Melanzana

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                 Avvertenza: Le informazioni qui riportate hanno solo un fine illustrativo, 
               non costituiscono e non provengono né da prescrizione né  da consiglio medico.

Nome scientifico: Solanum melongena I semi piantati sono statti quelli della varietà "Violetta lunga palermitana" Abbiamo fatto crescere quattro piantine con buoni risultati. Le melanzane soffrono di carenze di calcio, come i pomodori (appartengono alla stessa famiglia), quindi anche loro hanno avuto bisogno di integratori per dieci giorni. I fiori sono viola e i frutti arrivano alla giusta misura circa una settimana dopo la fecondazione (può volerci più tempo nel caso siate avari con l'acqua). Non hanno bisogno di sostegni pee crescere, la piantina arriva ad un massimo di 30 cm.

La melanzana ha pochissime calorie (in 100 gr, 18 Kcal!), pochissimi grassi (non raggiungono lo 0,15%) e pochi zuccheri. Ha un grande contenuto di pectina e cellulosa (fibre insolubili, stimolano il tratto intestinale). La vitamina maggiormente concentrata è la B2, poi abbiamo la B3, la B9 (acido folico) e tracce della vitamina A (retinolo, fondamentale per la regolazione della vista e della normale crescita di ossa e organi riproduttivi). Accanto alle proprietà nutritive, la melanzana possiede proprietà colagoghe, ovvero di stimolazione della bile e regolarizzazione del fegato e attività disintossicante sull'organismo anche grazie al favorimento della diuresi e alla diminuzione del colesterolo nel sangue ("l'acqua di melanzana" viene usata a uso terapeutico in casi di stitichezza, epatite, gotta, aterosclerosi...ecc.).

Altre sostanze su cui porre l'attenzione sono l'acido caffeico (antibiotico verso batteri intestinali patogeni), l'acido malico, l'acido clorogenico (antibatterico), il potassio, il calcio, il fosforo, il sodio e i tannini. Se per altra verdura avevamo consigliato di mangiarla cruda, non fatelo con questa, è tossica! La solanina presente all'interno, tipica della famiglia a cui appartiene la melanzana (da cui il nome scientifico!) serve alla pianta per difendersi da insetti e parassiti; se assunta dall'uomo, anche se in piccole quantità, può provocare avvelenamento, più o meno grave a seconda della dose ingerita.