Basilico
Il basilico (Ocimum basilicum), è molto buono, soprattutto per fare i pesti.
Coltivazione e raccolta
La prima varietà che abbiamo provato è stata una commerciale c.d. "a piccole foglie", e col passare degli anni abbiamo reperito varietà verdi, rosse e un basilico greco.
L'abbiamo coltivato prima in vasetti per poi trapiantarlo in terra dopo circa un mese A seconda della varietà, può avere bisogno di molto sole oppure di stare a mezz'ombra; necessita comunque di abbondanti innaffiature. Se volete che la pianta duri tutta l'estate, togliete sistematicamente tutti i fiori. E' una pianta annuale.
La raccolta delle foglie consigliata dal Gab è: prendi due foglie da ogni incrocio di quattro, nella parte alta della pianta, così facendo si ottiene un po' di spazio per far passare la luce alle foglie sottostanti pur lasciando metà foglie nella parte sopra.
Per la raccolta dei semi, si colgono le cime fiorite e si lasciano seccare (non al sole diretto). Dopo di che si possono struciolare i fiori con le mani per estrarne quattro semini neri da ognuno.
Usi culinari e terapeutici
Il basilico contiene grassi, proteine, zuccheri, fibre ed acqua. I minerali più significativi sono il calcio, il sodio, il manganese, lo zinco, il potassio, il fosforo, e il ferro. Buona la presenza di:
- vitamina B2 (riboflavina), per il corretto funzionamento di tutte le altre vitamine, è dunque importante non averne carenza;
- vitamina B6 (piridossina);
- di vitamina C (acido ascorbico), fondamentale per il funzionamento del sistema immunitario e la sintesi di collagene che il nostro organismo non può produrre da solo senza un'assunzione esterna;
- vitamina K, che mantiene ottimali i livelli di alcuni fattori di coagulazione.
Questa pianta aromatica stimola l'apparato intestinale, favorendo la digestione e l'appetito. Rafforza il sistema nervoso, allevia gli stati d'ansia e di nervosismo, il suo olio essenziale si usa in caso di insonnia o di asma. In ultimo, non dimentichiamo la presenza di eugenolo (che gli conferisce proprietà disinfettanti ed anti-infiammatorie), linalolo, cineolo (antisettico) e metil eugenolo (responsabile del caratteristico profumo).
Pesto alla genovese
Io non mi azzardo a scrivere questa cosa perché senno' mi mangiate la testa.
Pesto vegan
Non ce ne vogliano i genovesi D.O.C., ma ogni tanto anche nojaltri veggie-friends abbraccia-alberi vogliamo spararci una pasta al pesto. Perché è molto buono.
Per quattro persone prendi un etto di tofu e mettilo a bollire 10 minuti in brodo vegetale, che dopo schiafferai nell'acqua della pasta per buona ecologia et risparmio. Prendi manciate e manciate a profusione di basilico, e frullale insieme a aglio sbucciato, olio, tofu e mandorle[1]. Metti il composto in una ciotola da servito dove verserai la pasta, non prima di aver donato al sughetto una consistenza vellutata mescolandolo con qualche cucchiaio di acqua di cottura.
Note
- ↑ o pinoli, ma costano di più.