EigenDama: differenze tra le versioni

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aggiustamenti e aggiunte a: profili, modellatori, slicing
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[[File:Selfprinting.jpg|miniatura|L'eigenDama nell'atto di '''replicarsi''', mentre stampa il carrello dell'asse X.]]
[[File:Selfprinting.jpg|miniatura|L'eigenDama nell'atto di ''replicarsi'', mentre stampa il proprio carrello dell'asse X.]]


== Ingredienti ==
== Ingredienti ==
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Viceversa, se l'offset è troppo basso l'estrusore si troverà sollevato dal piatto e il materiale verrà depositato in modo impreciso; in questo caso si nota che il filamento del brim è separato e fragile anzichè tutto unito.
Viceversa, se l'offset è troppo basso l'estrusore si troverà sollevato dal piatto e il materiale verrà depositato in modo impreciso; in questo caso si nota che il filamento del brim è separato e fragile anzichè tutto unito.


== Buon senso ==
=== Buon senso ===
In realtà il primo e più importante ingrediente è il '''buon senso''': l'eigenDama, così come tante macchine e utensili autocostruiti e non, non è un [https://en.wikipedia.org/wiki/Cotoletta MacBook Pro], ossia non è un oggetto fatto per funzionare ''as is'' in ogni situazione e in ogni condizione sempre nello stesso modo, senza alcun rischio e senza bisogno di interazione con l'utente. Le problematiche nell'utilizzo fanno parte ''by definition'' del funzionamento dello strumento, e l'unico modo per preservarlo è fare attenzione a cosa potrebbe non funzionare.
In realtà il primo e più importante ingrediente è il '''buon senso''': l'eigenDama, così come tante macchine e utensili autocostruiti e non, non è un [https://en.wikipedia.org/wiki/Cotoletta MacBook Pro], ossia non è un oggetto fatto per funzionare ''as is'' in ogni situazione e in ogni condizione sempre nello stesso modo, senza alcun rischio e senza bisogno di interazione con l'utente. Le problematiche nell'utilizzo fanno parte ''by definition'' del funzionamento dello strumento, e l'unico modo per preservarlo è fare attenzione a cosa potrebbe non funzionare.


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Il software coinvolto in qualche modo nel processo di stampa 3D è parecchio. Imparare a conoscerlo è fondamentale per vivere meglio con la nostra amica! (vedi anche [[#Firmware]])
Il software coinvolto in qualche modo nel processo di stampa 3D è parecchio. Imparare a conoscerlo è fondamentale per vivere meglio con la nostra amica! (vedi anche [[#Firmware]])


=== Cura ===
=== Modellazione ===
Cura è il software che si occupa di elaborare il codice per la stampa a partire dal vettoriale 3D (vedi [[#Slicing]] più avanti). Il file elaborato è [https://en.wikipedia.org/wiki/G-code G-code], un file standard per le istruzioni di macchine a controllo numerico, e viene salvato normalmente con l'estensione <code>.gcode</code>.
Gli oggetti 3D si possono creare e modificare con una pletora di programmi, tra cui scegliere a seconda di gusti ed esigenze personali; l'importante è assicurarsi di poter salvare i file in un formato utilizzabile in fase di [[#Slicing|slicing]] per poter generare il g-code che poi piloterà la macchina per stampare l'oggetto. Lo standard ''de facto'' è il formato [https://en.wikipedia.org/wiki/STL_(file_format) STL], che memorizza la mesh triangolata registrando le posizioni dei vertici e la normale di ogni triangolo; in questo modo ovviamente si perdono le informazioni sulla scala dell'oggetto, ma questo non è un problema perché è uno dei parametri settati in fase di slicing.


==== Profiles ====
==== OpenSCAD ====
Il '''profilo''' è il set di configurazioni e impostazioni che permettono a Cura di avere tutte le informazioni necessarie relative alla specifica macchina, in modo da preparare il G-code. eigenDama ha al momento due profili:<ref>i profili funzionanti si trovano nella relativa cartella sul cloud.</ref>
[http://www.openscad.org OpenSCAD] è un modellatore (libero) scriptabile, ossia genera un oggetto 3D a partire da forme di base come cubi e cilindri, combinandoli in operazioni geometriche semplici come unioni e intersezioni per produrre oggetti più complessi. Può risultare strano ad un primo impatto scrivere un codice che descriva come costruire un oggetto tridimensionale, anziché "modellarlo" graficamente con il mouse; in realtà questo tipo di approccio - forzandoci a descrivere sinteticamente l'oggetto che stiamo immaginando - spesso consente di tenere sotto controllo il processo di modellazione, ottenendo così risultati molto soddisfacenti.
 
Per chi abbia già qualche minimo rudimento di programmazione, basta leggersi il [http://www.openscad.org/cheatsheet/index.html cheatsheet] per iniziare a modellare!
 
==== POV-Ray ====
Il [http://www.povray.org/ POV] è un raytracer, particolarmente apprezzato dai/le matematici/che. Non supporta direttamente l'export o la [http://www.povray.org/resources/links/3D_Programs/Conversion_Utilities/ conversione] in formato STL, ma ci si può arrivare attraverso passaggi intermedi; stiamo lavorando alla possibilità di una conversione diretta.
 
Viceversa, con POV-Ray è possibile renderizzare le singole fette ricavate da un file STL convertito con <code>stl2pov</code>: vedi [https://www.evilmadscientist.com/2007/slicing-stl-files-in-pov-ray/ qui].
 
==== Blender ====
[https://www.blender.org/ Blender] è una suite OpenSource per la modellazione e l'animazione 3D. Ha una curva di apprendimento piuttosto lenta, ma una volta che ci si è impadroniti dell'interfaccia diventa uno strumento estremamente potente. In effetti un po' overkill per modellare oggetti da stampare in 3D.
 
=== Slicing ===
Per '''slicing''' si intende il processo di creazione delle "fette" orizzontali dell'oggetto, ossia i vari livelli che vengono stampati progressivamente sovrapposti dalla macchina.
 
Gli slicer normalmente prendono in input un file STL (vedi [[#Modellazione]]), più eventuali impostazioni specifiche per la macchina o preferenze costruttive per l'oggetto (vedi [[#Profiles]])), e producono in output un file [https://en.wikipedia.org/wiki/G-code G-code] (generalmente nel formato <code>.gcode</code>). Quest'ultimo è un formato standard per le macchine a controllo numerico: nel caso della stampante 3D le caratteristiche costruttive di eigenDama le impongono di procedere per strati sovrapposti, dunque il g-code conterrà le istruzioni per far muovere l'estrusore stampando ogni strato prima di passare al successivo.
 
==== Cura ====
Al momento i [[#Profiles|profili]] della eigenDama che che abbiamo per Cura sono:
* uno per la stampa di manufatti con migliori proprietà meccaniche
* uno per la stampa di manufatti con migliori proprietà meccaniche
* un altro per la stampa di oggetti con una migliore risoluzione grafica e accuratezza dei dettagli.
* un altro per la stampa di oggetti con una migliore risoluzione grafica e accuratezza dei dettagli.


==== Slicing ====
==== Slic3r ====
Per '''slicing''' si intende il processo di creazione delle "fette" dell'oggetto, ossia i vari livelli che vengono stampanti progressivamente sovrapposti dalla stampante. Si tratta di una fase strettamente legata a quella di elaborazione del G-code, in quanto quest'ultimo è il set di istruzioni che ''de facto'' dice alla stampante come deve procedere per elaborare ogni singolo strato (o ''layer'') dell'oggetto.
Convertitore da STL a g-code per stampanti 3D RepRap.


=== Pronterface ===
=== Pronterface ===
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== HowTo ==
== HowTo ==
 
Precauzioni importanti e suggerimenti per le varie fasi di preparazione e di stampa vera e propria.
=== Inizio ===
 
=== Posizionare la testina e important warnings ===
 


=== Profiles ===
=== Profiles ===
Si trovano sull'[https://cloud.eigenlab.org/s/iEXkRnUei0TpPAb eigenCloud]
Il '''profilo''' è il set di configurazioni e impostazioni che permettono allo slicer di avere tutte le informazioni necessarie relative alla specifica macchina, in modo da preparare il g-code.
 
Tra le impostazioni che si può regolare in un profilo c'è lo spessore dei muri, il tipo e la densità di fill-in, se la macchina deve costruire i supporti ove necessario, etc.<ref name="profili-cloud">I profili che stiamo testando per eigenDam si trovano nella relativa [https://cloud.eigenlab.org/s/iEXkRnUei0TpPAb cartella sul cloud].</ref>
 


==== Start ed End g-code ====
==== Start ed End g-code ====
Si trovano sull'[https://cloud.eigenlab.org/s/Mt7Ar33Kvwt57fm eigenCloud]
Lo '''start g-code''' e l''''end g-code''' sono porzioni di g-code che vengono eseguite dalla stampante prima e dopo il g-code "principale" generato dallo slicer, rispettivamente. In questo modo si possono eseguire operazioni preliminari o di finitura, forzare o inibire l'esecuzione di calibrature varie, accendere e spengere ventole se necessario etc.
 
Gli start/end g-code che stiamo testando si trovano sull'[https://cloud.eigenlab.org/s/Mt7Ar33Kvwt57fm eigenCloud]


=== Posizionare la testina e important warnings ===
Scrivere: precauzioni per non far schiantare tutto.


=== Bed leveling e stampa ===
=== Bed leveling e stampa ===
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== Problemi (aka Trabolsciùting) ==
== Problemi (aka Trabolsciùting) ==
La nostra cara amica non perde occasione per palesare i problemi più disparati.
La nostra cara amica non perde occasione per palesare i problemi più disparati. Teniamo un diario dei problemi che affrontiamo, sperando possa risultare utile a chi incontra problemi simili!
 


=== Lievitazione del Filamento ===
=== Lievitazione del Filamento ===
Il filamento ha cominciato a bloccarsi sistematicamente nel corpo estrusore. Nonostante la profonda e accurata pulizia del corpo estrusore, della guaina in teflon e del nozzle, il filamento continua a bloccarsi. Si sospetta che il blocco sia dovuto all'umidità presente all'interno del filamento di ABS (confermata da caratteristici scoppiettii del filamento in fase di estrusione, con conseguenti difetti di stampa) che, quando il filamento staziona nella guaina dentro il dissipatore del corpo estrusore (dunque a una temperatura vicina ma inferiore ai 100 gradi), provoca letteralmente una lievitazione del filamento, che si ingrossa, bloccandosi definitivamente. In parte questo è sicuramente dovuto all'umidità contenuta nel filamento, ma anche a una temperatura troppo elevata all'interno della guaina, dovuta nel nostro caso alla ventola spenta. Dopo avere essiccato il filamento in forno ventilato a temperatura di 75° centigradi, si è proceduto anche a inserire nello start g-code il comando per l'accensione della ventola.
[[File:Filamento lievitato.png|miniatura|"Lievitazione" del filamento avvenuta nella guaina in teflon del corpo estrusore. Si notino gli 0.4 mm di diametro acquistati dal filamento, che gli impediscono di entrare nel nozzle per l'estrusione.]]
[[File:Filamento lievitato.png|miniatura|"Lievitazione" del filamento avvenuta nella guaina in teflon del corpo estrusore. Si notino gli 0.4 mm di diametro acquistati dal filamento, che gli impediscono di entrare nel nozzle per l'estrusione.]]
Il filamento ha cominciato a bloccarsi sistematicamente nel corpo estrusore. Nonostante la profonda e accurata pulizia del corpo estrusore, della guaina in teflon e del nozzle, il filamento continua a bloccarsi.
Si sospetta che il blocco sia dovuto all'umidità accumulata all'interno del filamento di ABS (confermata da caratteristici scoppiettii del filamento in fase di estrusione, con conseguenti difetti di stampa) che, quando il filamento staziona nella guaina dentro il dissipatore del corpo estrusore (dunque a una temperatura vicina ma inferiore ai 100 gradi), provoca letteralmente una lievitazione del filamento, che si ingrossa, bloccandosi definitivamente.
In parte questo è sicuramente dovuto all'umidità contenuta nel filamento, ma anche a una temperatura troppo elevata all'interno della guaina, dovuta nel nostro caso alla ventola spenta.
Dopo avere essiccato il filamento in forno ventilato a temperatura di 75° centigradi, si è proceduto anche a inserire nello start g-code il comando per l'accensione della ventola.


=== Il bed leveling funesta tuttoquanto ===
L'abbiamo disabilitato, non so altro per ora.




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