EigenDama: differenze tra le versioni

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= Ingredienti =
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== Microcontrollore ==
Il microcontrollore è un ATMega 2560, montata su una board Arduino Mega.
== Motori ==
I motori si preoccupano di tradurre gli impulsi elettrici generati dal microcontrollore in movimento fisico. La stampante usa dei motori passo-passo (detti ''stepper'' in inglese), che hanno la caratteristica di avere l'arco di rotazione suddiviso in molti passi, detti ''step'': questa caratteristica li rende particolarmente indicati per controllare con grande precisione l'esatta orientazione dell'arco motore, quindi di poter controllare in modo accurato gli spostamenti operati dal motore.
== Struttura, pezzi e vitamine ==
== Sensori ==
== Buon senso ==
In realtà il primo e più importante ingrediente è il '''buon senso''': l'eigenDama, così come tante macchine e utensili autocostruiti e non, non è un [https://en.wikipedia.org/wiki/Cotoletta MacBook Pro], ossia non è un oggetto fatto per funzionare ''as is'' in ogni situazione e in ogni condizione sempre nello stesso modo, senza alcun rischio e senza bisogno di interazione con l'utente. Le problematiche nell'utilizzo fanno parte ''by definition'' del funzionamento dello strumento, e l'unico modo per preservarlo è fare attenzione a cosa potrebbe non funzionare. L'altro aspetto molto importante strettamente connesso alla consapevolezza di utilizzo, è la disponibilità ad osservare e cercare di comprendere quale possa essere la causa del malfunzionamento, al fine di suggerire la soluzione del problema e il miglioramento dello strumento.




= Software =
= Software =
Il software coinvolto in qualche modo nel processo di stampa 3D è parecchio. Imparare a conoscerlo è fondamentale per vivere meglio con la nostra amica!


== eigenMarlin ==
== eigenMarlin ==

Versione delle 17:24, 23 ott 2017

eigenDama è il progetto di stampante 3D di eigenLab. Si tratta di una macchina basata sulla RepRap Prusa i3[1], un progetto di stampante self-replicating; in particolare, quella costruita ad eigenLab è gemella della variante elaborata presso il FabLab di Genova, la I3 kodama[2].

L'eigenDama nell'atto di auto costruirsi, mentre stampa il carrello dell'asse X.

Ingredienti

Microcontrollore

Il microcontrollore è un ATMega 2560, montata su una board Arduino Mega.

Motori

I motori si preoccupano di tradurre gli impulsi elettrici generati dal microcontrollore in movimento fisico. La stampante usa dei motori passo-passo (detti stepper in inglese), che hanno la caratteristica di avere l'arco di rotazione suddiviso in molti passi, detti step: questa caratteristica li rende particolarmente indicati per controllare con grande precisione l'esatta orientazione dell'arco motore, quindi di poter controllare in modo accurato gli spostamenti operati dal motore.

Struttura, pezzi e vitamine

Sensori

Buon senso

In realtà il primo e più importante ingrediente è il buon senso: l'eigenDama, così come tante macchine e utensili autocostruiti e non, non è un MacBook Pro, ossia non è un oggetto fatto per funzionare as is in ogni situazione e in ogni condizione sempre nello stesso modo, senza alcun rischio e senza bisogno di interazione con l'utente. Le problematiche nell'utilizzo fanno parte by definition del funzionamento dello strumento, e l'unico modo per preservarlo è fare attenzione a cosa potrebbe non funzionare. L'altro aspetto molto importante strettamente connesso alla consapevolezza di utilizzo, è la disponibilità ad osservare e cercare di comprendere quale possa essere la causa del malfunzionamento, al fine di suggerire la soluzione del problema e il miglioramento dello strumento.


Software

Il software coinvolto in qualche modo nel processo di stampa 3D è parecchio. Imparare a conoscerlo è fondamentale per vivere meglio con la nostra amica!

eigenMarlin

Il codice che gira su Arduino è eigenMarlin[3], un fork di Marlin[4] contenente principalmente le modifiche che riguardano le caratteristiche specifiche dell'eigenDama. Il file principale è Configuration.h, che contiene i DEFINE più importanti.

Offset

Tra i DEFINE ce n'è uno particolarmente rilevante, in quanto definisce l'offset sull'asse Z tra il tastatore e il piatto: in pratica è la distanza verticale da percorrere per arrivare al livello del piatto a partire dallo zero indicato dal tastatore. Il valore si aggira tra i 9 e gli 11 mm, e la corretta impostazione di questo è fondamentale per la riuscita della stampa. Quando il valore di offset è troppo alto, la punta dell'estrusore viene a schiacciarsi sul piatto, arrivando nei casi più gravi a impedire del tutto l'estrusione del materiale; nella maggior parte dei casi, si osserverà una produzione di un brim non uniforme, con avvallamenti e zone vuote. La riga interessata è la 648, e in questo caso il valore di offset è -9.6:

#define Z_PROBE_OFFSET_FROM_EXTRUDER -9.6 // Z offset: -below +above  [the nozzle]
Difetto di stampa dovuto a un valore di offset troppo alto: l'estrusore è schiacciato sul piatto, conseguentemente l'estrusione del filamento avviene in maniera discontinua e non uniforme.

Cura

Cura è il software che si occupa di elaborare il codice per la stampa a partire dal vettoriale 3D. Il file elaborato è G-code[5], un file standard per le istruzioni di macchine a controllo numerico, e viene salvato normalmente con l'estensione .gcode

Profiles

Il profilo è il set di configurazioni e impostazioni che permettono a Cura di avere tutte le informazioni necessarie relative alla specifica macchina, in modo da preparare il G-code. eigenDama ha al momento due profili, uno per la stampa di manufatti con migliori proprietà meccaniche, un altro per la stampa di oggetti con una migliore risoluzione grafica e accuratezza dei dettagli.

Slicing

Per slicing si intende il processo di creazione delle "fette" dell'oggetto, ossia i vari livelli che vengono stampanti progressivamente dalla stampante. Si tratta di una fase strettamente legata a quella di elaborazione del G-code, in quanto quest'ultimo è il set di istruzioni che de facto dice alla stampante come deve procedere per elaborare ogni singolo layer dell'oggetto.

Pronterface

Pronterface è l'interfaccia di controllo da utilizzare sul PC. Per gli utenti Arch, si tratta di un software pacchettizzato nell'AUR[6] all'interno della suite Printrun[7].



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