Purè di fave
Nonostante il nome poco invitante, l'aspetto è pure peggio: sembra vomito di drago. Eppure in questo alimento pregiatissimo si racchiudono tante qualità che ne fanno una cibaria eccellente, confermando gli inviti popolari a non fidarsi delle apparenze.
Anzitutto le fave crescono nell'orto richiedendo pochissimo lavoro; inoltre fortificano il terreno fissando l'azoto tramite i batterini carini che popolano le loro radici. Di conseguenza, si tratta anche di un piatto super economico! se non hai un orto a disposizione, rivolgiti a un GAS, o considera che la loro forma si presta a essere inguattata dovunque nel caso ti rivolgessi a un supermarket. In ogni caso, il risparmio è assicurato.
Altro pregio della purea di fave è che puoi preparare un piatto per uno squadrone con lo sforzo equivalente di un paio di caffé. Inoltre la riduzione in purea facilita la digestione dei cibi, così puoi assorbire il 101% da questo pasto proteico, con l'equilibrio giusto fra carboidrati e gusto.
Sfiziosissimo anche da solo, questo piatto può essere accompagnato con del pane abbrustolito per ricavare un gusto sopraffino da ingredienti miserabili, mentre l'abbinamento alle cicorie saltate in padella con l'aglio proviene dalla tradizione pugliese e lì come si casca, si casca bene...
Preparazione
Sbuccia le fave e metti da parte le bucce del baccello. Se invece hai le fave secche mettile in ammollo per un numero di ore compreso tra 3 e 20. Prendi qualche patata; a occhio una patata per ogni etto di fave è una media accettabile. Fai a fette le patate. Metti le verdure nella pentola, sciaguàttala per bene che si riempiono i vuoti fra i pezzi, posala e riempila d'acqua fino al livello delle verdure. Ci sta bene anche mezza fogliolina di alloro. Copri.
Accendi il fuoco basso e aspetta. Col tempo tutte le strutture collassano e si smonta tutto quanto in un blob informe, che puoi frullare per accertarti che non rimanga niente di integro sopra il decimo di millimetro. Salare e pepare a piacere e servire.
Utilizzo delle bucce
Se butti via le bucce dei baccelli, puoi fare il fricchetton@ quanto ti pare e darle ai majali oppure metterle in compostiera, ma non sarai mai un autentic@ scavenger. Chi se ne intende davvero, le bucce se le mangia:
- le puoi saltare in padella con l'aglio. Se hai a disposizione una fase liquida[1], lascia prima saltare nel soffritto a fiamma media con l'aglio, poi alzare a tutta randa quando le bucce hanno preso qualche abbrustolita e gettare il liquido girando il tutto vorticosamente per 40 secondi. Spolverare con pochissimo prezzemolo.
- le puoi fare in minestra: schiaffale in qualsiasi minestra mentre prepari la minestra.
- le puoi friggere!
Note
- ↑ per esempio shoyu o brodo di verdure, un pajo di cucchiaj.