Torta d'indivia
L'indivia è un ingrediente essenziale per ogni esperienza di networking casalingo, soprattutto se offre un modo di cibarsi che sia gigagusto e richieda pochi scellini.
Ingredienti
- 1 kg di insalata riccia
- mezzo kg di farina
- 1 bicchiere di acqua
- 1 bicchiere di olio[1]
- 4 spicchi di aglio
- 1 manciata di capperi
- peperoncino e sale q.b.
Per l'impasto alternativo:
- Sostituisci 1 bicchiere d'olio con olio q.b.
- Un cubetto di lievito fresco oppure una bustina di lievito secco
- 2 cucchiaini di zucchero
Fàrter saggèstion
Allora, le proporzioni migliori risultano ad oggi:
- Farina
- 75% tipo 0 e 25% integrale, oppure
- 50% integrale e 50% manitoba
- olio extravergine d'oliva perché - bontà loro ed estrema riconoscenza ai mittenti - è appena arrivata la latta col pacco;
- l'insalata in realtà va bene quella che hai. Se la devi comprare, scegline una che sia riccia, oneggiata, increspata insomma.
Oltre a essere extrasemplice e megabuonissima, ne puoi preparare una teglia grossa in venti minuti e nei giorni a venire puoi sbafartela pretagliata e trasportata in una scatola ermetica: quando vuoi, dove vuoi, con chi vuoi.
È contemporaneamente kasher, vegan, halal: una combo vincente[2]. Cambiando il ripieno cambia verticalmente l'esperienza mistica ma il nome rimane lo stesso: "torta d'indivia". Anche con gli spinaci o il radicchio o il serpente a fette, si chiama sempre uguale.
Preparazione
Scotta pochi minuti l'insalata nell'acqua bollente; anzi se puoi è molto meglio farlo al vapore.
Poi fai un soffritto con ajo e peperoncino, e poi ci fai saltare l'insalata scolata. Trita i capperi e metticeli solo dopo aver spento, cazzo. Mescola bene, aggiusta un poco di sale. Se te lo permetti, puoi usare una forma evoluta di sale, ossia la pasta d'acciughe. Il ripieno è pronto; forse andava preparato prima l'impasto.
Per l'impasto: mescoli insieme farina e sale a secco, cazzo. Poi, acqua e olio; e impasti perbene. Lascia riposare una mezzoretta. Impasta di nuovo e dividi in due la massa; stendine metà col mattarello e poi mettila in teglia. Spargici sopra il ripieno, poi richiudi coll'altra metà della pasta stesa. Facci un sacco di buchi sopra con la forchetta senno' mentre cuoce viene un troiaio. Metti in forno a temperatura e tempo da precisare; fai a occhio. Azzarderei un 140° per mezz'ora, ma non l'ho mai saputo veramente.
Gustare fredda[3] for maximum pleasure. Si conserva per qualche giorno.
Impasto alternativo
Se l'olio scarseggia, non disperare! Avrai bisogno di:
- 250g di farina manitoba
- 250g di farina integrale
- un dado di lievito fresco o una bustina di lievito secco
- acqua q.b.
- sale q.b.
- zucchero q.b.
Sciogli completamente il lievito in mezzo bicchiere di acqua tiepida e aggiungi 2 cucchiaini di zucchero. Mi raccomando cazzo non metterci il sale che sennò tutti i lieviti schiattano! Dopo avere ottenuto una fanghiglia dal colore da scarto di reattore nucleare, puoi cominciare ad aggiungere farina in parti uguali tra integrale e manitoba, e impastare con la giusta quantità d'acqua: se l'impasto risulta troppo rigido, aggiungi la farina manitoba; quest'ultima è molto proteica ed è essenziale per ottenere una buona maglia glutinica in un impasto integrale. Dopo qualche ettolitro di olio di gomito dovresti ottenere una palla morbida e omogenea costellata di frammenti di crusca. Lascia lievitare nel forno spento 2-3 ore.
Note
- ↑ una buona lubrificazione è la base per ogni pasto salutare.
- ↑ https://www.youtube.com/watch?v=tN2DnJzKPms
- ↑ ma non ghiaccia di frigo.