolato (dettaglio).</div>Rakkhttps://wiki.eigenlab.org/index.php?title=File:Biscotti-lizb-cioccolat.jpg&diff=6638File:Biscotti-lizb-cioccolat.jpg2019-01-07T02:20:03Z<p>Rakk: Biscotti di Liz B al cioccolato.</p>
<hr />
<div>== Dettagli ==<br />
Biscotti di Liz B al cioccolato.</div>Rakkhttps://wiki.eigenlab.org/index.php?title=File:Biscotti-lizb-cannella.jpg&diff=6637File:Biscotti-lizb-cannella.jpg2019-01-07T02:18:34Z<p>Rakk: Biscotti di Liz B alla cannella.</p>
<hr />
<div>== Dettagli ==<br />
Biscotti di Liz B alla cannella.</div>Rakkhttps://wiki.eigenlab.org/index.php?title=File:Biscotti-poggstigl.jpg&diff=6636File:Biscotti-poggstigl.jpg2019-01-07T02:16:55Z<p>Rakk: Biscotti vegani.</p>
<hr />
<div>== Dettagli ==<br />
Biscotti vegani.</div>Rakkhttps://wiki.eigenlab.org/index.php?title=Panforte&diff=6635Panforte2019-01-07T00:37:16Z<p>Rakk: ricetta di Sp.</p>
<hr />
<div>Esistono millemila varianti locali del '''''panforte'''''; per lo più è un dolce dal sapore medievale, piuttosto poco dolce e molto aromatico.<br />
<br />
== Panforte o panpepato senese ==<br />
Ricetta di Carlo e Spicci, entrambi chiocciolini.<br />
<br />
=== Ingredienti ===<br />
* 150 g di farina di frumento<br />
* 150 g di zucchero a velo<br />
* 150 g di miele, di millefiori o di girasole (o di castagno per un retrogusto più acre)<br />
* 200 g di mandorle sgusciate (ma non spellate)<br />
* 100 g di noci sgusciate<br />
* 200 g di canditi d'arancia<br />
* 50 g di canditi di cedro<br />
* 1 cucchiaino di miscela di spezie per il panforte<ref name="manganelli">Qui: [https://www.openstreetmap.org/search?query=via%20di%20Citt%C3%A0%2071%2C%20Siena%2053100%2C%20Italy Via di Città 71-73, Siena, Italy].</ref><br />
* cialda per il panforte<ref name="manganelli" /><br />
* Miscela di spezie oppure zucchero a velo oppure pepe per la guarniura.<br />
<br />
Come si può osservare dagli ingredienti, si tratta di un dolcetto leggero.<ref>No, a parte gli scherzi, se ci hai le emorroidi vacci piano che ti sfonda il culo.</ref><br />
<br />
=== Preparazione ===<br />
Prendi una ciotola e mescola noci e canditi a pezzettini. Prendi le mandorle intere e tostale: a 180°C in forno per 10 o 15 minuti può bastare, o comunque finché non scuriscono leggermente. Lanciale ancora intere nella ciotola e mescola il tutto aggiungendo la farina e il cucchiaino di miscela di spezie del Manganelli. Mescola bene.<br />
<br />
In un bricco mescola il miele, lo zucchero con 2 cucchiai d'acqua, porta a ebollizione e lascia andare a fuoco lento per 5 minuti.<br />
<br />
Intanto prepara lo stampo: esso deve essere foderato di cialda pel panforte sia in fondo che ai lati, allora fai così: taglia una striscia lunga quanto il perimetro e alta 6 cm, poi foderaci il bordo dello stampo in modo da avere un muro uniforme di 3 o 4 cm e il resto ripiegalo sul fondo, in modo che ogni sezione radiale incontri la cialda in una forma di "L". Poi taglia una forma leggermente più larga del fondo e metticela, cosicché si sovrapponga a quella del bordo sulla base.<br />
<br />
Quando lo sciroppo è ancora caldo ma non più bollente, versalo nella ciotola con la frutta secca i canditi e la farina, e mescola bene. Poi versalo nello stampo foderato di cialda. Pigia lentamente e delicatamente e ripetutamente perbene l'impasto; se ti bagni leggermente le mani questo lavoro viene meglio.<br />
Poi copri con un coperchio ritagliato di cialda e cuocilo in forno a 180°C, partendo dal forno freddo. Ci vogliono circa 40 minuti, ma alla fine regolati come preferisci.<br />
<br />
Ora, una volta sfornato scoperchia la cialda superiore e toglila dallo stampo (lasciando la cialda sotto e di lato). Si presentano adesso diverse opzioni, a seconda di come scegli di cospargere il lato superiore del panforte:<br />
* per ottenere il c.d. ''"panforte bianco"'' spargi uno strato di circa 1 mm di zucchero a velo;<br />
* per ottenere il c.d. ''"panforte nero"'' spargi uno strato di miscela di spezie per panforte<ref name="manganelli" />, spargine in quantità e premi con le dita, poi soffia (contro un foglio di giornale, per recuperare la spezia) fino a lasciare circa un 80% della superficie coperta da grani di spezia incastonati;<br />
* per ottenere il c.d. ''"panpepato"'' spargi uno strato soffice di circa 2 mm di pepe, poi premi leggermente e uniformemente su tutta la superficie con un bicchiere, compattando lo strato di pepe.<br />
<br />
Servire solo dopo che si è raffreddato.<br />
<br />
== Note == <br />
<references /><br />
<br />
[[Categoria:Cibo]]</div>Rakkhttps://wiki.eigenlab.org/index.php?title=Pesto&diff=6634Pesto2019-01-06T17:02:11Z<p>Rakk: preciso redirect</p>
<hr />
<div>#REDIRECT [[Basilico#Usi_culinari_e_terapeutici]]<br />
<br />
[[Categoria:Cibo]]</div>Rakkhttps://wiki.eigenlab.org/index.php?title=Basilico&diff=6633Basilico2019-01-06T17:01:35Z<p>Rakk: tolta cat cibo (redirect da 'Pesto')</p>
<hr />
<div>Il '''''basilico''''' (''Ocimum basilicum''), è molto buono, soprattutto per fare i pesti.<br />
[[File:Basilico-foglie-raccolte.jpg|miniatura|Foglie di basilico fresche: uno dei pochi motivi per non suicidarsi nelle estati torride.]]<br />
<br />
== Coltivazione e raccolta ==<br />
La prima varietà che abbiamo provato è stata una commerciale c.d. "a piccole foglie", e col passare degli anni abbiamo reperito varietà verdi, rosse e un basilico greco.<br />
<br />
[[File:Basilicini2.jpg|miniatura|Germogli di basilico nei vasetti]]<br />
L'abbiamo coltivato prima in vasetti per poi trapiantarlo in terra dopo circa un mese<br />
A seconda della varietà, può avere bisogno di molto sole oppure di stare a mezz'ombra; necessita comunque di abbondanti innaffiature. Se volete che la pianta duri tutta l'estate, togliete sistematicamente tutti i fiori. E' una pianta annuale.<br />
<br />
La raccolta delle foglie consigliata dal [[Utente:Gab|Gab]] è: prendi due foglie da ogni incrocio di quattro, nella parte alta della pianta, così facendo si ottiene un po' di spazio per far passare la luce alle foglie sottostanti pur lasciando metà foglie nella parte sopra.<br />
<br />
Per la raccolta dei semi, si colgono le cime fiorite e si lasciano seccare (non al sole diretto). Dopo di che si possono struciolare i fiori con le mani per estrarne quattro semini neri da ognuno.<br />
<br />
== Usi culinari e terapeutici ==<br />
Il basilico contiene grassi, proteine, zuccheri, fibre ed acqua. I minerali più significativi sono il calcio, il sodio, il manganese, lo zinco, il potassio, il fosforo, e il ferro.<br />
Buona la presenza di:<br />
* vitamina B2 (''riboflavina''), per il corretto funzionamento di tutte le altre vitamine, è dunque importante non averne carenza;<br />
* vitamina B6 (''piridossina'');<br />
* di vitamina C (''acido ascorbico''), fondamentale per il funzionamento del sistema immunitario e la sintesi di collagene che il nostro organismo non può produrre da solo senza un'assunzione esterna;<br />
* vitamina K, che mantiene ottimali i livelli di alcuni fattori di coagulazione. <br />
<br />
Questa pianta aromatica stimola l'apparato intestinale, favorendo la digestione e l'appetito. Rafforza il sistema nervoso, allevia gli stati d'ansia e di nervosismo, il suo olio essenziale si usa in caso di insonnia o di asma. <br />
In ultimo, non dimentichiamo la presenza di '''eugenolo''' (che gli conferisce proprietà disinfettanti ed anti-infiammatorie), linalolo, cineolo (antisettico) e metil eugenolo (responsabile del caratteristico profumo).<br />
<br />
=== Pesto alla genovese ===<br />
[[File:Pestoo.jpg|miniatura|Pasta al pesto preparata con basilici verdi e rossi, ca. 2017.]]<br />
Io non mi azzardo a scrivere questa cosa perché senno' mi mangiate la testa.<br />
<br />
=== Pesto vegan ===<br />
Non ce ne vogliano i genovesi ''D.O.C.'', ma ogni tanto anche nojaltri veggie-friends abbraccia-alberi vogliamo spararci una pasta al pesto. Perché è molto buono.<br />
<br />
Per quattro persone prendi un etto di tofu e mettilo a bollire 10 minuti in brodo vegetale, che dopo schiafferai nell'acqua della pasta per buona ecologia et risparmio. Prendi manciate e manciate a profusione di basilico, e frullale insieme a aglio sbucciato, olio, tofu e mandorle<ref>o pinoli, ma costano di più.</ref>. Metti il composto in una ciotola da servito dove verserai la pasta, non prima di aver donato al sughetto una consistenza vellutata mescolandolo con qualche cucchiaio di acqua di cottura.<br />
<br />
== Note ==<br />
<references/><br />
<br />
[[Categoria:Orto]]</div>Rakkhttps://wiki.eigenlab.org/index.php?title=Pesto&diff=6632Pesto2019-01-06T17:00:16Z<p>Rakk: categoria, il motivo per cui ho creato il redirect</p>
<hr />
<div>#REDIRECT [[Basilico]]<br />
<br />
[[Categoria:Cibo]]</div>Rakkhttps://wiki.eigenlab.org/index.php?title=Pesto&diff=6631Pesto2019-01-06T16:59:28Z<p>Rakk: creazione redirect</p>
<hr />
<div>#REDIRECT [[Basilico]]</div>Rakkhttps://wiki.eigenlab.org/index.php?title=Focaccia_genovese&diff=6630Focaccia genovese2019-01-06T16:57:23Z<p>Rakk: cat cibo</p>
<hr />
<div>La '''''focaccia genovese''''' è tipicamente unta e morbida. Questa ricetta non ha alcuna pretesa di competere con quelle tutelate D.O.P., D.O.C., etc. ma è comunque gigabuona.<br />
[[File:Fugassa-aulive-verdi-cecina.jpg|miniatura|destra|Focaccia con le olive verdi, accompagnata con la [[Cecina|cecina]].]]<br />
<br />
== Ingredienti ==<br />
Per una teglia 40x30 cm. <br />
Impasto:<br />
* 320g di farina (forza W240)<br />
* meno di 200g di acqua<br />
* 40g olio EVO<br />
* 120g - 450g di pasta acida (lievito madre), in base alla consistenza (per una pasta più solida, prenderne meno)<br />
* 4g di malto d'orzo<br />
* 8g di sale<br />
<br />
Emulsione:<br />
* 30g di olio EVO<br />
* 30g di acqua<br />
* 5g di sale<br />
<br />
== Preparazione ==<br />
In una ciotola mescola la farina, il malto e l'olio; il malto serve per boostare la lievitazione e dare alla superficie della focaccia il colore e la consistenza tipici. Inizia ad aggiungere l'acqua un po' alla volta.<br />
<br />
[[File:Fugassa-aulive-verdi.jpg|miniatura|sinistra|Focaccia con le olive verdi a rondelle.]]<br />
Quando inizia a prendere consistenza (ma c'è ancora un poca di farina asciutta in giro), aggiungi la pasta acida e continua ad impastare, aggiungendo poi un po' d'acqua senza perdere l'incordatura. La consistenza deve rimanere abbastanza molle, purché l'impasto stia insieme, ancorché si appiccichi alle mani quando lo si lavora. Ad impasto quasi finito aggiungi il sale e mescola solo un altro '''poco''' prima di concludere l'impasto. <ref>Il sale inibisce la lievitazione, quindi vogliamo che venga portato in giro solo dopo la lievitazione, ossia durante la cottura, trasportato disciolto nell'acqua che evapora.</ref><br />
<br />
Metti l'impasto in una ciotola leggermente unta, coprila con la pellicola in modo che non passi aria, mettila a riposare in un luogo tiepido fino a che il volume non raddoppia.<br />
<br />
Prepara l'emulsione, ricordandoti di mescolarla perbenissimo subito prima di versarla; anche se l'avrai già mescolata, tu '''devi''' rifarlo un attimo prima di versarla. Versa acqua, olio e sale in un bicchiere e mescola a tutto foco con una frustina o con una forchetta se una frustina non ce l'hai, finché il composto non diventa omogeneo.<br />
<br />
Ora prendi una teglia, ungila perbene e versaci delicatamente l'impasto sopra. Stendi l'impasto con le dita, con calma, spingendolo ripetutamente verso i bordi fino a raggiungerli; ficcandoci le dita si formeranno tanti simpatici orifizi. Devi spiaccicare l'impasto '''con calma''', senza traumatizzarlo. Ora cospargi la superficie con l'emulsione, mescolandola fortissimo un attimo prima di versarla; se ci hai un pennello per spanderla perbene e farla entrare in tutti gli orifizi è perfetto, se invece sei miserabile e il pennello non ce l'hai puoi usare un rettangolino di cartaforno e un po' di destrezza.<br />
<br />
[[File:Fugassa-lievitazione-integlia-unta.jpg|miniatura|L'impasto che lievita una seconda volta nella teglia. Notare il livello di unto.]]<br />
Lascia tutto nella teglia a fare una seconda lievitazione, di nuovo attendendo che raddoppi il volume.<br />
<br />
Metti la teglia in forno '''già caldo''' a 200°C per 20-22 minuti; un minuto prima della fine cottura puoi spennellare l'emulsione residua uniformemente e reinfornare. <br />
<br />
Togli la teglia e aspetta 2 minuti: la focaccia si raffredda un poco rassodandosi e rinforzandosi, e si stacca meglio dal fondo. Stacca la focaccia con un mestolo piatto o una spatola, '''capovolgila''' per qualche minuto cosicché si asciughi il lato inferiore. Bastano pochi minuti, 3 o 4, poi puoi rigirarla dritta e aspettare un altro poco che si raffreddi e rassodi ancora.<br />
<br />
Ma non aspettare '''troppo''': servila ancora calda per un godimento massimo!<br />
<br />
== Suggerimenti ==<br />
La puoi '''farcire''': dopo la seconda lievitazione, già in teglia, puoi conficcare nell'impasto olive tagliate a rondelle o pomodorini. I pomodorini tagliati a metà fanno un effetto diverso a seconda che si mettano a faccia in giù o a faccia in su; very funny.<br />
<br />
La puoi anche farcire una volta cotta, ma se la vuoi tagliare a metà con un coltello ti conviene aspettare che si raffreddi abbastanza perché non si sbricioli durante l'operazione. Con la mortadella o il capocollo è la morte sua.<br />
<br />
== Note ==<br />
<references /><br />
<br />
<br />
[[Categoria:Cibo]]</div>Rakkhttps://wiki.eigenlab.org/index.php?title=Focaccia_genovese&diff=6629Focaccia genovese2019-01-06T16:56:47Z<p>Rakk: fotine</p>
<hr />
<div>La '''''focaccia genovese''''' è tipicamente unta e morbida. Questa ricetta non ha alcuna pretesa di competere con quelle tutelate D.O.P., D.O.C., etc. ma è comunque gigabuona.<br />
[[File:Fugassa-aulive-verdi-cecina.jpg|miniatura|destra|Focaccia con le olive verdi, accompagnata con la [[Cecina|cecina]].]]<br />
<br />
== Ingredienti ==<br />
Per una teglia 40x30 cm. <br />
Impasto:<br />
* 320g di farina (forza W240)<br />
* meno di 200g di acqua<br />
* 40g olio EVO<br />
* 120g - 450g di pasta acida (lievito madre), in base alla consistenza (per una pasta più solida, prenderne meno)<br />
* 4g di malto d'orzo<br />
* 8g di sale<br />
<br />
Emulsione:<br />
* 30g di olio EVO<br />
* 30g di acqua<br />
* 5g di sale<br />
<br />
== Preparazione ==<br />
In una ciotola mescola la farina, il malto e l'olio; il malto serve per boostare la lievitazione e dare alla superficie della focaccia il colore e la consistenza tipici. Inizia ad aggiungere l'acqua un po' alla volta.<br />
<br />
[[File:Fugassa-aulive-verdi.jpg|miniatura|sinistra|Focaccia con le olive verdi a rondelle.]]<br />
Quando inizia a prendere consistenza (ma c'è ancora un poca di farina asciutta in giro), aggiungi la pasta acida e continua ad impastare, aggiungendo poi un po' d'acqua senza perdere l'incordatura. La consistenza deve rimanere abbastanza molle, purché l'impasto stia insieme, ancorché si appiccichi alle mani quando lo si lavora. Ad impasto quasi finito aggiungi il sale e mescola solo un altro '''poco''' prima di concludere l'impasto. <ref>Il sale inibisce la lievitazione, quindi vogliamo che venga portato in giro solo dopo la lievitazione, ossia durante la cottura, trasportato disciolto nell'acqua che evapora.</ref><br />
<br />
Metti l'impasto in una ciotola leggermente unta, coprila con la pellicola in modo che non passi aria, mettila a riposare in un luogo tiepido fino a che il volume non raddoppia.<br />
<br />
Prepara l'emulsione, ricordandoti di mescolarla perbenissimo subito prima di versarla; anche se l'avrai già mescolata, tu '''devi''' rifarlo un attimo prima di versarla. Versa acqua, olio e sale in un bicchiere e mescola a tutto foco con una frustina o con una forchetta se una frustina non ce l'hai, finché il composto non diventa omogeneo.<br />
<br />
Ora prendi una teglia, ungila perbene e versaci delicatamente l'impasto sopra. Stendi l'impasto con le dita, con calma, spingendolo ripetutamente verso i bordi fino a raggiungerli; ficcandoci le dita si formeranno tanti simpatici orifizi. Devi spiaccicare l'impasto '''con calma''', senza traumatizzarlo. Ora cospargi la superficie con l'emulsione, mescolandola fortissimo un attimo prima di versarla; se ci hai un pennello per spanderla perbene e farla entrare in tutti gli orifizi è perfetto, se invece sei miserabile e il pennello non ce l'hai puoi usare un rettangolino di cartaforno e un po' di destrezza.<br />
<br />
[[File:Fugassa-lievitazione-integlia-unta.jpg|miniatura|L'impasto che lievita una seconda volta nella teglia. Notare il livello di unto.]]<br />
Lascia tutto nella teglia a fare una seconda lievitazione, di nuovo attendendo che raddoppi il volume.<br />
<br />
Metti la teglia in forno '''già caldo''' a 200°C per 20-22 minuti; un minuto prima della fine cottura puoi spennellare l'emulsione residua uniformemente e reinfornare. <br />
<br />
Togli la teglia e aspetta 2 minuti: la focaccia si raffredda un poco rassodandosi e rinforzandosi, e si stacca meglio dal fondo. Stacca la focaccia con un mestolo piatto o una spatola, '''capovolgila''' per qualche minuto cosicché si asciughi il lato inferiore. Bastano pochi minuti, 3 o 4, poi puoi rigirarla dritta e aspettare un altro poco che si raffreddi e rassodi ancora.<br />
<br />
Ma non aspettare '''troppo''': servila ancora calda per un godimento massimo!<br />
<br />
== Suggerimenti ==<br />
La puoi '''farcire''': dopo la seconda lievitazione, già in teglia, puoi conficcare nell'impasto olive tagliate a rondelle o pomodorini. I pomodorini tagliati a metà fanno un effetto diverso a seconda che si mettano a faccia in giù o a faccia in su; very funny.<br />
<br />
La puoi anche farcire una volta cotta, ma se la vuoi tagliare a metà con un coltello ti conviene aspettare che si raffreddi abbastanza perché non si sbricioli durante l'operazione. Con la mortadella o il capocollo è la morte sua.<br />
<br />
== Note ==<br />
<references /></div>Rakkhttps://wiki.eigenlab.org/index.php?title=File:Fugassa-aulive-verdi-cecina.jpg&diff=6628File:Fugassa-aulive-verdi-cecina.jpg2019-01-06T16:52:48Z<p>Rakk: Focaccia con le olive, accompagnata dalla cecina.</p>
<hr />
<div>== Dettagli ==<br />
[[Focaccia genovese|Focaccia]] con le olive, accompagnata dalla [[Cecina|cecina]].</div>Rakkhttps://wiki.eigenlab.org/index.php?title=File:Fugassa-lievitazione-integlia-unta.jpg&diff=6627File:Fugassa-lievitazione-integlia-unta.jpg2019-01-06T16:42:07Z<p>Rakk: Lievitazione della focaccia genovese in teglia.</p>
<hr />
<div>== Dettagli ==<br />
Lievitazione della [[focaccia genovese]] in teglia.</div>Rakkhttps://wiki.eigenlab.org/index.php?title=File:Fugassa-aulive-verdi.jpg&diff=6626File:Fugassa-aulive-verdi.jpg2019-01-06T16:41:20Z<p>Rakk: /* Dettagli */ avevo invertito gli argomenti del wikilink</p>
<hr />
<div>== Dettagli ==<br />
[[Focaccia genovese|Focaccia]] ricoperta con le olive verdi tagliate a rondelle.</div>Rakkhttps://wiki.eigenlab.org/index.php?title=File:Fugassa-aulive-verdi.jpg&diff=6625File:Fugassa-aulive-verdi.jpg2019-01-06T16:39:40Z<p>Rakk: Focaccia genovese ricoperta con le olive verdi tagliate a rondelle.</p>
<hr />
<div>== Dettagli ==<br />
[[Focaccia|Focaccia genovese]] ricoperta con le olive verdi tagliate a rondelle.</div>Rakkhttps://wiki.eigenlab.org/index.php?title=Focaccia_genovese&diff=6624Focaccia genovese2019-01-06T16:27:45Z<p>Rakk: creata fugassa</p>
<hr />
<div>La '''''focaccia genovese''''' è tipicamente unta e morbida. Questa ricetta non ha alcuna pretesa di competere con quelle tutelate D.O.P., D.O.C., etc. ma è comunque gigabuona.<br />
<br />
== Ingredienti ==<br />
Per una teglia 40x30 cm. <br />
Impasto:<br />
* 320g di farina (forza W240)<br />
* meno di 200g di acqua<br />
* 40g olio EVO<br />
* 120g - 450g di pasta acida (lievito madre), in base alla consistenza (per una pasta più solida, prenderne meno)<br />
* 4g di malto d'orzo<br />
* 8g di sale<br />
<br />
Emulsione:<br />
* 30g di olio EVO<br />
* 30g di acqua<br />
* 5g di sale<br />
<br />
== Preparazione ==<br />
In una ciotola mescola la farina, il malto e l'olio; il malto serve per boostare la lievitazione e dare alla superficie della focaccia il colore e la consistenza tipici. Inizia ad aggiungere l'acqua un po' alla volta.<br />
<br />
Quando inizia a prendere consistenza (ma c'è ancora un poca di farina asciutta in giro), aggiungi la pasta acida e continua ad impastare, aggiungendo poi un po' d'acqua senza perdere l'incordatura. La consistenza deve rimanere abbastanza molle, purché l'impasto stia insieme, ancorché si appiccichi alle mani quando lo si lavora. Ad impasto quasi finito aggiungi il sale e mescola solo un altro '''poco''' prima di concludere l'impasto. <ref>Il sale inibisce la lievitazione, quindi vogliamo che venga portato in giro solo dopo la lievitazione, ossia durante la cottura, trasportato disciolto nell'acqua che evapora.</ref><br />
<br />
Metti l'impasto in una ciotola leggermente unta, coprila con la pellicola in modo che non passi aria, mettila a riposare in un luogo tiepido fino a che il volume non raddoppia.<br />
<br />
Prepara l'emulsione, ricordandoti di mescolarla perbenissimo subito prima di versarla; anche se l'avrai già mescolata, tu '''devi''' rifarlo un attimo prima di versarla. Versa acqua, olio e sale in un bicchiere e mescola a tutto foco con una frustina o con una forchetta se una frustina non ce l'hai, finché il composto non diventa omogeneo.<br />
<br />
Ora prendi una teglia, ungila perbene e versaci delicatamente l'impasto sopra. Stendi l'impasto con le dita, con calma, spingendolo ripetutamente verso i bordi fino a raggiungerli; ficcandoci le dita si formeranno tanti simpatici orifizi. Devi spiaccicare l'impasto '''con calma''', senza traumatizzarlo. Ora cospargi la superficie con l'emulsione, mescolandola fortissimo un attimo prima di versarla; se ci hai un pennello per spanderla perbene e farla entrare in tutti gli orifizi è perfetto, se invece sei miserabile e il pennello non ce l'hai puoi usare un rettangolino di cartaforno e un po' di destrezza.<br />
<br />
Lascia tutto nella teglia a fare una seconda lievitazione, di nuovo attendendo che raddoppi il volume.<br />
<br />
Metti la teglia in forno '''già caldo''' a 200°C per 20-22 minuti; un minuto prima della fine cottura puoi spennellare l'emulsione residua uniformemente e reinfornare. <br />
<br />
Togli la teglia e aspetta 2 minuti: la focaccia si raffredda un poco rassodandosi e rinforzandosi, e si stacca meglio dal fondo. Stacca la focaccia con un mestolo piatto o una spatola, '''capovolgila''' per qualche minuto cosicché si asciughi il lato inferiore. Bastano pochi minuti, 3 o 4, poi puoi rigirarla dritta e aspettare un altro poco che si raffreddi e rassodi ancora.<br />
<br />
Ma non aspettare '''troppo''': servila ancora calda per un godimento massimo!<br />
<br />
== Suggerimenti ==<br />
La puoi '''farcire''': dopo la seconda lievitazione, già in teglia, puoi conficcare nell'impasto olive tagliate a rondelle o pomodorini. I pomodorini tagliati a metà fanno un effetto diverso a seconda che si mettano a faccia in giù o a faccia in su; very funny.<br />
<br />
La puoi anche farcire una volta cotta, ma se la vuoi tagliare a metà con un coltello ti conviene aspettare che si raffreddi abbastanza perché non si sbricioli durante l'operazione. Con la mortadella o il capocollo è la morte sua.<br />
<br />
== Note ==<br />
<references /></div>Rakkhttps://wiki.eigenlab.org/index.php?title=Stampa&diff=6616Stampa2018-10-09T14:38:15Z<p>Rakk: again diocan</p>
<hr />
<div>Informazioni varie e assortite su come stampare, ma soprattutto sulla '''preparazione''' della stampa, che poi è la cosa importante: a stampare poi ci pensa la stampante.<ref>Se va tutto bene: non s'inceppa, non prende fuoco... Ghgh.</ref><br />
<br />
C'è anche la pagina [[LiberaLibri]], che riguarda più ampiamente e in modo complessivo la stampa e la rilegatura dei libri, come procurarsi e diffondere libri piratati, etc.<br />
<br />
== Fascicolazione di un libro ==<br />
Bisogna predisporre la stampa di un libro di cui abbiamo il PDF, che '''si suppone a pagina singola''': se così non fosse,<ref>Ad esempio, molti libri che si scaricano da Internet hanno in ogni pagina la scansione del libro aperto, cioè di due pagine successive. A volte ci sono anche altri difetti.</ref> puoi guardare [[scansione|qui]] per migliorare la qualità di una scansione che non si trova in una versione decente.<ref>Già che fai questo lavoro su una roba condivisa, vedi di ricondividerla, vai. <3</ref><br />
<br />
[[File:Schema-quinterno.jpg|miniatura|Le pagine del libro vanno riordinate affinché una volta stampate e ricomposto il quinterno risultino nell'ordine corretto.]]<br />
Un libro viene rilegato a '''quinterni''', generalmente costituiti da 5 o 6 fogli. I fogli sono stampati a doppia pagina, generalmente noi usiamo fogli A4 su cui vengono due pagine in formato A5 (su entrambe le facciate, quindi 4 pagine del libro in PDF su ogni foglio stampato).<br />
I fogli di ogni quinterno vengono stampati in sequenza, ma una volta piegati a metà bisogna che il libro - e quindi ogni singolo quinterno - siano "sfogliabili", ovvero che le pagine del PDF si trovino stampate nell'ordine giusto.<ref>È facile convincersi di questa cosa immaginando un libro di 8 pagine stampato su un solo quinterno di due fogli.</ref><br />
<br />
Inoltre, non è detto che il numero di pagine del PDF sia un multiplo del numero di fogli per quinterno che abbiamo scelto: in tal caso bisognerebbe introdurre delle pagine bianche al posto giusto...<br />
La cosa più comoda è smettere di ammattire e riordinare le pagine del libro con [https://git.eigenlab.org/biondo/bindinghelper questo scriptino]; come si legge nel [https://git.eigenlab.org/biondo/bindinghelper/blob/dev-clo/README.md README]: ''"Binding helper è un semplice script in python che permette di riordinare le pagine di un libro per poterlo stampare e rilegare a quinterni. Il programma accetta in input file .pdf e genera come output un .pdf riordinato."''<br />
<br />
Prendi il PDF riordinato, imposta la stampa col '''Fronte/Retro''' (sul lato lungo) e '''2 pagine per facciata''', e bon.<br />
<br />
== Stampare dall'aula AM2 (eXploit) ==<br />
Queste istruzioni descrivono i passaggi per stampare un libro già fascicolato pronto per la [[rilegatura]] (preparato ad esempio con [https://git.eigenlab.org/biondo/bindinghelper questo script]) nella stampante dell'[[AM2-PC|AM2]]. Vanno bene anche per stampare qualsiasi altra cosa, come biglietti aerei o articoli o fotine, con gli opportuni aggiustamenti.<br />
<br />
=== Consigli iniziali ===<br />
* Conviene stampare pochi fogli per volta (intorno ai 50) così da evitare che la stampante si inceppi e in modo da non mandare a monte troppe pagine se succede qualche malestro.<br />
* Rispetta i tempi della povera Develop. Può accadere che per caricare in memoria la stampa, ci metta anche un paio di minuti.<br />
* Non mettere troppi fogli bianchi nel cassetto, mezzo centimetro abbondante è perfetto.<br />
* A volte il cassetto degli A4 è un po' ballerino, quindi crede di non avere la carta dentro. Basta aprire con delicatezza e richiudere tenendo leggermente pressato un paio di secondi e tutto andrà bene.<br />
<br />
Ricorda: la tecnologia avverte se hai fretta o se fai qualche mossa poco delicata nei suoi confronti.<br />
<br />
=== Preparazione ===<br />
Aprire il documento da stampare dal PC dell'AM2 e poi<br />
* Scegliere la stampante Develop-INEO-250.<br />
* In '''''Proprietà''''' (affianco al nome stampante) sotto ''impaginazione'' scegliere 2(2x1) pagine per foglio e ''dal basso verso l'alto'' e ''da sinistra a destra''.<br />
* In '''''Opzioni''''' sotto il menù a tendina '''Copie''' spuntare ''Pagine da stampare'' e scegliere da [(numero divisibile per 4)+1] a (numero divisibile per 4). <br />
* Sotto al menù a tendina '''Opzioni''' spuntare Lato lungo.<br />
<br />
== Stampare da terminale e/o in remoto ==<br />
Anzitutto bisogna inviare il PDF dal proprio computer al server remoto: si può usare <code>scp FILE-LOCALE UTENTE@SERVER:PATH-REMOTO</code> oppure, con una sintassi pressoché analoga, <code>rsync -avP FILE-LOCALE UTENTE@SERVER:PATH-REMOTO</code>. Ad esempio con il seguente comando<br />
<br />
rsync -avP Documenti/bollettaENEL.pdf beppone@ssh1.dm.unipi.it:roba_da_stampare/bollette/<br />
<br />
ci connettiamo al server ''ssh1.dm.unipi.it'' autenticandoci col nostro nome utente (in questo esempio ''beppone'') e inviamo al server il documento che sulla macchina locale si trova nella cartella ''Documenti/bollettaENEL.pdf''. Poiché dopo il nome del server, dopo i due punti, viene specificato anche un percorso remoto, il file verrà copiato sul server nella cartella ''roba_da_stampare/bollette/''. Notate che sia con <code>scp</code> che con <code>rsync</code> se non viene specificato un path remoto (i.e. senza due punti) il file verrà copiato nella home dell'utente sul server remoto.<br />
<br />
=== Stampa da terminale ===<br />
Il comando <code>lp</code> invia un documento in coda di stampa:<br />
<br />
lp bollettaENEL.pdf<br />
<br />
stampa il file ''bollettaENEL'' con le opzioni predefinite, cioè la stampante di destinazione, il formato di stampa, il fronte/retro.. per tutte le opzioni di stampa vengono usati i valori di default. Con <code>-d</code> si specifica la stampante a cui inviare il documento, mentre l'opzione <code>-n</code> serve a specificare il numero di copie che si desidera:<br />
<br />
lp -d cdc4 -n 3 bollettaENEL.pdf<br />
<br />
manda in stampa 3 copie del documento alla stampante ''cdc4''.<br />
<br />
==== Opzioni di stampa ====<br />
Tutte le opzioni si specificano con la sintassi <code>-o 'CHIAVE=VALORE'</code> (notare gli apici).<br />
<br />
* '''fit-to-page''': adatta il contenuto all'area di stampa<br />
* '''sides''': opzioni per il fronte/retro<br />
** '''one-sided''': solo fronte<br />
** '''two-sided-long-edge''': fronte/retro sul lato LUNGO<br />
** '''one-sided-short-edge''': fronte/retro sul lato CORTO<br />
* '''media''': formato di stampa; occhio che questa opzione regola solo il formato di stampa, bisogna ''comunque'' assicurarsi che la macchina prelevi la carta del formato giusto<br />
** '''A4'''<br />
** '''A3'''<br />
* '''number-up''': numero di pagine da stampare su ogni facciata. Il valore di default è 1; normalmente si usa 2 per stampare i libri con due pagine per foglio, o 4 per stampare le diapositive. Raramente si utilizzano i valori 8 o 16.<br />
<br />
Ad esempio, per stampare un libro normalmente si vuole qualcosa del tipo<br />
<br />
lp -d printer4 -o 'fit-to-page' -o 'sides=two-sided-short-edge' -o 'number-up=2' -o 'media=A4' -n 1 roba.pdf<br />
<br />
lo stesso comando stampa correttamente su un A4 dei volantini in A5 fronte/retro, pronti da tagliare; bisogna però avere il volantino su due pagine (fronte e retro) e '''duplicarlo''' in modo da mandare in stampa '''due''' volantini alla volta (che vengono giustamente stampati su un foglio A4):<br />
<br />
pdfjoin -o roba.pdf --no-landscape --rotateoversize 'false' --paper a4paper volantinoFrontRetr.pdf volantinoFrontRetr.pdf<br />
<br />
<br />
<br />
== Note ==<br />
<references /><br />
<br />
[[Categoria:Libri]]<br />
[[Categoria:HowTo]]</div>Rakkhttps://wiki.eigenlab.org/index.php?title=Stampa&diff=6615Stampa2018-10-09T14:37:56Z<p>Rakk: typo in unordered list</p>
<hr />
<div>Informazioni varie e assortite su come stampare, ma soprattutto sulla '''preparazione''' della stampa, che poi è la cosa importante: a stampare poi ci pensa la stampante.<ref>Se va tutto bene: non s'inceppa, non prende fuoco... Ghgh.</ref><br />
<br />
C'è anche la pagina [[LiberaLibri]], che riguarda più ampiamente e in modo complessivo la stampa e la rilegatura dei libri, come procurarsi e diffondere libri piratati, etc.<br />
<br />
== Fascicolazione di un libro ==<br />
Bisogna predisporre la stampa di un libro di cui abbiamo il PDF, che '''si suppone a pagina singola''': se così non fosse,<ref>Ad esempio, molti libri che si scaricano da Internet hanno in ogni pagina la scansione del libro aperto, cioè di due pagine successive. A volte ci sono anche altri difetti.</ref> puoi guardare [[scansione|qui]] per migliorare la qualità di una scansione che non si trova in una versione decente.<ref>Già che fai questo lavoro su una roba condivisa, vedi di ricondividerla, vai. <3</ref><br />
<br />
[[File:Schema-quinterno.jpg|miniatura|Le pagine del libro vanno riordinate affinché una volta stampate e ricomposto il quinterno risultino nell'ordine corretto.]]<br />
Un libro viene rilegato a '''quinterni''', generalmente costituiti da 5 o 6 fogli. I fogli sono stampati a doppia pagina, generalmente noi usiamo fogli A4 su cui vengono due pagine in formato A5 (su entrambe le facciate, quindi 4 pagine del libro in PDF su ogni foglio stampato).<br />
I fogli di ogni quinterno vengono stampati in sequenza, ma una volta piegati a metà bisogna che il libro - e quindi ogni singolo quinterno - siano "sfogliabili", ovvero che le pagine del PDF si trovino stampate nell'ordine giusto.<ref>È facile convincersi di questa cosa immaginando un libro di 8 pagine stampato su un solo quinterno di due fogli.</ref><br />
<br />
Inoltre, non è detto che il numero di pagine del PDF sia un multiplo del numero di fogli per quinterno che abbiamo scelto: in tal caso bisognerebbe introdurre delle pagine bianche al posto giusto...<br />
La cosa più comoda è smettere di ammattire e riordinare le pagine del libro con [https://git.eigenlab.org/biondo/bindinghelper questo scriptino]; come si legge nel [https://git.eigenlab.org/biondo/bindinghelper/blob/dev-clo/README.md README]: ''"Binding helper è un semplice script in python che permette di riordinare le pagine di un libro per poterlo stampare e rilegare a quinterni. Il programma accetta in input file .pdf e genera come output un .pdf riordinato."''<br />
<br />
Prendi il PDF riordinato, imposta la stampa col '''Fronte/Retro''' (sul lato lungo) e '''2 pagine per facciata''', e bon.<br />
<br />
== Stampare dall'aula AM2 (eXploit) ==<br />
Queste istruzioni descrivono i passaggi per stampare un libro già fascicolato pronto per la [[rilegatura]] (preparato ad esempio con [https://git.eigenlab.org/biondo/bindinghelper questo script]) nella stampante dell'[[AM2-PC|AM2]]. Vanno bene anche per stampare qualsiasi altra cosa, come biglietti aerei o articoli o fotine, con gli opportuni aggiustamenti.<br />
<br />
=== Consigli iniziali ===<br />
* Conviene stampare pochi fogli per volta (intorno ai 50) così da evitare che la stampante si inceppi e in modo da non mandare a monte troppe pagine se succede qualche malestro.<br />
* Rispetta i tempi della povera Develop. Può accadere che per caricare in memoria la stampa, ci metta anche un paio di minuti.<br />
* Non mettere troppi fogli bianchi nel cassetto, mezzo centimetro abbondante è perfetto.<br />
* A volte il cassetto degli A4 è un po' ballerino, quindi crede di non avere la carta dentro. Basta aprire con delicatezza e richiudere tenendo leggermente pressato un paio di secondi e tutto andrà bene.<br />
<br />
Ricorda: la tecnologia avverte se hai fretta o se fai qualche mossa poco delicata nei suoi confronti.<br />
<br />
=== Preparazione ===<br />
Aprire il documento da stampare dal PC dell'AM2 e poi<br />
* Scegliere la stampante Develop-INEO-250.<br />
* In '''''Proprietà''''' (affianco al nome stampante) sotto ''impaginazione'' scegliere 2(2x1) pagine per foglio e ''dal basso verso l'alto'' e ''da sinistra a destra''.<br />
* In '''''Opzioni''''' sotto il menù a tendina '''Copie''' spuntare ''Pagine da stampare'' e scegliere da [(numero divisibile per 4)+1] a (numero divisibile per 4). <br />
* Sotto al menù a tendina '''Opzioni''' spuntare Lato lungo.<br />
<br />
== Stampare da terminale e/o in remoto ==<br />
Anzitutto bisogna inviare il PDF dal proprio computer al server remoto: si può usare <code>scp FILE-LOCALE UTENTE@SERVER:PATH-REMOTO</code> oppure, con una sintassi pressoché analoga, <code>rsync -avP FILE-LOCALE UTENTE@SERVER:PATH-REMOTO</code>. Ad esempio con il seguente comando<br />
<br />
rsync -avP Documenti/bollettaENEL.pdf beppone@ssh1.dm.unipi.it:roba_da_stampare/bollette/<br />
<br />
ci connettiamo al server ''ssh1.dm.unipi.it'' autenticandoci col nostro nome utente (in questo esempio ''beppone'') e inviamo al server il documento che sulla macchina locale si trova nella cartella ''Documenti/bollettaENEL.pdf''. Poiché dopo il nome del server, dopo i due punti, viene specificato anche un percorso remoto, il file verrà copiato sul server nella cartella ''roba_da_stampare/bollette/''. Notate che sia con <code>scp</code> che con <code>rsync</code> se non viene specificato un path remoto (i.e. senza due punti) il file verrà copiato nella home dell'utente sul server remoto.<br />
<br />
=== Stampa da terminale ===<br />
Il comando <code>lp</code> invia un documento in coda di stampa:<br />
<br />
lp bollettaENEL.pdf<br />
<br />
stampa il file ''bollettaENEL'' con le opzioni predefinite, cioè la stampante di destinazione, il formato di stampa, il fronte/retro.. per tutte le opzioni di stampa vengono usati i valori di default. Con <code>-d</code> si specifica la stampante a cui inviare il documento, mentre l'opzione <code>-n</code> serve a specificare il numero di copie che si desidera:<br />
<br />
lp -d cdc4 -n 3 bollettaENEL.pdf<br />
<br />
manda in stampa 3 copie del documento alla stampante ''cdc4''.<br />
<br />
==== Opzioni di stampa ====<br />
Tutte le opzioni si specificano con la sintassi <code>-o 'CHIAVE=VALORE'</code> (notare gli apici).<br />
<br />
* '''fit-to-page''': adatta il contenuto all'area di stampa<br />
* '''sides''': opzioni per il fronte/retro<br />
** '''one-sided''': solo fronte<br />
** '''two-sided-long-edge''': fronte/retro sul lato LUNGO<br />
** '''one-sided-short-edge''': fronte/retro sul lato CORTO<br />
* '''media''': formato di stampa; occhio che questa opzione regola solo il formato di stampa, bisogna ''comunque'' assicurarsi che la macchina prelevi la carta del formato giusto<br />
** '''A4'''<br />
** '''A3'''<br />
** '''number-up''': numero di pagine da stampare su ogni facciata. Il valore di default è 1; normalmente si usa 2 per stampare i libri con due pagine per foglio, o 4 per stampare le diapositive. Raramente si utilizzano i valori 8 o 16.<br />
<br />
Ad esempio, per stampare un libro normalmente si vuole qualcosa del tipo<br />
<br />
lp -d printer4 -o 'fit-to-page' -o 'sides=two-sided-short-edge' -o 'number-up=2' -o 'media=A4' -n 1 roba.pdf<br />
<br />
lo stesso comando stampa correttamente su un A4 dei volantini in A5 fronte/retro, pronti da tagliare; bisogna però avere il volantino su due pagine (fronte e retro) e '''duplicarlo''' in modo da mandare in stampa '''due''' volantini alla volta (che vengono giustamente stampati su un foglio A4):<br />
<br />
pdfjoin -o roba.pdf --no-landscape --rotateoversize 'false' --paper a4paper volantinoFrontRetr.pdf volantinoFrontRetr.pdf<br />
<br />
<br />
<br />
== Note ==<br />
<references /><br />
<br />
[[Categoria:Libri]]<br />
[[Categoria:HowTo]]</div>Rakkhttps://wiki.eigenlab.org/index.php?title=Stampa&diff=6614Stampa2018-10-09T14:35:31Z<p>Rakk: istruzioni per la stampa in remoto</p>
<hr />
<div>Informazioni varie e assortite su come stampare, ma soprattutto sulla '''preparazione''' della stampa, che poi è la cosa importante: a stampare poi ci pensa la stampante.<ref>Se va tutto bene: non s'inceppa, non prende fuoco... Ghgh.</ref><br />
<br />
C'è anche la pagina [[LiberaLibri]], che riguarda più ampiamente e in modo complessivo la stampa e la rilegatura dei libri, come procurarsi e diffondere libri piratati, etc.<br />
<br />
== Fascicolazione di un libro ==<br />
Bisogna predisporre la stampa di un libro di cui abbiamo il PDF, che '''si suppone a pagina singola''': se così non fosse,<ref>Ad esempio, molti libri che si scaricano da Internet hanno in ogni pagina la scansione del libro aperto, cioè di due pagine successive. A volte ci sono anche altri difetti.</ref> puoi guardare [[scansione|qui]] per migliorare la qualità di una scansione che non si trova in una versione decente.<ref>Già che fai questo lavoro su una roba condivisa, vedi di ricondividerla, vai. <3</ref><br />
<br />
[[File:Schema-quinterno.jpg|miniatura|Le pagine del libro vanno riordinate affinché una volta stampate e ricomposto il quinterno risultino nell'ordine corretto.]]<br />
Un libro viene rilegato a '''quinterni''', generalmente costituiti da 5 o 6 fogli. I fogli sono stampati a doppia pagina, generalmente noi usiamo fogli A4 su cui vengono due pagine in formato A5 (su entrambe le facciate, quindi 4 pagine del libro in PDF su ogni foglio stampato).<br />
I fogli di ogni quinterno vengono stampati in sequenza, ma una volta piegati a metà bisogna che il libro - e quindi ogni singolo quinterno - siano "sfogliabili", ovvero che le pagine del PDF si trovino stampate nell'ordine giusto.<ref>È facile convincersi di questa cosa immaginando un libro di 8 pagine stampato su un solo quinterno di due fogli.</ref><br />
<br />
Inoltre, non è detto che il numero di pagine del PDF sia un multiplo del numero di fogli per quinterno che abbiamo scelto: in tal caso bisognerebbe introdurre delle pagine bianche al posto giusto...<br />
La cosa più comoda è smettere di ammattire e riordinare le pagine del libro con [https://git.eigenlab.org/biondo/bindinghelper questo scriptino]; come si legge nel [https://git.eigenlab.org/biondo/bindinghelper/blob/dev-clo/README.md README]: ''"Binding helper è un semplice script in python che permette di riordinare le pagine di un libro per poterlo stampare e rilegare a quinterni. Il programma accetta in input file .pdf e genera come output un .pdf riordinato."''<br />
<br />
Prendi il PDF riordinato, imposta la stampa col '''Fronte/Retro''' (sul lato lungo) e '''2 pagine per facciata''', e bon.<br />
<br />
== Stampare dall'aula AM2 (eXploit) ==<br />
Queste istruzioni descrivono i passaggi per stampare un libro già fascicolato pronto per la [[rilegatura]] (preparato ad esempio con [https://git.eigenlab.org/biondo/bindinghelper questo script]) nella stampante dell'[[AM2-PC|AM2]]. Vanno bene anche per stampare qualsiasi altra cosa, come biglietti aerei o articoli o fotine, con gli opportuni aggiustamenti.<br />
<br />
=== Consigli iniziali ===<br />
* Conviene stampare pochi fogli per volta (intorno ai 50) così da evitare che la stampante si inceppi e in modo da non mandare a monte troppe pagine se succede qualche malestro.<br />
* Rispetta i tempi della povera Develop. Può accadere che per caricare in memoria la stampa, ci metta anche un paio di minuti.<br />
* Non mettere troppi fogli bianchi nel cassetto, mezzo centimetro abbondante è perfetto.<br />
* A volte il cassetto degli A4 è un po' ballerino, quindi crede di non avere la carta dentro. Basta aprire con delicatezza e richiudere tenendo leggermente pressato un paio di secondi e tutto andrà bene.<br />
<br />
Ricorda: la tecnologia avverte se hai fretta o se fai qualche mossa poco delicata nei suoi confronti.<br />
<br />
=== Preparazione ===<br />
Aprire il documento da stampare dal PC dell'AM2 e poi<br />
* Scegliere la stampante Develop-INEO-250.<br />
* In '''''Proprietà''''' (affianco al nome stampante) sotto ''impaginazione'' scegliere 2(2x1) pagine per foglio e ''dal basso verso l'alto'' e ''da sinistra a destra''.<br />
* In '''''Opzioni''''' sotto il menù a tendina '''Copie''' spuntare ''Pagine da stampare'' e scegliere da [(numero divisibile per 4)+1] a (numero divisibile per 4). <br />
* Sotto al menù a tendina '''Opzioni''' spuntare Lato lungo.<br />
<br />
== Stampare da terminale e/o in remoto ==<br />
Anzitutto bisogna inviare il PDF dal proprio computer al server remoto: si può usare <code>scp FILE-LOCALE UTENTE@SERVER:PATH-REMOTO</code> oppure, con una sintassi pressoché analoga, <code>rsync -avP FILE-LOCALE UTENTE@SERVER:PATH-REMOTO</code>. Ad esempio con il seguente comando<br />
<br />
rsync -avP Documenti/bollettaENEL.pdf beppone@ssh1.dm.unipi.it:roba_da_stampare/bollette/<br />
<br />
ci connettiamo al server ''ssh1.dm.unipi.it'' autenticandoci col nostro nome utente (in questo esempio ''beppone'') e inviamo al server il documento che sulla macchina locale si trova nella cartella ''Documenti/bollettaENEL.pdf''. Poiché dopo il nome del server, dopo i due punti, viene specificato anche un percorso remoto, il file verrà copiato sul server nella cartella ''roba_da_stampare/bollette/''. Notate che sia con <code>scp</code> che con <code>rsync</code> se non viene specificato un path remoto (i.e. senza due punti) il file verrà copiato nella home dell'utente sul server remoto.<br />
<br />
=== Stampa da terminale ===<br />
Il comando <code>lp</code> invia un documento in coda di stampa:<br />
<br />
lp bollettaENEL.pdf<br />
<br />
stampa il file ''bollettaENEL'' con le opzioni predefinite, cioè la stampante di destinazione, il formato di stampa, il fronte/retro.. per tutte le opzioni di stampa vengono usati i valori di default. Con <code>-d</code> si specifica la stampante a cui inviare il documento, mentre l'opzione <code>-n</code> serve a specificare il numero di copie che si desidera:<br />
<br />
lp -d cdc4 -n 3 bollettaENEL.pdf<br />
<br />
manda in stampa 3 copie del documento alla stampante ''cdc4''.<br />
<br />
==== Opzioni di stampa ====<br />
Tutte le opzioni si specificano con la sintassi <code>-o 'CHIAVE=VALORE'</code> (notare gli apici).<br />
<br />
* '''fit-to-page''': adatta il contenuto all'area di stampa<br />
* '''sides''': opzioni per il fronte/retro<br />
** '''one-sided''': solo fronte<br />
** '''two-sided-long-edge''': fronte/retro sul lato LUNGO<br />
** '''one-sided-short-edge''': fronte/retro sul lato CORTO<br />
* '''media''': formato di stampa; occhio che questa opzione regola solo il formato di stampa, bisogna ''comunque'' assicurarsi che la macchina prelevi la carta del formato giusto<br />
** '''A4'''<br />
*** '''A3'''<br />
** '''number-up''': numero di pagine da stampare su ogni facciata. Il valore di default è 1; normalmente si usa 2 per stampare i libri con due pagine per foglio, o 4 per stampare le diapositive. Raramente si utilizzano i valori 8 o 16.<br />
<br />
Ad esempio, per stampare un libro normalmente si vuole qualcosa del tipo<br />
<br />
lp -d printer4 -o 'fit-to-page' -o 'sides=two-sided-short-edge' -o 'number-up=2' -o 'media=A4' -n 1 roba.pdf<br />
<br />
lo stesso comando stampa correttamente su un A4 dei volantini in A5 fronte/retro, pronti da tagliare; bisogna però avere il volantino su due pagine (fronte e retro) e '''duplicarlo''' in modo da mandare in stampa '''due''' volantini alla volta (che vengono giustamente stampati su un foglio A4):<br />
<br />
pdfjoin -o roba.pdf --no-landscape --rotateoversize 'false' --paper a4paper volantinoFrontRetr.pdf volantinoFrontRetr.pdf<br />
<br />
<br />
<br />
== Note ==<br />
<references /><br />
<br />
[[Categoria:Libri]]<br />
[[Categoria:HowTo]]</div>Rakkhttps://wiki.eigenlab.org/index.php?title=EigenDama&diff=5154EigenDama2018-08-05T17:14:17Z<p>Rakk: scottecs 3d :)</p>
<hr />
<div>{{Template:Shutdown19June2018}}<br />
<br />
La '''''eigenDama''''' una stampante 3D. Si tratta di una macchina basata sulla [http://reprap.org/wiki/Prusa_i3 RepRap Prusa i3], un progetto di stampante ''self-replicating''; in particolare, quella costruita ad eigenLab è gemella della variante elaborata presso il FabLab di Genova, la [http://fablabgenova.it/mw/index.php?title=I3_Kodama I3 kodama].<br />
<br />
Abbiamo scelto questa famiglia di stampanti 3D per le sue caratteristiche di [[OpenSource|apertura]] del software, dell'hardware (per quanto possibile), e dei progetti. Per realizzare eigenDama abbiamo potuto fare affidamento sui progetti condivisi dal FabLab di Genova e da tutta la comunità OpenSource; facciamo altrettanto aprendo al pubblico la cartella sul [[Cloud]] in cui abbiamo accumulato tutte le nostre modifiche ai progetti, eccola qua:<br />
<br />
https://cloud.eigenlab.org/s/wAK3dsHJ29g7tyw<br />
<br />
Anche la pagina wiki che stai leggendo ha lo scopo di rendere accessibile a tutti e tutte l'utilizzo e l'appropriazione della stampante 3D che si trova in [[Casottino|casottino]].<br />
<br />
[[File:Selfprinting.jpg|miniatura|L'eigenDama nell'atto di ''replicarsi'', mentre stampa il proprio carrello dell'asse X.]]<br />
<br />
== Manifesto ==<br />
[[File:Scottecs-3d.jpg|miniatura|Anche chi non ha idea di come funzioni la stampa in 3D può venire ad imparare!]]<br />
''Questa stampante è a disposizione di chiunque volesse utilizzarla, senza alcuna limitazione. Eccezion fatta per il seguente requisito: i progetti che passano per questa macchina devono essere rilasciati sotto licenza Open Access.'' [https://eigenlab.org/2017/02/costruiamo-una-stampante-3d/]<br />
<br />
== Ingredienti ==<br />
<br />
=== Microcontrollore ===<br />
Il microcontrollore è un ATMega 2560, montata su una board Arduino Mega 2560, montata a sua volta su shield RAMPS 1.4.<br />
<br />
=== Motori ===<br />
I motori si preoccupano di tradurre gli impulsi elettrici generati dal microcontrollore in movimento fisico. La stampante usa dei '''motori passo-passo''' (detti ''stepper'' in inglese), che hanno la caratteristica di avere l'arco di rotazione suddiviso in molti passi, detti ''step'': questa caratteristica li rende particolarmente indicati per controllare con grande precisione l'esatta orientazione dell'arco motore, quindi di poter controllare in modo accurato gli spostamenti operati dal motore.<br />
<br />
=== Struttura, pezzi e vitamine ===<br />
Sono dette vitamine tutte le parti che non possono essere stampate, e che quindi devono essere recuperate attraverso un circuito tradizionale di produzione e messa in commercio. Le vitamine della Prusa I3 sono principalmente:<br />
* barre filettate;<br />
* barre rettificate;<br />
* dadi, viti e rondelle;<br />
* motori, pignoni e cinghie;<br />
* caveria, elettronica, sensori e alimentatore;<br />
* piatto riscaldante e vetro protettivo.<br />
<br />
I pezzi stampabili e stampati sono molti, e i loro <code>.stl</code> sono disponibili sul cloud. Alcuni pezzi sono stati ridisegnati nel tempo per migliorarne le caratteristiche e risolvere alcune problematiche, principalmente legate alla loro fragilità e al dimensionamento con le vitamine. Al momento sono stati ridisegnati:<br />
* tastatore a effetto Hall (disegnati supporti per fissare la PCB del sensore);<br />
* blocco dell'ingranaggio regolatore dell'asse Z (irrobustita la struttura aumentando lo spessore delle parti più fragili).<br />
<br />
[[File:Blocco z agjuster eigendama.png|miniatura|Pezzi vecchio (viola) e nuovo (arancione) a confronto per il blocco dell'adjuster dell'asse Z.]]<br />
Tutti i file sono pubblicati da qualche parte; sul cloud c'è una [https://cloud.eigenlab.org/s/wAK3dsHJ29g7tyw?path=%2FKodama%20-%20Files%20for%20fabrication%2FPezzi%20rifatti cartella apposita] con i pezzi rifatti.<br />
<br />
=== Sensori ===<br />
<br />
==== Endstops ====<br />
<br />
==== Tastatore ====<br />
<br />
<br />
=== Display ===<br />
Sulla RAMPS è connesso un display LCD con cursore che viene usato normalmente per lanciare le stampe e monitorare la stampante (mentre è scomodo per fare modifiche, che oltretutto si perdono al riavvio).<br />
<br />
=== Firmware ===<br />
Il codice che gira su Arduino è [https://git.eigenlab.org/eigenlab/eigen-marlin-1.1.3 eigenMarlin], un fork di [https://github.com/MarlinFirmware/Marlin Marlin] contenente principalmente le modifiche che riguardano le caratteristiche specifiche dell'eigenDama. Il file principale è <code>Configuration.h</code>, che contiene i <code>DEFINE</code> più importanti.<br />
<br />
Ogni modifica al firmware va compilata usando [[#Arduino IDE]] e AVR GCC (upload con seriale).<br />
<br />
==== Offset ====<br />
Tra i <code>DEFINE</code> ce n'è uno particolarmente rilevante, in quanto definisce l'offset sull'asse Z tra il tastatore e il piatto: in pratica è la distanza verticale da percorrere per arrivare al livello del piatto a partire dallo zero indicato dal tastatore. Il valore si aggira tra i 9 e gli 11 mm, e la corretta impostazione di questo è fondamentale per la riuscita della stampa. <br />
<br />
Quando il valore di offset è troppo alto, la punta dell'estrusore viene a schiacciarsi sul piatto, arrivando nei casi più gravi a impedire del tutto l'estrusione del materiale; nella maggior parte dei casi, si osserverà una produzione di un brim non uniforme, con avvallamenti e zone vuote. La riga interessata è la 648, e in questo caso il valore di offset è -9.6:<br />
#define Z_PROBE_OFFSET_FROM_EXTRUDER -9.6 // Z offset: -below +above [the nozzle]<br />
<br />
[[File:Brim fault offset too high.jpg|miniatura|Difetto di stampa dovuto a un valore di offset troppo alto: l'estrusore è schiacciato sul piatto, conseguentemente l'estrusione del filamento avviene in maniera discontinua e non uniforme.]]<br />
<br />
Viceversa, se l'offset è troppo basso l'estrusore si troverà sollevato dal piatto e il materiale verrà depositato in modo impreciso; in questo caso si nota che il filamento del brim è separato e fragile anzichè tutto unito.<br />
<br />
=== Buon senso ===<br />
In realtà il primo e più importante ingrediente è il '''buon senso''': l'eigenDama, così come tante macchine e utensili autocostruiti e non, non è un [https://en.wikipedia.org/wiki/Cotoletta MacBook Pro], ossia non è un oggetto fatto per funzionare ''"as is"'' in ogni situazione e in ogni condizione sempre nello stesso modo, senza alcun rischio e senza bisogno di interazione con l'utente. Le problematiche nell'utilizzo fanno parte ''by definition'' del funzionamento dello strumento, e l'unico modo per preservarlo è fare attenzione a cosa potrebbe non funzionare.<br />
<br />
L'altro aspetto molto importante strettamente connesso alla consapevolezza di utilizzo, è la disponibilità ad osservare e cercare di comprendere quale possa essere la causa del malfunzionamento, al fine di suggerire la soluzione del problema e il miglioramento dello strumento.<br />
<br />
== Software ==<br />
Il software coinvolto in qualche modo nel processo di stampa 3D è parecchio. Imparare a conoscerlo è fondamentale per vivere meglio con la nostra amica! (vedi anche [[#Firmware]])<br />
<br />
=== Modellazione ===<br />
Gli oggetti 3D si possono creare e modificare con una pletora di programmi, tra cui scegliere a seconda di gusti ed esigenze personali; l'importante è assicurarsi di poter salvare i file in un formato utilizzabile in fase di [[#Slicing|slicing]] per poter generare il g-code che poi piloterà la macchina per stampare l'oggetto. Lo standard ''de facto'' è il formato [https://en.wikipedia.org/wiki/STL_(file_format) STL], che memorizza la mesh triangolata registrando le posizioni dei vertici e la normale di ogni triangolo; in questo modo ovviamente si perdono le informazioni sulla scala dell'oggetto, ma questo non è un problema perché è uno dei parametri settati in fase di slicing. <br />
<br />
La traduzione della descrizione geometrica dell'oggetto (il file <code>.stl</code>) nella sequenza di istruzioni dei motori, estrusori etc. perché la stampante realizzi effettivamente l'oggetto (il file <code>.gcode</code>) è compito di uno '''slicer''' (vedi la [[#Slicing|sezione apposita]]).<br />
In fase di modellazione è però importante fare attenzione a che il modello sia effettivamente una ''manifold'', ossia una superficie chiusa senza bordo: alcuni slicer hanno problemi con modelli che non soddisfano questa condizione e potrebbero generare dei G-code corrotti. In tal caso bisogna tornare al modeler e risolvere il problema; alcuni software (come Blender) hanno delle funzioni automatiche di correzione di questi problemi come l'orientazione delle normali dei triangoli della mesh o l'eliminazione dei bordi unidimensionali.<br />
<br />
==== OpenSCAD ====<br />
[http://www.openscad.org OpenSCAD] è un modellatore (libero) scriptabile, ossia genera un oggetto 3D a partire da forme di base come cubi e cilindri, combinandoli in operazioni geometriche semplici come unioni e intersezioni per produrre oggetti più complessi. Può risultare strano ad un primo impatto scrivere un codice che descriva come costruire un oggetto tridimensionale, anziché "modellarlo" graficamente con il mouse; in realtà questo tipo di approccio - forzandoci a descrivere sinteticamente l'oggetto che stiamo immaginando - spesso consente di tenere sotto controllo il processo di modellazione, ottenendo così risultati molto soddisfacenti.<br />
<br />
Per chi abbia già qualche minimo rudimento di programmazione, basta leggersi il [http://www.openscad.org/cheatsheet/index.html cheatsheet] per iniziare a modellare!<br />
<br />
==== POV-Ray ====<br />
Il [http://www.povray.org/ POV] è un raytracer (non libero), particolarmente apprezzato dai/le matematici/che. Non supporta direttamente l'export o la [http://www.povray.org/resources/links/3D_Programs/Conversion_Utilities/ conversione] in formato STL, ma ci si può arrivare attraverso passaggi intermedi; stiamo lavorando alla possibilità di una conversione diretta.<br />
<br />
Viceversa, con POV-Ray è possibile renderizzare le singole fette ricavate da un file STL convertito con <code>stl2pov</code>: vedi [https://www.evilmadscientist.com/2007/slicing-stl-files-in-pov-ray/ qui].<br />
<br />
==== Blender ====<br />
[https://www.blender.org/ Blender] è una suite OpenSource per la modellazione e l'animazione 3D. Ha una curva di apprendimento piuttosto lenta, ma una volta che ci si è impadroniti dell'interfaccia diventa uno strumento estremamente potente. In effetti un po' overkill per modellare oggetti da stampare in 3D.<br />
<br />
=== Slicing ===<br />
Per '''slicing''' si intende il processo di creazione delle "fette" orizzontali dell'oggetto, ossia i vari livelli che vengono stampati progressivamente sovrapposti dalla macchina. <br />
<br />
Gli slicer normalmente prendono in input un file STL (vedi [[#Modellazione]]), più eventuali impostazioni specifiche per la macchina o preferenze costruttive per l'oggetto (vedi [[#Profiles]]), e producono in output un file [https://en.wikipedia.org/wiki/G-code G-code] (generalmente nel formato <code>.gcode</code>). Quest'ultimo è un formato standard per le macchine a controllo numerico: nel caso della stampante 3D le caratteristiche costruttive di eigenDama le impongono di procedere per strati sovrapposti, dunque il g-code conterrà le istruzioni per far muovere l'estrusore stampando ogni strato prima di passare al successivo.<br />
<br />
In fase di slicing vanno settati molti parametri che dipendono crucialmente dalle caratteristiche del pezzo che si sta per stampare e dell'utilizzo che se ne farà. Ad esempio, il profilo di default prevede di costruire dei supporti laddove un "tetto" formi un angolo con la verticale maggiore di una certa soglia (opzione ''Support Overhang''), ma per certe applcazioni (ad esempio parti meccaniche molto piccole) i supporti creano delle imprecisioni ed è non solo possibile, ma preferibile, disabilitare la creazione dei supporti.<br />
Un altro parametro che varia molto da pezzo a pezzo è l'''Infill Density'', che regola la percentuale di volume interno che viene effettivamente costruita.<br />
<br />
==== Cura ====<br />
Il [[#Profiles|profilo]] per Cura si trova nella [https://cloud.eigenlab.org/s/wAK3dsHJ29g7tyw?path=%2FCuraProfiles%2FeigenLab%20Profiles cartella condivisa] sul Cloud. Oltre a caricare i profili ricordati di inserire lo start G-code e l'end G-code (vedi anche la sezione apposita). Al momento il bundle contiene due profili:<br />
* uno per la stampa di manufatti con migliori proprietà meccaniche<br />
* un altro per la stampa di oggetti con una migliore risoluzione grafica e accuratezza dei dettagli.<br />
<br />
==== Slic3r ====<br />
Questo è un convertitore da STL a g-code per stampanti 3D RepRap. Le impostazioni di questo slicer si suddividono in tre gruppi (e possono essere importate/esportate indipendentemente):<br />
* impostazioni proprie della stampante (come le dimensioni del piatto e altre proprietà della macchina);<br />
* impostazioni del materiale (come la temperatura di stampa e altri parametri specifici di ogni materiale di stampa);<br />
* impostazioni di stampa: questi settaggi (come l'infill etc.) dovrebbero essere scelti in base al pezzo e all'uso che se ne farà.<br />
<br />
Al momento abbiamo un bundle contenente i settaggi per la stampante eigenDama, il materiale ABS, e un settaggio di stampa piuttosto generico, nella solita [https://cloud.eigenlab.org/s/wAK3dsHJ29g7tyw?path=%2Fslic3r cartella condivisa] sul Cloud. Ricordati di aggiungere anche gli start ed end G-code.<br />
<br />
=== Pronterface ===<br />
'''Pronterface''' è l'interfaccia di controllo da utilizzare sul PC, che parla con la stampante su porta seriale.<ref>Volendo ci si può connettere direttamente alla porta seriale e inviare i comandi.</ref> Per gli utenti Arch, si tratta di un software pacchettizzato nell'[https://wiki.archlinux.org/index.php/Arch_User_Repository AUR] all'interno della suite [https://aur.archlinux.org/packages/?K=printrun Printrun].<br />
<br />
=== Arduino IDE ===<br />
Questo software fa stronzo-ca'a.<ref>La IDE è pessima. Chiudendo il programma a volte resta in vita il processo che tiene occupata la seriale: se non sai di questo bug puoi spendere '''ore''' a capire come mai non riesci a parlare con la stampante da altre applicazioni.</ref> Ciononostante, lo usiamo con installate le librerie builtin, più '''HID''' (versione 1.0.0) e '''LiquidCrystal''' (versione 1.0.4).<br />
<br />
== HowTo ==<br />
Precauzioni importanti e suggerimenti per le varie fasi di preparazione e di stampa vera e propria.<br />
<br />
=== Profiles ===<br />
Il '''profilo''' è il set di configurazioni e impostazioni che permettono allo slicer di avere tutte le informazioni necessarie relative alla specifica macchina, in modo da preparare il g-code.<br />
Tra le impostazioni che si può regolare in un profilo c'è lo spessore dei muri, il tipo e la densità di fill-in, se la macchina deve costruire i supporti ove necessario, etc. I controlli e settaggi possibili sono un fottiliardo.<br />
<br />
Puoi cominciare dai profili che stiamo testando e che manteniamo nella [https://cloud.eigenlab.org/s/wAK3dsHJ29g7tyw cartella condivisa].<br />
<br />
==== Start ed End g-code ====<br />
Lo '''start g-code''' e l''''end g-code''' sono porzioni di g-code che vengono eseguite dalla stampante prima e dopo il g-code "principale" generato dallo slicer, rispettivamente. In questo modo si possono eseguire operazioni preliminari o di finitura, forzare o inibire l'esecuzione di calibrature varie, accendere e spengere ventole se necessario etc.<br />
Gli start/end g-code che stiamo testando si trovano sull'[https://cloud.eigenlab.org/s/wAK3dsHJ29g7tyw eigenCloud] e devi inserirli nel tuo slicer prima di generare un pezzo da stampare con eigenDama.<br />
<br />
=== Preparazione e fasi finali ===<br />
# Accendi la macchina.<br />
# '''Tira giù il chiodo del tastatore'''. Se la testina è troppo vicina al piatto per estrarre completamente il chiodo del tastatore, sollevala dal display con <code>Prepare → Move Axis → Move Z → Move 1mm</code> e rotella.<br />
# Nebulizza la lacca per capelli sul piatto. Tieni il piatto lontano dalla testina e dalle altre parti di eigenDama per non spruzzare la lacca dove non serve. '''Importante:''' quando una stampa richiede tanto tempo, metti proporzionalmente più lacca.<br />
# ... <!-- simboleggia l'intermezzo in cui si stampa --><br />
# Al termine della stampa, aspetta qualche minuto che si raffreddi. Togli le clip e il vetro e poggialo dove non si rompa; frammezzare un canovaccio tra il vetro e il banco è più che sufficiente. Togli il pezzo dal piatto col taglierino, cominciando dal brim esterno e inserendo la lama al disotto della plastica e facendo leva per sollevare il pezzo.<br />
# '''Pulisci il vetro!''' Se la lacca secca si accumula formando rilievi sul vetro, possono presentarsi imprecisioni di stampa. Gratta via la lacca e i rimasugli di plastica dal vetro usando il taglierino. Nel caso in cui ci sia veramente tanto materiale accumulato, l'alcool l'ammorbidisce e permette di toglierlo con facilità.<br />
<br />
== Problemi (''aka'' trabolsciùting) ==<br />
La nostra cara amica non perde occasione per palesare i problemi più disparati. Teniamo un diario dei problemi che affrontiamo, sperando che possa risultare utile a chi incontra problemi simili!<br />
<br />
=== Lievitazione del Filamento ===<br />
[[File:Filamento lievitato.png|miniatura|"Lievitazione" del filamento avvenuta nella guaina in teflon del corpo estrusore. Si notino gli 0.4 mm di diametro acquistati dal filamento, che gli impediscono di entrare nel nozzle per l'estrusione.]]<br />
Il filamento ha cominciato a bloccarsi sistematicamente nel corpo estrusore. Nonostante la profonda e accurata pulizia del corpo estrusore, della guaina in teflon e del nozzle, il filamento continua a bloccarsi. <br />
Si sospetta che il blocco sia dovuto all'umidità accumulata all'interno del filamento di ABS (confermata da caratteristici scoppiettii del filamento in fase di estrusione, con conseguenti difetti di stampa) che, quando il filamento staziona nella guaina dentro il dissipatore del corpo estrusore (dunque a una temperatura vicina ma inferiore ai 100 gradi), provoca letteralmente una lievitazione del filamento, che si ingrossa, bloccandosi definitivamente. <br />
<br />
In parte questo è sicuramente dovuto all'umidità contenuta nel filamento, ma anche a una temperatura troppo elevata all'interno della guaina, dovuta nel nostro caso alla ventola spenta. <br />
Dopo avere essiccato il filamento in forno ventilato a temperatura di 75° centigradi, si è proceduto anche a inserire nello start g-code il comando per l'accensione della ventola.<br />
<br />
Ci sono altre lezioni da imparare dalle complicazioni legate alla ventola:<br />
# Alcuni modelli (come la nostra) non hanno un potenziometro che ne regoli la velocità, quindi hanno soltanto due "velocità" possibili: accesa o spenta. Per accendere la ventola dal controller LCD bisogna quindi settare la velocità a 255, mentre nel G-code l'istruzione <code>M106</code> senza argomenti accende per default la ventola di raffreddamento alla velocità massima.<ref name="fan gcode">http://marlinfw.org/docs/gcode/M106.html</ref><br />
# La sequenza di istruzioni per il '''Pre-heating''' (che tra le altre cose specifica se inizia a riscaldarsi prima l'estrusore e poi l'heatbed o viceversa o insieme, e quando accendere la ventola) dipende fortemente da come si arriva alla fase di pre-heat:<br />
## Se si non si chiede esplicitamente il pre-heating prima di lanciare la stampa, verrà usato il blocco di istruzioni generato dallo slicer (ed è determinato in parte anche dallo start G-code). Alcuni slicer spengono la ventola durante la deposizione dei primi layer, ma questo non dovrebbe impedire che si accenda durante il pre-heating.<br />
## Se si chiede il pre-heating dal controller LCD, verrà usato il blocco di istruzioni nel firmware. <br />
<br />
=== Il bed leveling funesta tuttoquanto ===<br />
L'[http://marlinfw.org/docs/features/auto_bed_leveling.html Auto Bed Leveling] (ABL, da non confondere con [http://marlinfw.org/docs/features/unified_bed_leveling.html UBL]) consiste in una misura precisa dell'inclinazione del piatto, per poterla compensare muovendo corrispondentemente l'asse z durante la stampa di uno strato. Per abilitarlo bisogna dare il comando (nello start G-code) <code>G29</code>, rigorosamente ''dopo'' aver fatto Auto-Home (comando <code>G28 [asse o assi]</code>) di tutti gli assi. Al momento nel firmware abbiamo impostato il metodo a griglia con 3x3 punti.<br />
[[File:Gancio+bedlevel2.jpg|miniatura|Una stampa di prova con l'''Auto Bed Leveling'' in cui qualcosa va '''parecchio''' storto, tanto che i singoli strati non aderiscono l'uno sull'altro e il pezzo ha la stessa resistenza meccanica di un Ritonello inzuppato nella birra.]]<br />
<br />
La rilevazione dell'inclinazione del piatto funziona effettivamente: questo si può testare portando la testina a quota z=0 e muovere lungo il piano orizzontale xy; si osserva che l'asse z compensa l'inclinazione del piatto, e l'estrusore rimane a distanza costante dal vetro.<br />
Ciò nonostante, durante la stampa del pezzo la compensazione data dal ABL fa sì che gli strati di materiale stampato aderiscano male gli uni sugli altri, e compaiono altri difetti che rendono la stampa inservibile.<br />
<br />
Al momento l'unica soluzione è disabilitare ABL, ma non è un vero problema: abbiamo calibrato precisamente il piatto e l'inclinazione dell'asse x, e anche senza ABL si stampa benissimo.<br />
<br />
=== Deformazione del fasciame ===<br />
Non abbiamo trattato o abbiamo trattato poco (non lo so, integrare!) il compensato che costituisce tanta parte della stampante 3D... Col sopraggiungere dell'inverno, l'umidità assorbita dal legno e la maggiore differenza di temperatura tra interno ed esterno della stampante, hanno fatto sì che alcuni pezzi di compensato si incurvassero, variando la geometria della macchina in alcuni punti. Così, alcune parti che prima erano separate ora vengono a contatto, addirittura ostacolando i movimenti della macchina.<br />
[[File:Piatto-sbatte-1.jpg|miniatura|Il piatto di compensato sbatte sulla fascetta della barra y.<br />
Piatto-sbatte-2.jpg|Faccia inferiore del piatto "grattata" sulla fascetta.]]<br />
<br />
Un problema si è verificato quando il piatto di compensato su cui è fissato l'heatbed si è incurvato al punto da sbattere contro una fascetta sull'asse y, in caso di variazioni ampie di y durante un movimento. In questo frangente il piatto "salta" quando sbatte contro la fascetta, e il pezzo che viene stampato subisce uno sbalzo; senza contare inoltre la sollecitazione (sicuramente deleteria) per la struttura della macchina.<br />
Al momento questo inconvieniente è stato risolto abradendo un po' di compensato in corrispondenza della fascetta. Aspettiamo la stagione asciutta (perché il legno ritorni un po' in forma) per eventualmente smontare la eigenDama e trattare per bene tutti i pezzi di legno.<br />
'''UPDATE:''' Abbiamo tenuto il compensato una notte sotto pressa per farlo tornare piatto, e poi lo abbiamo resinato. Ovvediamo se si mòve ora.<br />
<br />
== Note ==<br />
<references /><br />
<br />
<br />
[[Categoria:Autoformazione]]<br />
[[Categoria:HowTo]]<br />
[[Categoria:Hardware]]<br />
[[Categoria:Config]]<br />
[[Categoria:Elettronica]]</div>Rakkhttps://wiki.eigenlab.org/index.php?title=File:Scottecs-3d.jpg&diff=5153File:Scottecs-3d.jpg2018-08-05T17:11:18Z<p>Rakk: </p>
<hr />
<div></div>Rakkhttps://wiki.eigenlab.org/index.php?title=EigenDama&diff=5152EigenDama2018-08-05T17:00:00Z<p>Rakk: aggiunta sezione manifesto</p>
<hr />
<div>{{Template:Shutdown19June2018}}<br />
<br />
La '''''eigenDama''''' una stampante 3D. Si tratta di una macchina basata sulla [http://reprap.org/wiki/Prusa_i3 RepRap Prusa i3], un progetto di stampante ''self-replicating''; in particolare, quella costruita ad eigenLab è gemella della variante elaborata presso il FabLab di Genova, la [http://fablabgenova.it/mw/index.php?title=I3_Kodama I3 kodama].<br />
<br />
Abbiamo scelto questa famiglia di stampanti 3D per le sue caratteristiche di [[OpenSource|apertura]] del software, dell'hardware (per quanto possibile), e dei progetti. Per realizzare eigenDama abbiamo potuto fare affidamento sui progetti condivisi dal FabLab di Genova e da tutta la comunità OpenSource; facciamo altrettanto aprendo al pubblico la cartella sul [[Cloud]] in cui abbiamo accumulato tutte le nostre modifiche ai progetti, eccola qua:<br />
<br />
https://cloud.eigenlab.org/s/wAK3dsHJ29g7tyw<br />
<br />
Anche la pagina wiki che stai leggendo ha lo scopo di rendere accessibile a tutti e tutte l'utilizzo e l'appropriazione della stampante 3D che si trova in [[Casottino|casottino]].<br />
<br />
[[File:Selfprinting.jpg|miniatura|L'eigenDama nell'atto di ''replicarsi'', mentre stampa il proprio carrello dell'asse X.]]<br />
<br />
== Manifesto ==<br />
''Questa stampante è a disposizione di chiunque volesse utilizzarla, senza alcuna limitazione. Eccezion fatta per il seguente requisito: i progetti che passano per questa macchina devono essere rilasciati sotto licenza Open Access.'' [https://eigenlab.org/2017/02/costruiamo-una-stampante-3d/]<br />
<br />
== Ingredienti ==<br />
<br />
=== Microcontrollore ===<br />
Il microcontrollore è un ATMega 2560, montata su una board Arduino Mega 2560, montata a sua volta su shield RAMPS 1.4.<br />
<br />
=== Motori ===<br />
I motori si preoccupano di tradurre gli impulsi elettrici generati dal microcontrollore in movimento fisico. La stampante usa dei '''motori passo-passo''' (detti ''stepper'' in inglese), che hanno la caratteristica di avere l'arco di rotazione suddiviso in molti passi, detti ''step'': questa caratteristica li rende particolarmente indicati per controllare con grande precisione l'esatta orientazione dell'arco motore, quindi di poter controllare in modo accurato gli spostamenti operati dal motore.<br />
<br />
=== Struttura, pezzi e vitamine ===<br />
Sono dette vitamine tutte le parti che non possono essere stampate, e che quindi devono essere recuperate attraverso un circuito tradizionale di produzione e messa in commercio. Le vitamine della Prusa I3 sono principalmente:<br />
* barre filettate;<br />
* barre rettificate;<br />
* dadi, viti e rondelle;<br />
* motori, pignoni e cinghie;<br />
* caveria, elettronica, sensori e alimentatore;<br />
* piatto riscaldante e vetro protettivo.<br />
<br />
I pezzi stampabili e stampati sono molti, e i loro <code>.stl</code> sono disponibili sul cloud. Alcuni pezzi sono stati ridisegnati nel tempo per migliorarne le caratteristiche e risolvere alcune problematiche, principalmente legate alla loro fragilità e al dimensionamento con le vitamine. Al momento sono stati ridisegnati:<br />
* tastatore a effetto Hall (disegnati supporti per fissare la PCB del sensore);<br />
* blocco dell'ingranaggio regolatore dell'asse Z (irrobustita la struttura aumentando lo spessore delle parti più fragili).<br />
<br />
[[File:Blocco z agjuster eigendama.png|miniatura|Pezzi vecchio (viola) e nuovo (arancione) a confronto per il blocco dell'adjuster dell'asse Z.]]<br />
Tutti i file sono pubblicati da qualche parte; sul cloud c'è una [https://cloud.eigenlab.org/s/wAK3dsHJ29g7tyw?path=%2FKodama%20-%20Files%20for%20fabrication%2FPezzi%20rifatti cartella apposita] con i pezzi rifatti.<br />
<br />
=== Sensori ===<br />
<br />
==== Endstops ====<br />
<br />
==== Tastatore ====<br />
<br />
<br />
=== Display ===<br />
Sulla RAMPS è connesso un display LCD con cursore che viene usato normalmente per lanciare le stampe e monitorare la stampante (mentre è scomodo per fare modifiche, che oltretutto si perdono al riavvio).<br />
<br />
=== Firmware ===<br />
Il codice che gira su Arduino è [https://git.eigenlab.org/eigenlab/eigen-marlin-1.1.3 eigenMarlin], un fork di [https://github.com/MarlinFirmware/Marlin Marlin] contenente principalmente le modifiche che riguardano le caratteristiche specifiche dell'eigenDama. Il file principale è <code>Configuration.h</code>, che contiene i <code>DEFINE</code> più importanti.<br />
<br />
Ogni modifica al firmware va compilata usando [[#Arduino IDE]] e AVR GCC (upload con seriale).<br />
<br />
==== Offset ====<br />
Tra i <code>DEFINE</code> ce n'è uno particolarmente rilevante, in quanto definisce l'offset sull'asse Z tra il tastatore e il piatto: in pratica è la distanza verticale da percorrere per arrivare al livello del piatto a partire dallo zero indicato dal tastatore. Il valore si aggira tra i 9 e gli 11 mm, e la corretta impostazione di questo è fondamentale per la riuscita della stampa. <br />
<br />
Quando il valore di offset è troppo alto, la punta dell'estrusore viene a schiacciarsi sul piatto, arrivando nei casi più gravi a impedire del tutto l'estrusione del materiale; nella maggior parte dei casi, si osserverà una produzione di un brim non uniforme, con avvallamenti e zone vuote. La riga interessata è la 648, e in questo caso il valore di offset è -9.6:<br />
#define Z_PROBE_OFFSET_FROM_EXTRUDER -9.6 // Z offset: -below +above [the nozzle]<br />
<br />
[[File:Brim fault offset too high.jpg|miniatura|Difetto di stampa dovuto a un valore di offset troppo alto: l'estrusore è schiacciato sul piatto, conseguentemente l'estrusione del filamento avviene in maniera discontinua e non uniforme.]]<br />
<br />
Viceversa, se l'offset è troppo basso l'estrusore si troverà sollevato dal piatto e il materiale verrà depositato in modo impreciso; in questo caso si nota che il filamento del brim è separato e fragile anzichè tutto unito.<br />
<br />
=== Buon senso ===<br />
In realtà il primo e più importante ingrediente è il '''buon senso''': l'eigenDama, così come tante macchine e utensili autocostruiti e non, non è un [https://en.wikipedia.org/wiki/Cotoletta MacBook Pro], ossia non è un oggetto fatto per funzionare ''"as is"'' in ogni situazione e in ogni condizione sempre nello stesso modo, senza alcun rischio e senza bisogno di interazione con l'utente. Le problematiche nell'utilizzo fanno parte ''by definition'' del funzionamento dello strumento, e l'unico modo per preservarlo è fare attenzione a cosa potrebbe non funzionare.<br />
<br />
L'altro aspetto molto importante strettamente connesso alla consapevolezza di utilizzo, è la disponibilità ad osservare e cercare di comprendere quale possa essere la causa del malfunzionamento, al fine di suggerire la soluzione del problema e il miglioramento dello strumento.<br />
<br />
== Software ==<br />
Il software coinvolto in qualche modo nel processo di stampa 3D è parecchio. Imparare a conoscerlo è fondamentale per vivere meglio con la nostra amica! (vedi anche [[#Firmware]])<br />
<br />
=== Modellazione ===<br />
Gli oggetti 3D si possono creare e modificare con una pletora di programmi, tra cui scegliere a seconda di gusti ed esigenze personali; l'importante è assicurarsi di poter salvare i file in un formato utilizzabile in fase di [[#Slicing|slicing]] per poter generare il g-code che poi piloterà la macchina per stampare l'oggetto. Lo standard ''de facto'' è il formato [https://en.wikipedia.org/wiki/STL_(file_format) STL], che memorizza la mesh triangolata registrando le posizioni dei vertici e la normale di ogni triangolo; in questo modo ovviamente si perdono le informazioni sulla scala dell'oggetto, ma questo non è un problema perché è uno dei parametri settati in fase di slicing. <br />
<br />
La traduzione della descrizione geometrica dell'oggetto (il file <code>.stl</code>) nella sequenza di istruzioni dei motori, estrusori etc. perché la stampante realizzi effettivamente l'oggetto (il file <code>.gcode</code>) è compito di uno '''slicer''' (vedi la [[#Slicing|sezione apposita]]).<br />
In fase di modellazione è però importante fare attenzione a che il modello sia effettivamente una ''manifold'', ossia una superficie chiusa senza bordo: alcuni slicer hanno problemi con modelli che non soddisfano questa condizione e potrebbero generare dei G-code corrotti. In tal caso bisogna tornare al modeler e risolvere il problema; alcuni software (come Blender) hanno delle funzioni automatiche di correzione di questi problemi come l'orientazione delle normali dei triangoli della mesh o l'eliminazione dei bordi unidimensionali.<br />
<br />
==== OpenSCAD ====<br />
[http://www.openscad.org OpenSCAD] è un modellatore (libero) scriptabile, ossia genera un oggetto 3D a partire da forme di base come cubi e cilindri, combinandoli in operazioni geometriche semplici come unioni e intersezioni per produrre oggetti più complessi. Può risultare strano ad un primo impatto scrivere un codice che descriva come costruire un oggetto tridimensionale, anziché "modellarlo" graficamente con il mouse; in realtà questo tipo di approccio - forzandoci a descrivere sinteticamente l'oggetto che stiamo immaginando - spesso consente di tenere sotto controllo il processo di modellazione, ottenendo così risultati molto soddisfacenti.<br />
<br />
Per chi abbia già qualche minimo rudimento di programmazione, basta leggersi il [http://www.openscad.org/cheatsheet/index.html cheatsheet] per iniziare a modellare!<br />
<br />
==== POV-Ray ====<br />
Il [http://www.povray.org/ POV] è un raytracer (non libero), particolarmente apprezzato dai/le matematici/che. Non supporta direttamente l'export o la [http://www.povray.org/resources/links/3D_Programs/Conversion_Utilities/ conversione] in formato STL, ma ci si può arrivare attraverso passaggi intermedi; stiamo lavorando alla possibilità di una conversione diretta.<br />
<br />
Viceversa, con POV-Ray è possibile renderizzare le singole fette ricavate da un file STL convertito con <code>stl2pov</code>: vedi [https://www.evilmadscientist.com/2007/slicing-stl-files-in-pov-ray/ qui].<br />
<br />
==== Blender ====<br />
[https://www.blender.org/ Blender] è una suite OpenSource per la modellazione e l'animazione 3D. Ha una curva di apprendimento piuttosto lenta, ma una volta che ci si è impadroniti dell'interfaccia diventa uno strumento estremamente potente. In effetti un po' overkill per modellare oggetti da stampare in 3D.<br />
<br />
=== Slicing ===<br />
Per '''slicing''' si intende il processo di creazione delle "fette" orizzontali dell'oggetto, ossia i vari livelli che vengono stampati progressivamente sovrapposti dalla macchina. <br />
<br />
Gli slicer normalmente prendono in input un file STL (vedi [[#Modellazione]]), più eventuali impostazioni specifiche per la macchina o preferenze costruttive per l'oggetto (vedi [[#Profiles]]), e producono in output un file [https://en.wikipedia.org/wiki/G-code G-code] (generalmente nel formato <code>.gcode</code>). Quest'ultimo è un formato standard per le macchine a controllo numerico: nel caso della stampante 3D le caratteristiche costruttive di eigenDama le impongono di procedere per strati sovrapposti, dunque il g-code conterrà le istruzioni per far muovere l'estrusore stampando ogni strato prima di passare al successivo.<br />
<br />
In fase di slicing vanno settati molti parametri che dipendono crucialmente dalle caratteristiche del pezzo che si sta per stampare e dell'utilizzo che se ne farà. Ad esempio, il profilo di default prevede di costruire dei supporti laddove un "tetto" formi un angolo con la verticale maggiore di una certa soglia (opzione ''Support Overhang''), ma per certe applcazioni (ad esempio parti meccaniche molto piccole) i supporti creano delle imprecisioni ed è non solo possibile, ma preferibile, disabilitare la creazione dei supporti.<br />
Un altro parametro che varia molto da pezzo a pezzo è l'''Infill Density'', che regola la percentuale di volume interno che viene effettivamente costruita.<br />
<br />
==== Cura ====<br />
Il [[#Profiles|profilo]] per Cura si trova nella [https://cloud.eigenlab.org/s/wAK3dsHJ29g7tyw?path=%2FCuraProfiles%2FeigenLab%20Profiles cartella condivisa] sul Cloud. Oltre a caricare i profili ricordati di inserire lo start G-code e l'end G-code (vedi anche la sezione apposita). Al momento il bundle contiene due profili:<br />
* uno per la stampa di manufatti con migliori proprietà meccaniche<br />
* un altro per la stampa di oggetti con una migliore risoluzione grafica e accuratezza dei dettagli.<br />
<br />
==== Slic3r ====<br />
Questo è un convertitore da STL a g-code per stampanti 3D RepRap. Le impostazioni di questo slicer si suddividono in tre gruppi (e possono essere importate/esportate indipendentemente):<br />
* impostazioni proprie della stampante (come le dimensioni del piatto e altre proprietà della macchina);<br />
* impostazioni del materiale (come la temperatura di stampa e altri parametri specifici di ogni materiale di stampa);<br />
* impostazioni di stampa: questi settaggi (come l'infill etc.) dovrebbero essere scelti in base al pezzo e all'uso che se ne farà.<br />
<br />
Al momento abbiamo un bundle contenente i settaggi per la stampante eigenDama, il materiale ABS, e un settaggio di stampa piuttosto generico, nella solita [https://cloud.eigenlab.org/s/wAK3dsHJ29g7tyw?path=%2Fslic3r cartella condivisa] sul Cloud. Ricordati di aggiungere anche gli start ed end G-code.<br />
<br />
=== Pronterface ===<br />
'''Pronterface''' è l'interfaccia di controllo da utilizzare sul PC, che parla con la stampante su porta seriale.<ref>Volendo ci si può connettere direttamente alla porta seriale e inviare i comandi.</ref> Per gli utenti Arch, si tratta di un software pacchettizzato nell'[https://wiki.archlinux.org/index.php/Arch_User_Repository AUR] all'interno della suite [https://aur.archlinux.org/packages/?K=printrun Printrun].<br />
<br />
=== Arduino IDE ===<br />
Questo software fa stronzo-ca'a.<ref>La IDE è pessima. Chiudendo il programma a volte resta in vita il processo che tiene occupata la seriale: se non sai di questo bug puoi spendere '''ore''' a capire come mai non riesci a parlare con la stampante da altre applicazioni.</ref> Ciononostante, lo usiamo con installate le librerie builtin, più '''HID''' (versione 1.0.0) e '''LiquidCrystal''' (versione 1.0.4).<br />
<br />
== HowTo ==<br />
Precauzioni importanti e suggerimenti per le varie fasi di preparazione e di stampa vera e propria.<br />
<br />
=== Profiles ===<br />
Il '''profilo''' è il set di configurazioni e impostazioni che permettono allo slicer di avere tutte le informazioni necessarie relative alla specifica macchina, in modo da preparare il g-code.<br />
Tra le impostazioni che si può regolare in un profilo c'è lo spessore dei muri, il tipo e la densità di fill-in, se la macchina deve costruire i supporti ove necessario, etc. I controlli e settaggi possibili sono un fottiliardo.<br />
<br />
Puoi cominciare dai profili che stiamo testando e che manteniamo nella [https://cloud.eigenlab.org/s/wAK3dsHJ29g7tyw cartella condivisa].<br />
<br />
==== Start ed End g-code ====<br />
Lo '''start g-code''' e l''''end g-code''' sono porzioni di g-code che vengono eseguite dalla stampante prima e dopo il g-code "principale" generato dallo slicer, rispettivamente. In questo modo si possono eseguire operazioni preliminari o di finitura, forzare o inibire l'esecuzione di calibrature varie, accendere e spengere ventole se necessario etc.<br />
Gli start/end g-code che stiamo testando si trovano sull'[https://cloud.eigenlab.org/s/wAK3dsHJ29g7tyw eigenCloud] e devi inserirli nel tuo slicer prima di generare un pezzo da stampare con eigenDama.<br />
<br />
=== Preparazione e fasi finali ===<br />
# Accendi la macchina.<br />
# '''Tira giù il chiodo del tastatore'''. Se la testina è troppo vicina al piatto per estrarre completamente il chiodo del tastatore, sollevala dal display con <code>Prepare → Move Axis → Move Z → Move 1mm</code> e rotella.<br />
# Nebulizza la lacca per capelli sul piatto. Tieni il piatto lontano dalla testina e dalle altre parti di eigenDama per non spruzzare la lacca dove non serve. '''Importante:''' quando una stampa richiede tanto tempo, metti proporzionalmente più lacca.<br />
# ... <!-- simboleggia l'intermezzo in cui si stampa --><br />
# Al termine della stampa, aspetta qualche minuto che si raffreddi. Togli le clip e il vetro e poggialo dove non si rompa; frammezzare un canovaccio tra il vetro e il banco è più che sufficiente. Togli il pezzo dal piatto col taglierino, cominciando dal brim esterno e inserendo la lama al disotto della plastica e facendo leva per sollevare il pezzo.<br />
# '''Pulisci il vetro!''' Se la lacca secca si accumula formando rilievi sul vetro, possono presentarsi imprecisioni di stampa. Gratta via la lacca e i rimasugli di plastica dal vetro usando il taglierino. Nel caso in cui ci sia veramente tanto materiale accumulato, l'alcool l'ammorbidisce e permette di toglierlo con facilità.<br />
<br />
== Problemi (''aka'' trabolsciùting) ==<br />
La nostra cara amica non perde occasione per palesare i problemi più disparati. Teniamo un diario dei problemi che affrontiamo, sperando che possa risultare utile a chi incontra problemi simili!<br />
<br />
=== Lievitazione del Filamento ===<br />
[[File:Filamento lievitato.png|miniatura|"Lievitazione" del filamento avvenuta nella guaina in teflon del corpo estrusore. Si notino gli 0.4 mm di diametro acquistati dal filamento, che gli impediscono di entrare nel nozzle per l'estrusione.]]<br />
Il filamento ha cominciato a bloccarsi sistematicamente nel corpo estrusore. Nonostante la profonda e accurata pulizia del corpo estrusore, della guaina in teflon e del nozzle, il filamento continua a bloccarsi. <br />
Si sospetta che il blocco sia dovuto all'umidità accumulata all'interno del filamento di ABS (confermata da caratteristici scoppiettii del filamento in fase di estrusione, con conseguenti difetti di stampa) che, quando il filamento staziona nella guaina dentro il dissipatore del corpo estrusore (dunque a una temperatura vicina ma inferiore ai 100 gradi), provoca letteralmente una lievitazione del filamento, che si ingrossa, bloccandosi definitivamente. <br />
<br />
In parte questo è sicuramente dovuto all'umidità contenuta nel filamento, ma anche a una temperatura troppo elevata all'interno della guaina, dovuta nel nostro caso alla ventola spenta. <br />
Dopo avere essiccato il filamento in forno ventilato a temperatura di 75° centigradi, si è proceduto anche a inserire nello start g-code il comando per l'accensione della ventola.<br />
<br />
Ci sono altre lezioni da imparare dalle complicazioni legate alla ventola:<br />
# Alcuni modelli (come la nostra) non hanno un potenziometro che ne regoli la velocità, quindi hanno soltanto due "velocità" possibili: accesa o spenta. Per accendere la ventola dal controller LCD bisogna quindi settare la velocità a 255, mentre nel G-code l'istruzione <code>M106</code> senza argomenti accende per default la ventola di raffreddamento alla velocità massima.<ref name="fan gcode">http://marlinfw.org/docs/gcode/M106.html</ref><br />
# La sequenza di istruzioni per il '''Pre-heating''' (che tra le altre cose specifica se inizia a riscaldarsi prima l'estrusore e poi l'heatbed o viceversa o insieme, e quando accendere la ventola) dipende fortemente da come si arriva alla fase di pre-heat:<br />
## Se si non si chiede esplicitamente il pre-heating prima di lanciare la stampa, verrà usato il blocco di istruzioni generato dallo slicer (ed è determinato in parte anche dallo start G-code). Alcuni slicer spengono la ventola durante la deposizione dei primi layer, ma questo non dovrebbe impedire che si accenda durante il pre-heating.<br />
## Se si chiede il pre-heating dal controller LCD, verrà usato il blocco di istruzioni nel firmware. <br />
<br />
=== Il bed leveling funesta tuttoquanto ===<br />
L'[http://marlinfw.org/docs/features/auto_bed_leveling.html Auto Bed Leveling] (ABL, da non confondere con [http://marlinfw.org/docs/features/unified_bed_leveling.html UBL]) consiste in una misura precisa dell'inclinazione del piatto, per poterla compensare muovendo corrispondentemente l'asse z durante la stampa di uno strato. Per abilitarlo bisogna dare il comando (nello start G-code) <code>G29</code>, rigorosamente ''dopo'' aver fatto Auto-Home (comando <code>G28 [asse o assi]</code>) di tutti gli assi. Al momento nel firmware abbiamo impostato il metodo a griglia con 3x3 punti.<br />
[[File:Gancio+bedlevel2.jpg|miniatura|Una stampa di prova con l'''Auto Bed Leveling'' in cui qualcosa va '''parecchio''' storto, tanto che i singoli strati non aderiscono l'uno sull'altro e il pezzo ha la stessa resistenza meccanica di un Ritonello inzuppato nella birra.]]<br />
<br />
La rilevazione dell'inclinazione del piatto funziona effettivamente: questo si può testare portando la testina a quota z=0 e muovere lungo il piano orizzontale xy; si osserva che l'asse z compensa l'inclinazione del piatto, e l'estrusore rimane a distanza costante dal vetro.<br />
Ciò nonostante, durante la stampa del pezzo la compensazione data dal ABL fa sì che gli strati di materiale stampato aderiscano male gli uni sugli altri, e compaiono altri difetti che rendono la stampa inservibile.<br />
<br />
Al momento l'unica soluzione è disabilitare ABL, ma non è un vero problema: abbiamo calibrato precisamente il piatto e l'inclinazione dell'asse x, e anche senza ABL si stampa benissimo.<br />
<br />
=== Deformazione del fasciame ===<br />
Non abbiamo trattato o abbiamo trattato poco (non lo so, integrare!) il compensato che costituisce tanta parte della stampante 3D... Col sopraggiungere dell'inverno, l'umidità assorbita dal legno e la maggiore differenza di temperatura tra interno ed esterno della stampante, hanno fatto sì che alcuni pezzi di compensato si incurvassero, variando la geometria della macchina in alcuni punti. Così, alcune parti che prima erano separate ora vengono a contatto, addirittura ostacolando i movimenti della macchina.<br />
[[File:Piatto-sbatte-1.jpg|miniatura|Il piatto di compensato sbatte sulla fascetta della barra y.<br />
Piatto-sbatte-2.jpg|Faccia inferiore del piatto "grattata" sulla fascetta.]]<br />
<br />
Un problema si è verificato quando il piatto di compensato su cui è fissato l'heatbed si è incurvato al punto da sbattere contro una fascetta sull'asse y, in caso di variazioni ampie di y durante un movimento. In questo frangente il piatto "salta" quando sbatte contro la fascetta, e il pezzo che viene stampato subisce uno sbalzo; senza contare inoltre la sollecitazione (sicuramente deleteria) per la struttura della macchina.<br />
Al momento questo inconvieniente è stato risolto abradendo un po' di compensato in corrispondenza della fascetta. Aspettiamo la stagione asciutta (perché il legno ritorni un po' in forma) per eventualmente smontare la eigenDama e trattare per bene tutti i pezzi di legno.<br />
'''UPDATE:''' Abbiamo tenuto il compensato una notte sotto pressa per farlo tornare piatto, e poi lo abbiamo resinato. Ovvediamo se si mòve ora.<br />
<br />
== Note ==<br />
<references /><br />
<br />
<br />
[[Categoria:Autoformazione]]<br />
[[Categoria:HowTo]]<br />
[[Categoria:Hardware]]<br />
[[Categoria:Config]]<br />
[[Categoria:Elettronica]]</div>Rakkhttps://wiki.eigenlab.org/index.php?title=Template:Shutdown19June2018&diff=5150Template:Shutdown19June20182018-08-05T13:21:30Z<p>Rakk: </p>
<hr />
<div><table style="width: 80%; border:1px solid #CACCAC; margin: auto;"><br />
<tr><br />
<td style="width: 16px; background-color: #FF0A0C"> <!-- strissiolina colorata --><br />
</td><br />
<td><br />
[[File:Evilest-thing-could-imagine-small.gif||link=]]<br />
<td><br />
<td style="padding: 8px;> <!-- qui ci sta il testo del template --><br />
<big>'''¡Questa macchina o servizio sono spenti per volontà del Rettore Paolo Mancarella!'''</big><br />
<br />
'''Dal 19 Giugno 2018 il [[Casottino|laboratorio]] sede di eigenLab è spento''': l'interruttore della corrente lo hanno abbassato il Rettore e l'Amministrazione Centrale dell'Università di Pisa. L'intento dichiarato è quello di far morire il progetto. Così, si interrompono bruscamente 8 anni di dialogo fruttifero, collaborazioni scientifiche, organizzazione di eventi divulgativi, etc. con l'Università, con un danno inestimabile alla comunità scientifica e al corpo studentesco.<br />
<br />
Alcuni dettagli:<br />
* [https://eigenlab.org/2018/06/annullamento-aperitivo-di-venerdi-19-06/ Annullamento dell'aperitivo di venerdì 19 giugno]<br />
* [https://eigenlab.org/2018/06/verranno-al-contrattacco-con-elmi-ed-armi-nuove/ Riflessioni sull'azione politica del rettorato]<br />
* [https://eigenlab.org/2018/07/spazi-sotto-attacco/ Spazi universitari sotto attacco: prospettive e cimiteri]<br />
* [https://eigenlab.org/2018/07/le-mille-e-una-diffida/ Le mille e una diffida: come si diverte il rettore ]<br />
* [https://eigenlab.org/2018/07/che-lignoranza-fa-paura-ed-il-silenzio-e-uguale-a-morte/ Dei mutismi dell'amministrazione Mancarella]<br />
</td><br />
</tr><br />
</table></div>Rakkhttps://wiki.eigenlab.org/index.php?title=Wekan&diff=5149Wekan2018-08-05T13:05:30Z<p>Rakk: template</p>
<hr />
<div>{{Template:Shutdown19June2018}}<br />
<br />
Wekan è un task-manager[https://wekan.github.io/] open-source. Attualmente è hostato su un docker che gira su [[SenzaRitegno]], ed è accessibile ai seguenti domini:<br />
* https://wekan.eigenlab.org<br />
* https://todo.eigenlab.org</div>Rakkhttps://wiki.eigenlab.org/index.php?title=ShareLatex&diff=5148ShareLatex2018-08-05T13:05:08Z<p>Rakk: template</p>
<hr />
<div>{{Template:Shutdown19June2018}}<br />
<br />
'''''ShareLaTeX''''' è un servizio che abbiamo attivato per poter scrivere ''collaborativamente'' dei documenti in [https://it.wikipedia.org/wiki/LaTeX LaTeX]. Praticamente funziona come il [[pad]], ma invece di permettere solo lievi formattazioni di un testo semplice offre tutta la potenza del più famoso compositore tipografico al mondo.<br />
[[File:Sharelatex-example.png|miniatura|Una schermata-tipo di ShareLaTeX che mostra le colonne (partendo da sinistra): struttura del documento, codice LaTeX, documento compilato, chat dei/lle partecipanti.]]<br />
<br />
== Come fare ==<br />
La nostra istanza di ShareLaTeX gira su [[SenzaRitegno]] ed è raggiungibile all'indirizzo <code>[https://latex.eigenlab.org https://latex.eigenlab.org]</code>.<br />
<br />
Non abbiamo ancora configurato l'auto-registrazione<ref>Ma lo faremo presto!</ref>, perciò se vuoi un'utenza scrivici una email a [mailto:info@eigenlab.org info@eigenlab.org].<br />
<br />
Una volta fatto il login, non ti resta che creare un nuovo progetto oppure partecipare alla stesura di un documento condiviso da un altro utente; se vuoi condividere un progetto creato da te basta cliccare sull'icona "Share" nella barra in alto. <br />
<br />
=== Modalità di condivisione ===<br />
<br />
==== Via link ====<br />
<br />
==== Utenze interne ====<br />
<br />
== Dettagli tecnici ==<br />
TODO: Recap dell'installazione con Docker etc. per aiutare chi volesse installarsi un servizio simile.<br />
<br />
<br />
<br />
== Note ==<br />
<references /><br />
<br />
[[Categoria:EigenNet]]<br />
[[Categoria:HowTo]]<br />
[[Categoria:Autoformazione]]</div>Rakkhttps://wiki.eigenlab.org/index.php?title=Lista_dei_server_di_eigenNet&diff=5147Lista dei server di eigenNet2018-07-27T02:10:07Z<p>Rakk: colonna stato</p>
<hr />
<div>Questa è la lista dei [[server]] e dei relativi servizi attivi sulla rete [[eigenNet]].<br />
Ogni server è raggiungibile internamente come <code>${nomeserver}.eigenlab.org</code>, esternamente solo in HTTPS (per i server che espongono servizi web).<br />
<br />
{| class="wikitable"<br />
|+ Server autogestiti<br />
|- <br />
! Host !! Virtuale !! Utilizzo !! Stato<br />
|-<br />
|colspan="2"|[[Foxtrot]]<br />
| Hypervisor [[KVM]].<br />
| style="text-align:center;background-color:green;font-weight:bold;" | <span style="color:white;">UP</span><br />
|-<br />
|rowspan="6"|[[Foxtrot]]<br />
|[[Curry]]<br />
|Webserver che ospita i siti di [https://www.exploitpisa.org/ eXploit!] e di [https://www.eigenlab.org/ eigenLab], questa wiki e il [[Pad|pad]].<br />
| style="text-align:center;background-color:green;font-weight:bold;" | <span style="color:white;">UP</span><br />
|-<br />
|[[Prezzemolo]]<br />
|Database.<br />
| style="text-align:center;background-color:green;font-weight:bold;" | <span style="color:white;">UP</span><br />
|-<br />
|[[Zenzero]]<br />
|Chat con [[XMPP]] e [[IRC]]; [[Email|mailserver]].<br />
| style="text-align:center;background-color:green;font-weight:bold;" | <span style="color:white;">UP</span><br />
|-<br />
|[[Cannella]]<br />
| Server [[DNS]]<br />
| style="text-align:center;background-color:green;font-weight:bold;" | <span style="color:white;">UP</span><br />
|-<br />
|[[Serbo]]<br />
| Sito di [https://obiezionerespinta.info ObiezioneRespinta].<br />
| style="text-align:center;background-color:green;font-weight:bold;" | <span style="color:white;">UP</span><br />
|-<br />
| whiteroom<br />
| N/A<br />
| style="text-align:center;background-color:red;font-weight:bold;" | <span style="color:black;">DOWN</span><br />
|-<br />
|colspan="2"|[[Bamboo]]<br />
|Calcoli e simulazioni, [[compilazione]], home e [[Bamboo#Sito_web_personale|homepage degli utenti]].<br />
| style="text-align:center;background-color:green;font-weight:bold;" | <span style="color:white;">UP</span><br />
|-<br />
|rowspan="1"|[[Bamboo]]<br />
|[[GitLab]]<br />
|Piattaforma di sviluppo collettivo con [[Git]].<br />
| style="text-align:center;background-color:green;font-weight:bold;" | <span style="color:white;">UP</span><br />
|-<br />
|colspan="2"|[[SenzaRitegno]]<br />
|Piattaforma per docker: [[ShareLatex]], [[Wekan]]. <br />
| style="text-align:center;background-color:red;font-weight:bold;" | <span style="color:black;">DOWN</span><br />
|-<br />
|colspan="2"|[[Eolo]]<br />
|[[Routing EigenNet|Routing]], [[VPN]], [[DNS]], [[DHCP]].<br />
| style="text-align:center;background-color:green;font-weight:bold;" | <span style="color:white;">UP</span><br />
|-<br />
|colspan="2"|[[BitArno]]<br />
|[[Cloud]], streaming, bitTorrent.<br />
| style="text-align:center;background-color:green;font-weight:bold;" | <span style="color:white;">UP</span><br />
|-<br />
|colspan="2"|[[Moca]]<br />
|[[DNS]], DHCP, infrastruttura in Gagno.<br />
| style="text-align:center;background-color:red;font-weight:bold;" | <span style="color:black;">DOWN</span><br />
|-<br />
|colspan="2"|AM2-PC<br />
|PC comune situato nell'aula studio (AM2) di [[eXploit!]]; per navigare, [[Scansione|scansionare]], stampare e [[Rilegatura|rilegare]] <br />
| style="text-align:center;background-color:green;font-weight:bold;" | <span style="color:white;">UP</span><br />
|-<br />
|colspan="2"|[[Riottino]]<br />
|PC comune in [[casottino]]: computer desktop full-featured<br />
| style="text-align:center;background-color:red;font-weight:bold;" | <span style="color:black;">DOWN</span><br />
|}<br />
<br />
<br />
<br />
[[Categoria:eigenNet]]<br />
[[Categoria:Hardware]]</div>Rakkhttps://wiki.eigenlab.org/index.php?title=Template:Shutdown19June2018&diff=5146Template:Shutdown19June20182018-07-27T01:53:00Z<p>Rakk: minor fixes</p>
<hr />
<div><table style="width: 80%; border:1px solid #CACCAC; margin: auto;"><br />
<tr><br />
<td style="width: 16px; background-color: #FF0A0C"> <!-- strissiolina colorata --><br />
</td><br />
<td><br />
[[File:Evilest-thing-could-imagine-small.gif||link=]]<br />
<td><br />
<td style="padding: 8px;> <!-- qui ci sta il testo del template --><br />
<big>'''¡Questa macchina o servizio sono spenti per volontà del Rettore Paolo Mancarella!'''</big><br />
<br />
'''Dal 19 Giugno 2018 il [[Casottino|laboratorio]] sede di eigenLab è spento''': l'interruttore della corrente lo hanno abbassato il Rettore e l'Amministrazione Centrale dell'Università di Pisa. L'intento dichiarato è quello di far morire il progetto. Così, si interrompono bruscamente 8 anni di dialogo fruttifero, collaborazioni scientifiche, organizzazione di eventi divulgativi, etc. con l'Università, con un danno inestimabile alla comunità scientifica e al corpo studentesco.<br />
<br />
Alcuni dettagli:<br />
* [https://eigenlab.org/2018/06/annullamento-aperitivo-di-venerdi-19-06/]<br />
* [https://eigenlab.org/2018/06/verranno-al-contrattacco-con-elmi-ed-armi-nuove/]<br />
* [https://eigenlab.org/2018/07/spazi-sotto-attacco/]<br />
* [https://eigenlab.org/2018/07/le-mille-e-una-diffida/]<br />
* [https://eigenlab.org/2018/07/che-lignoranza-fa-paura-ed-il-silenzio-e-uguale-a-morte/]<br />
</td><br />
</tr><br />
</table></div>Rakk